mercoledì, agosto 15, 2007

15 AGOSTO 2007

E’ ferragosto giornata di festa! Tempo di gavettoni sulle spiagge, di abbuffate e divertimento. Come ha accennato Moser, Modan è partito, ha raggiunto la famiglia per qualche giorno. Ci fa sapere che si sta divertendo con gli amici di sempre del paese dove la sua famiglia ha origini. Questo mi rende felice. E’ la prima volta in due anni che viviamo questo distacco. Infondo ci eravamo abituati a “curare” la variabilità dei nostri stati d’animo con la vicinanza ora mi sento emotivamente un po’ allo sbaraglio. Momenti di debolezza e di sconforto che si alternano alla gioia di stare insieme con Moser, Lupetto e Mira. Modan è presente con i classici sms ci informa, ma mi sembrano non bastare…a volte non vorrei nemmeno riceverli….mi rendo conto della mia debolezza che un po’ mi fa paura. Modan leggerà questo post solo al nostro rientro per cui mi lascio andare un po’, sicuro di non far ricadere sui suoi giorni il mio stato così variabile.
Con Modan ci siamo abbandonati all’amore, quello passionale e a volte irrazionale dove è difficile frenare i sentimenti perché trascinati dalla sua bellezza, dall’età dal suo mondo così diverso, dall’imprevedibilità. Moser ed io viviamo invece un rapporto più consolidato, sempre passionale, dove è più forte la consapevolezza di esserci dati il massimo in questi vent’anni e proprio l’innamoramento di Modan è stato il nostro passo per donarci reciprocamente ulteriore amore e quindi anche l’inevitabile sofferenza che probabilmente colpisce tutti e tre in modi diversi.
Vi assicuro che basta un niente, anche una piccola carezza di Moser, o una mia attenzione che ci si sente più forti ad affrontare quel mal d’amore che Moser ha descritto in un vecchio post, mal-damore sicuramente oggi un po’ esasperato dalla lontananza. Il tutto avviene naturalmente, senza parlare, anche con uno sguardo. Io che sono sempre alla ricerca di parole sto vivendo con Moser qualcosa di indescrivibile credo più grande dell’amore. Non sto esagerando. Accidenti come manchi Modan….Non perché abbia paura di chissà cosa possa succedere manchi proprio fisicamente...
Tra poco andremo a festeggiare il ferragosto con amici. Una classica gita fuori porta, non molto lontano, in una delle valli circostanti il Lago di Como.Mete di famiglie e dei classici pic-nic che mi riportano tanto agli anni sessanta dove il boom economico era solo all’inizio e i soldi per i ristoranti mancavano, ed io bambino andavo con tutta la mia famiglia muniti dell’inverosimile a trascorrere momenti di gioia e serenità.
Nonostante tutto sto bene. In attesa di riabbracciarci e più consapevole del grande amore che ci unisce e dei miei limiti. Proprio vero che nonostante i miei 42 anni quasi suonati l’amore riesca a farti vivere stati d’animo quasi infantili che azzerano completamente le tue difese poche o tante che siano ma anche toccare quella maturità dei sentimenti che ti da conforto e ti fa stare bene. Bello anche questo. Buon ferragosto amici!


Questo per Modan immaginandolo assonato che guarda il mare dopo una nottata-movida sulla spiaggia:


e questo per Moser che è qui con me ma non credo sappia quanto riesce ancora a darmi:

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon Ferragosto! Esssì, proprio gavettoni, anzi per essere precisi pure con il tubo con cui si innaffia il giardino!
Semel in anno...
Sorrisi ai Novios!
Mel

Ivan ha detto...

un inno all'amore.
Un'emozione sempre rinnovata leggere questi scritti!
A chi è forse meno fortunato di voi date forza e speranza. Il sogno può diventare realtà, malgrado le difficoltà, che importa se si tratta di 2, di 3 persone, è l'amore e la capacità di dare e ricevere amore che dà la sua dimensione all'essere umano.
Grazie di esserci, ragazzi.
Un abbraccio
Ivan