Che poi sarebbe il classico polpettone che io, sempre in vena di creatività , stavolta ho arrotolato (da qui il nome), aggiornandolo quindi nella forma e non solo nella sostanza. Ne è risultato un bel salamone destinato a sfamarci, temo, fino a domenica prossima, se proprio nessuno avrà la pietà di farci compagnia una di queste sere.
Lunedì di Pasquetta, come sapete, sono venuti Dino (l'amico Varesex, non appunto quell'altro, sempre latitante eh eh)e la sua gang di orsetti varesotti, portandoci un bendiddio di costine e arrosti in autentico ragù partenopeo, cui abbiamo senz'altro dato la precedenza sui nostri banali arrosto e coniglio, piatti fin troppo abituali della tavola troppiana. Ragion per cui, oggi giovedì, arrosto e coniglio troppiani sono finiti nel bel polpettone che, insieme ad altri ingredienti segreti, hanno permesso la realizzazione del Rotolone imperiale. Mi sembra doveroso precisare che la segretezza cui spesso alludo nelle mie ricette è tale non per snobismo culinario, ma per la fantasia (ovviamente sensata)che applico anche agli stessi piatti a seconda dell'occasione e del momento, perchè mai ricordo fedelmente gli ingredienti. Puntualmente ogni volta mi tocca seguire istinto e creatività che per fortuna non mi manca. La qualifica di imperiale poi è solo di natura estetica: al momento di infornare, guardando soddisfatto la creaturina, ho pensato bene di valorizzarla come si conviene, senza alcun riferimento a Sissy o, men che meno, alle pretese megalomani del nostro Napo brianzolo. E' andata così. Semplicemente.
A questo punto sarei dovuto tornare su un argomento già trattato in passato (Siti) per rispondere alle inopportune invadenze del bolognese dermot di Happy. Sarà per una prossima volta.
5 commenti:
Aspettiamo un invito durante uno dei tuoi momenti di creatività culinaria e di cibarie orientali. Baci boys. Come sta Dan?
grazie dei commenti che mi lasciate siete sempre molto carini anche voi avete un bel blog e delle belle immagini ciao Gianluca
Oggi mi sembri allegro, spensierato, non so perché, ma ho questa impressione, spero sia giusta.
Leggendo questo post mi è tornato in mente un ombrellone, un caldo pomeriggio d'agosto e il tuo motto di allora: "tanto nello stomaco si mischia tutto, quindi perché fare ordine nel piatto" e "io se potessi mi alimenterei in flebo leggendo un buon libro".....e ora immaginarti tra i fornelli, mi fa, come dire, un po' strano ;-)
Un abbraccio.
F.
# Dan tutto bene, Dino.E' principalmente ipocondriaco. Ora punta ad una ecografia...
#Ciao, Gianluca, grazie a te!
#Ciao faby!In effetti il tempo un po' mi ha cambiato: ora mi piace cucinare, ma solo se comporta appunto fantasia e perizia. E' un po' anche merito dell'ottima cucina sperimentato da voi in Abruzzo.I miei motti di allora restano validi: cucino (e mi piace), ma farei ancora a meno del mangiare eh eh.
Un abbraccio!
ehehe sto imparando a conoscerti/vi. Ma parlando con te devo parlare al plurale? comunque se sei un bravo cuoco attendo un invito, ma non per piatti di carne: solo dolci. A presto ciao!
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