martedì, settembre 15, 2009

Sami



Che strano! Tutti ricordiamo le accese discussioni sulla scelta di morire di Piergiorgio Welby ed il triste caso di Eluana, non è trascorso molto tempo dalle esacerbate polemiche in cui tutti siamo stati coinvolti. Ora però leggiamo che un detenuto tunisino si è lasciato morire di fame nel carcere di Pavia e nessuno, proprio nessuno, ha sollevato la questione, pur essendoci stato tutto il tempo per intervenire e impedire che un uomo del tutto sano scegliesse la morte come forma di protesta. In un'ultima lettera alla fidanzata Mbarka Sami Ben Garci il 27 agosto scorso ha scritto: "Io sto morendo. Sono dimagrito troppo, credimi, non riesco neanche ad alzarmi dal letto (...) Bisogna accettare il destino, mi dispiace, io lo sciopero non lo tolgo, di questa vita non me ne frega niente, sto morendo". Nè la Direttrice del carcere, nè il responsabile medico della stessa struttura hanno tentato qualcosa per dissuadere Sami dalla sua intenzione o almeno per evitarne la morte . Il medico avrebbe addirittura dichiarato, salvo poi ritrattare, che non si poteva costringere l'uomo contro la sua volontà. Le testimonianze dei compagni di cella sono agghiaccianti: "Era diventato come un prigioniero in un campo di concentramento, vomitava acidi e sveniva davanti agli occhi di tutti. Veniva aiutato da noi detenuti per fare la doccia... Non è stato fatto assolutamente niente, tranne che lasciarlo morire nella sua cella".


Nessun politico, nessun ecclesiastico si è interessato al suo caso, eppure ricordo che qualche giornale (pochi) ha sollevato il caso fin dallo scorso luglio. Come mai? Perchè extracomunitario e con l'aggravante di essere un poco di buono, un carcerato? Ma allora tutti i bei discorsi sulla vita come valore, la dignità della persona, etc etc, erano solo chiacchiere al vento ,finalizzate a scopi ed interessi ben precisi che nulla avevano a che vedere coi grandi riferimenti etici...

Beh, ricordiamolo noi Sami, l'ennesima vittima massacrata dalla nostra indifferenza: riposi finalmente in pace e, se possibile, sia fatta Giustizia e siano almeno puniti gli eventuali responsabili di omissione, dal momento che il nostro disinteresse (ed ipocrisia) non è penalmente perseguibile.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

certo che di concime continuate a darvene ragazzi ... bene bene ... Sami non ha fatto notizia... gli hanno dedicato un piccolo trafiletto nella quinta pagina in fondo? Baci ragazzi. Dino

Massi ha detto...

Beh si sa che i valori assoluti propagandati dal governo e dalla ecclesia vanno poi adattati alla bisogna, tirando qui, tagliando là, incollando con un pò di sputo le toppe et voilà! la Verità è servita! Un pò come organizzare Familiy Pride e dedicarsi alla pedofilia e alla collezione di mignotte ministre...
Buona giornata a tutti e tre!

Ulisse ha detto...

Ne vedremo anche di peggio, questo governo sta consegnando il Paese nelle mani della chiesa. Se prima un barlume di laicità esisteva ora questo barlume non esiste più e dopo Silvio sarà anche peggio.
Di Sami e di tutti i suicidi in carcere se ne sono occupati Pannella ed i radicali ma nessuno li ascolta, quanti giornali ad esempio hanno pubblicato il grido di dolore di Marco dicendo che in Italia abbiamo ripristinato di fatto la pena di morte?