domenica, maggio 11, 2008

La proposta di Davide


Davide ci ha inviato una proposta concreta, valida per quanti vivono in zona, ma forse ancora più interessante se pensata a livello nazionale un po' sull'idea della Casa comune delle Diversità, sperimentata,non so con quale risultato, a Napoli qualche tempo fa. Nella nostra realtà locale si tratterebbe di cominciare da zero, riunendo rappresentanti delle varie categorie della minoranza. Mi sembra un'impresa piuttosto ardua, considerati gli scarsi contatti che abbiamo sul territorio. Il rischio di riproporre un terzo gruppo gayo è troppo forte e francamente inutile. Rilanciamo perciò la proposta a gaycomo di zioMario e a Comogaylesbica che forse hanno maggiori possibilità di raggiungere gruppi già esistenti di immigrati, disabili, vecchi, disagiati, etc. cui far arrivare la proposta di aggregazione. A quel punto, condividendo in pieno il progetto, ci uniremmo senza alcuna esitazione.

" Bisogna ricordare che insieme a 6 milioni di ebrei sono morti anche centinaia di migliaia di zingari, di omosessuali, di intelettuali ed anche di oppositori del regime nazista, sai religiosi sia laici.
Ci si deve rendere conto di cosa rappresenta la presa di potere di un regime ditattoriale e si deve amare e conservare questa democrazia che con tanta fatica abbiamo riconquistato."(Aforisma di Tullia Zevi).
Leggendo questo aforisma, mi sembra di leggere um monito assai attuale che la Signora Zevi ben descrive, la democrazia e' un valore assoluto e le minoranze, proprio perche' tali, devono strenuamente difendere la democrazia, perche' sarebbero le vittime sicure di un nuovo regime.
Non si puo' certo demandare sempre agli altri la difesa della democrazia, la conservazione dei diritti in essa contenuti e di nuovi diritti che, democrazie piu' avanzate, gia da tempo contengono.
Pensavo di dar vita ad un movimento dal nome :" CASA DELLE MINORANZE"
ditemi che ne pensate, e se vi sembra ambizioso, ed in particolare quanto siete pronti come appartenenti ad una minoranza, a mettervi in "gioco" con le altre minoranze, per essere difensori e portatori di democrazia.
Un abbraccio a tutti. Davide

6 commenti:

Anonimo ha detto...

concordo con voi inopportuno sarebbe creare un terzo gruppo gayo sul nostro territorio.
La mia proposta parte da una meditazione e riflessione che parte proprio dall'utilizzo di nomi come comogaylesbica che se pur ben identificano coloro che vi appartengono, diventa di uso improponibile se si vuole dialogare com tutti.
per quel che mi riguarda e per la mia storia personale, il definirsi gay e' riduttivo, io sono una persona che e' anche gay.
Se mi fossi presentato in convento come gay, e non mi fossi fatto conoscere come persona prima, anche se ho avuto la fortuna di incontrare persone illuminate, non sarei arrivato a tanto.
la compatezza delle minoranze diventa fondamentale per l'ottenimento e per la conservazione della democrazia, piu' le minoranze sono forti maggiore e' la democrazia in un paese.
Qualcuno oggi in convento sorridendo mi diceva che il mio pensiero e' piu' da statista, e che spesso tali pensieri restano alla fine idee mai realizzate.
Per me diventa piu' facile accede e venire in contatto con persone di altre minoranze anche di spessore elevato.
Per altro la plenaria dell'Ordine a luglio che mi vedra' partecipare come delegato della provincia Lombarda, mi dara' la possibilita' di consolidare ed instaurare rapporti con persone provenienti da tutto il mondo, dovendo preparare un documento sulle diversita' ho chiesto ad esempio di poter invitare il Rabbino Capo di Roma, vediamo se mi sara' concesso.
si potrebbe anche aprire un dibattito sulla differenza tra diversita' e minoranza....
ma non voglio tediarvi oltre.
Ciao, Dav

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente quanto detto da Dav.
Ho un solo timore: ognuna delle minoranze ha implicito in sè il desiderio di "non essere più minoranza" ma di poter integrarsi con tutto il resto della realtà che "non è minoranza". E cerca di ottenere questo anche a scapito di altre minoranze diverse da sè: ognuno tira l'acqua al suo mulino.
Per lo meno finora mi sembra che le cose vadano così, forse potranno cambiare in futuro.
Sarà difficile far convivere sotto lo stesso tetto realtà dalle aspirazioni sociali, politiche, economiche tanto diverse.
Certo, difficile non vuol dire impossibile...

Cari saluti a tutti,
Dino

El novio ha detto...

Potremmo organizzare una serata sull'argomento, che è interessante e chiede di essere approfondito per arrivare a qualcosa di concreto.Pensiamoci e cominciamo a raccogliere le forze sul territorio.

Anonimo ha detto...

cari novios penso si possa fare, caro Dino, le tue riflessioni sono piu che giuste, pero' la realta ci riporta ad una costante presenza di minoranze, azzardo dire che forse sia una forma "naturale" di equilibrio sociale.
Forse l'assenza di minoranze toglierebbe un punto di equilibrio e di vitalita' sociale .
Sto buttando li pensieri a casaccio, si potrebbe condivide questi pensieri e con un sano confronto maturare idee nuove ed arrichenti,
ciao Dav

Ulisse ha detto...

Ai tempi anche io proposi di cambiare il nome di ComeGayLesbica in qualcosa di più fruibile e meno ghettizzante ritenedolo un nome troppo eclusivo (nel senso che esclude, tiene lontano) più che inclusivo ma si sa, è più facile che Berlusconi diventi comunista piuttosto che una donna cambi idea, figuriamoci quindici.
Non so perchè ma questa idea di creare una 'comune' mi porta indietro nel tempo al periodo delle comunità hippy. A parte le mie strane connessioni (lo so le mie sinapsi sono piuttosto strane) ho qualche dubbio. Con tutta la buona volontà io non ce li vedo dei mussulmani insieme a degli omosessuali, non dico che è impossibile però sicuramente ci sarebbero da superare molte barriere.
Inoltre c'è il rischio che la 'casa comune' si trasformi in un altro ghetto e, come ha scritto Dino c'è anche il rischio che alla fine ognuno corra per sè.
Perdonatemi se faccio il 'diavolo' della situazione ma credo che sia meglio sviscerare i problemi subito piuttosto che ritrovarsi spiazzati poi.
Certo il promuovere la cultura della diversità come richezza è sicuramente positivo, anche se non facile.
Se ne può parlare.

Guido Allegrezza ha detto...

ciao! io sto lavorando ad un'idea un po' ambiziosa...
http://lampidipensiero.wordpress.com/2008/05/13/costruire-un-movimento/