lunedì, marzo 03, 2008

Gutta cavat lapidem



Sabato siamo andati all'incontro con LR Carrino, presentato da Olmo , ormai lanciato nella carriera parallela di critico letterario oltre che cinematografico. L'accogliente ambiente della Libreria Babele di Milano ha favorito una folta ed interessata partecipazione di pubblico che ha seguito con interesse l'esordio del giovane scrittore, di cui leggeremo nei prossimi due anni ben cinque romanzi pubblicati dalla stessa casa editrice (Meridiano zero). Entrare nel mondo della criminalità organizzata anche attraverso l'immaginazione letteraria è uno dei tanti modi per scardinarne il potere: la piccola goccia che insieme a tante altre finisce per scavare la pietra. Occorre tanta pazienza, ma anche convinzione per non cedere di fronte ai risultati che non arrivano immediatamente . Succede anche per ciò che ci riguarda da vicino, nella nostra vita. Non sempre si ha la voglia di stare ad aspettare cambiamenti di cui non si vede traccia. Si preferirebbe andare oltre per tentare qualcos'altro che sia più velocemente gratificante. Ma così come non si può cedere di fronte alla grave ed impegnativa questione delle mafie, non ci si deve ritirare neppure di fronte alle difficoltà quotidiane. La rinuncia è di fatto una sconfitta che se pure non ha le conseguenze catastrofiche di un problema nazionale, costituisce uno smacco personale destinato ad accompagnarci per il resto dei nostri giorni. O quasi. Restare a guardare la kermesse elettorale con disgusto e supponenza, evitando poi di impegnarsi nella scelta di un voto responsabile, è non soltanto rinunciare all'esercizio di un proprio sacrosanto diritto (che di questi tempi è meglio tenerci stretto), ma anche rassegnarsi all'idea che nulla può cambiare.Di fronte a questo rischio è necessario correre ai ripari, ritrovando obiettivi comuni da perseguire insieme, perchè la nostra goccia cada esattamente là dove altre già hanno colpito e colpiranno.Essere insieme è fondamentale: mentre il primo continua a fissare per tutti l'orizzonte,senza perdere di vista il traguardo, il secondo, rassicurato dalla forza di questi, può così soccorrere il terzo che vive la tentazione umana del cedimento. Il continuo ribaltamento dei ruoli assicura la prosecuzione del progetto. Se si è in molti , ancora meglio, il viaggio diventa più spedito ed il cambiamento assicurato. L'importante è restare insieme e mirare nello stesso punto, uno dopo l'altro, con costanza e continuità.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì, in questa tornata elettorale bisogna stare insieme e votare uniti, ma chi? Esclusa ovviamente la destra che mai ha avuto a cuore i diritti altrui e naturalmente quelli che sbandierano la loro cattolicità e che quindi ubbidiranno ciecamente al vaticano, quel che avanza non ha dato prova di coraggio e determinazione. C'è ancora un mese per pensare e non buttare via l'unico voto che ho a disposizione.Un saluto a tutti e 3

Anonimo ha detto...

Insieme? Uniti? Dove...? Ci stan mandando allo sbaraglio...

Invidia doppia per Gino e Olmo....
Un pò più per il secondo visto che il nostro autore, che sto leggendo proprio in questi giorni, probabilmente avrò modo di rivederlo presto da qualche aprte qui! :)

Anonimo ha detto...

Si, si, critico letterario.... ;-)
Per il resto concordo pienamente con te, solo che sono stufo di dover ogni volta scegliere il meno peggio e non poter in nessun modo scegliere il meglio... E non ci sono spazi, davvero, per poter far in modo che la protesta diventi costruttiva.