Occhi puntati sulla Francia, dove Sarkozy all'inizio del semestre francese di presidenza Ue, rilancia la questione israelo-palestinese e tiene a battesimo l'Unione per il Mediterraneo. Ehud Olmert e Abu Mazen affermano all'unisono che «Israeliani e Palestinesi non sono mai stati così vicini a un accordo». Sarà la volta buona per risolvere un conflitto che dura da oltre un secolo ed ha le sue radici nell'origine stessa dei due popoli, condannati alla convivenza in un piccolissimo territorio? Le notizie sulla pace in Medioriente si succedono contradditorie da anni, un po' come quelle che riguardano la ricerca del vaccino dell'hiv che è già complicatissima geneticamente, trattandosi di un retrovirus che si insedia nel dna, ma che è resa ancora più complessa e tortuosa dai grossi interessi delle multinazionali farmaceutiche. Lo stesso accade per il conflitto mediorientale, dietro cui si muovono interessi occidentali che ostacolano i timidi progressi positivi. Sarkozy pare determinato a coinvolgere l'Europa in un ruolo di mediazione finora rimasto puramente teorico, cercando alleanze nei tradizionali nemici dell'Occidente, a partire dalla Siria di Assad e lancia un nuovo Organismo internazionale, "l'Unione mediterranea formata da 43 stati: i 27 dell'Ue, Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Mauritania, Sira, Tunisia, Turchia, Albania, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Monaco più l'Autorità palestinese. Assente annunciato, il leader libico Muammar Gheddafi, ostile all'iniziativa".
La sigla sarà Upm: "Abbiamo sognato tanto e ora il sogno diventa realtà - ha detto Sarkozy - E' stato un grande onore avere tutti i Paesi delle due sponde, uno straordinario consesso, gli arabi erano seduti assieme a Israele ed è stato un grande momento", ha spiegato il presidente francese.". Le premesse per una svolta positiva pare ci siano, restano i problemi concreti che Israeliani e Palestinesi devono risolvere, primo tra tutti il problema delle risorse idriche. Resta anche il grosso problema della reale rappresentatività di Abu Mazen presso il popolo palestinese, diviso dalla forte presenza di Hamas. Qualcosa comunque si sta muovendo .
Di fronte a simili notizie, l'arresto del governatore dell'Abruzzo,Ottaviano Del Turco (PD), appare come la solita cronaca della banda Bassotti. La politica italiana, concentrata sul premier e sui suoi interessi, unico vero obiettivo del Paese, difficilmente saprà approfittare della nascita di un Organismo che dovrebbe vederci in prima fila, grazie alla posizione strategica nel Mediterraneo. Sarebbe forse anche lo stimolo giusto per uscire dal provincialismo che da anni ci immobilizza.
1 commento:
Avevo letto Unione per il Mediterraneo, ma non ho approfondito. Ad essere sincero, ultimamente provo una disaffezione totale per il mondo a me "esterno", che poi tale non è. Ad osservare attentamente la realtà politica, si rimane disgustati e perciò ripiego nell'impegno quotidiano pure in vista di quello sociale e politico.
Accolgo la fiammella della speranza.
Posta un commento