sabato, settembre 19, 2009

Gennà





Brutta storia quella che si racconta sia avvenuta lo scorso anno al largo di Lampedusa: altri 15 morti tra quei poveri cristi di extracomunitari di cui non si era saputo nulla. Il 28 giugno 2008 sono annegati per un errore di abbordaggio mentre un equipaggio della Guardia costiera tentava di soccorrerli. E chissà di quanti altri non si saprà mai la triste fine che hanno fatto. A pensarci viene la pelle d'oca.


Oggi si è ripetuto il miracolo di S.Gennaro a Napoli. E' un avvenimento che si ripete due volte l'anno.E' stata l'occasione per l'ennesima amara riflessione sullo strangolamento della città da parte della criminalità organizzata. «Se la città stenta ancora a riprendere slancio è perché la sua gente è tenuta in ostaggio: il giro di catene più arrogante è quello con cui la criminalità, organizzata o no, costituita in sistema o in vecchie e nuove aggregazioni camorristiche tenta di strangolare ogni sussulto di coraggio e di sporcare di paura anche i giorni della speranza».

Già ieri Roberto Saviano, dalle pagine di Repubblica, ci aveva proposto una meditazione diversa da quelle ufficiali sulla morte dei 6 parà: "Qui (nel sud)come là (in l'Afganistan) i signori della guerra sono forti perché sono signori di altro, delle cose, della droga, del mercato che non conosce né confini né conflitti. Delle armi, del potere, delle vite che con quel che ne ricavano, riescono a comprare. L'eroina che gestiscono i Taliban è praticamente il 90% dell'eroina che si consuma nel mondo. I ragazzi che partono spesso da realtà devastate dai cartelli criminali hanno trovato la morte per mano di chi con quei cartelli criminali ci fa affari. L'eroina afgana inonda il mondo e finanzia la guerra dei Taliban. Questa è una delle verità che meno vengono dette in Italia.".(Quel sangue del Sud versato per il Paese) .

Cosa dobbiamo fare? «SanGennà, aiutami tu» urlano a Napoli.Davvero i santi sono l'ultima possibilità di riscatto che abbiamo? Il grande Andrea Camilleri dice che è inquietante il silenzio che c'è in Italia, ma che se c'è una speranza di riscatto, questa non può che venire dagli stessi italiani (Intervista a El Paìs).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Purtroppo è una cruda realtà... molto triste.. a San Gennaro non credo.. credo nella cattiveria purtroppo dell'uomo.
baci , barbara