giovedì, aprile 24, 2008

Nessun samaritano?


Non sono libico, ma ho percorso i Territori palestinesi in lungo ed in largo. Ho visto come vive, o meglio come non vive il popolo palestinese, alla completa mercè di Israele, che lascia decidere, arbitrariamente, ai soldati di uno qualsiasi dei tanti chek points quale ambulanza col suo carico umano di sofferenza può arrivare all'ospedale palestinese e quale no. La cronaca registra diverse morti per l'incompetenza dei giovani soldati. Israele può chiudere i Territori in qualsiasi momento, anche oltre il quotidiano orario del coprifuoco. Lascia marcire di proposito autocarri di verdure, ortaggi e frutta freschi , magra economia di una terra privata del bene più prezioso,l' acqua, "espropriata" con l'occupazione del '67. Non è la 1 volta che qualcuno paragona i Territori a lager a cielo aperto. E' però la 1 volta che accade ad una solenne riunione dell'ONU. Per me che ci sono stato, i Territori sono peggio dei campi nazisti, perchè esistono 60 anni dopo quella tremenda esperienza che avremmo voluto superare. E i carnefici di oggi sono le vittime di ieri! Proprio l'ambasciatore italiano, offeso, ha provocato l'interruzione del Consiglio di Sicurezza. Finora la nostra politica si era mantenuta in una posizione di equilibrio, di quasi equidistanza nel conflitto israelopalestinese: ora non più, ci siamo schierati apertamente dalla parte dei più forti. Che significa? Perchè proprio ora che sta avvenendo il cambio di guardia del governo? Torniamo ad essere succubi degli Usa come qualche anno fa?

Non stupisce che qualche amministratore rilanci la pena di morte in Italia e che la cronaca torni a segnalare un episodio di disumana indifferenza a Roma. C'è ancora qualcuno che si scandalizza?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Torniamo ad essere succubi degli Usa come qualche anno fa?

Sì purtroppo.

Dino