Stavo leggendo della graduale e faticosa ripresa delle corse quotidiane di Alias (e Anto) dopo un mese di forzata inattività, quando mi sono reso conto che stavo spudoratamente consumando 250 g di panna cotta. Mi sono un po' vergognato, lo ammetto, non tanto da lasciare a metà la panna (che ho finito), ma quanto basta per considerarmi sacrilego di fronte al sacrificio dell'amico di web e ad interrogarmi se si dia il caso che anch'io faccia qualcosa per il mio fisico. Succede puntualmente con l'autunno, perchè vedo intorno a me tutti giustamente indaffarati a salvaguardare il proprio corpo dalle ingiurie del tempo . Allora mi guardo in giro anch'io. Scartata la classica palestra perchè lontana dalla mia cultura (ai miei tempi i muscoli si facevano lavorando duramente secondo i ritmi della terra e viaggiando a piedi), sono attratto da forme particolari di attività che giustifichino il ricorso all'iscrizione ad un Ginnasio. Probabilmente pensando a Mel ,che ha scelto lo yoga che è esercizio dello spirito prima ancora che corporeo, la mia attenzione è stata attratta dalla pubblicità di una scuola di shaolin qui vicino. Per il fatto di essere un'arte di monaci buddisti ai miei occhi appare già come "promossa" e quindi fattibile. Che la scuola poi sia vicino a casa è essenziale: non sopporterei di perdere altro tempo negli spostamenti. Naturalmente ... non mi iscriverò: mi basta pensare che potrei farlo. Vero che ormai la mia pancetta è visibile, ma ai novi piace così (specie a Dan), quindi perchè dovrei privarli di un elemento di piacere? Ho già detto che sono pigro. Mi basta la palestra della vita, chè vivere in troppia comporta spesso equilibrismi che richiedono continuo e spesso faticoso esercizio. Ridendo e scherzando l'ha inuito anche el Thiago, il nostro simpatico amico spagnolo, che ne ha scritto proprio ieri sul suo blog stimolando ben 44 interventi (finora). Segno che la troppia fa discutere e non basta più storcere il naso come di fronte a qualcosa da nemmeno prendere in considerazione. Forse l'attività troppiana fa bene anche al fisico. Di sicuro alla mente. E al cuore!
mercoledì, settembre 30, 2009
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3 commenti:
Molto faticoso lo yoga a livello fisico, non me lo aspettavo, ma una fatica accettabile. Che poi nella disciplina fisico e corporeo vanno di pari passo.
Un minimo di movimento occorre, ma senza "tragedie" e "manie".
:-)
Io Ser cammino parecchio e basta, non ho tempo e voglia di palestre... mi piace acculturare la mia mente.. più che il fisico...
baci
Barbara
Mu dispiace essere la causa di sensi di colpa dolciari,,,cmq non tanto forti da impedirti di finire la torta. ma poi, se la pancetta piace, perchè eliminarla??? Alias
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