lunedì, febbraio 18, 2008

41 anni di amore gay



Dove sono le Binetti, i Berlusconi, i Fini , i Calderoli, i Casini e i Mastella con tutte le loro bande? Ovviamente impegnati in campagna elettorale per raccogliere voti con le solite false promesse, blaterando anche sulle virtù della famiglia tradizionale (cui nemmeno loro credono più), preannunciando un Paese allo sfascio se solo si riconoscessero altre e diverse possibilità di famiglia. E quei "sepolcri imbiancati" che, ben sollevati da terra per non lordare le sete scarlatte ed i bianchi ermellini di cui si rivestono, pontificano dall'alto dei loro troni di amore senza mai averlo conosciuto, dove sono? Sicuramente rinchiusi nei loro bei palazzi a studiare nuove e complesse teorie con cui indottrinare le masse di fedeli, rigorosamente non pensanti. Beh, qualcuno dica loro di chiudere per pochi minuti quelle bocche urlanti tutto fuorchè amore, per andare in umile (forse occorrerà spiegarne loro il significato) silenzio a casa di Gianantonio. Noi ci siamo stati e invitiamo tutti a fare altrettanto: ci arrivate cliccando qui. La casa si chiama "Solitudine", un nome che non invoglia e non attrae, ma è lì che è possibile incontrare una delle tante meravigliose storie dell'amore umano. Anzi, proprio in quella casa l'amore è riuscito ad andare oltre i naturali limiti umani, perchè ora si presenta in tutta la sua perfezione di totale gratuità, di assoluta oblazione, divenendo quell'Agape che lo stesso Ratzinger ha descritto, nella sua prima enciclica,quale più alta forma d'amore, perchè nulla chiede in cambio.


Gianantonio e Pino sono lì col loro semplice esistere ad insegnarci cos'è il vero amore, concretamente, senza chiacchiere.Dopo essere stati a casa loro, sia pure per pochi minuti, ci coglie un senso montante d'insofferenza per tutti quei "falsi maestri" che sanno solo profanare ciò che di buono e bello gli uomini realizzano. Il raggiungimento della perfezione nell'amore non può coincidere con una dura condanna alla solitudine per l'ottusa volontà di quei pochi che hanno il privilegio di decidere per tutti! Mi pare ciò basti a metterli tutti fuori gioco, in nome del Bene comune e soprattutto di quello stesso Amore di cui si riempiono la bocca, ma che non appartiene a loro.


Ammiriamo la sincerità di Gianantonio che, senza false ipocrisie, spera in una nuova passione che lo sorregga e lo conforti nella volontà ostinata di accompagnare Pino, l'amore di una intera vita, lungo le dolorose fasi che la malattia imporrà fino alla sua naturale conclusione. Abbiamo tutti da imparare. Davvero.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

41???? azzo io sono quasi a 3 e spero di arrivarci anche io a 41 ( vuol dire che festeggerò gli 80 anni insieme al mio Sbrindillo!!! Mi sa che comunque siamo sulla buona strada... Speriamo solo di proseguire sempre così bene...

nonsoloattimi ha detto...

mi si riempie il cuore di felicità a leggervi!

Anonimo ha detto...

da sonante.plinder.com

Non ti nascondo che il tuo post mi ha commosso fino alle lacrime.
Tu sai che sono un loro grande amico e conosco a fondo la loro tragedia, e ti assicuro che tu hai saputo cogliere i punti salienti di questa lunghissima vita d'amore che si sta concludendo con una lenta agonia
Il male di Pino è incurabile e crudele perchè lo porta lentamente a diventare prima un fanciullo da accudire e dopo ad una persona senza memoria e senza volontà.
E gianantonio teme tantissimo questa seconda fase quando un giorno si sveglierà e lui gli chiederà : chi sei ?
Davvero questa storia dovrebbe far pensare sulla validità delle "coppie di fatto omo" , perchè si basa sull'Amore eterno e indissolubile, che non esiste nemmeno più nelle coppie etero.
La loro è una favola, però non si conclude col fatidico " e vissero felici e contenti" ma con la realtà della vita, che sa essere durissima a volte
un triplice abbraccio

El novio ha detto...

@Grazie a te, sonanate, siamo arrivati alla "casa della solitudine dell'amore": non ti ringrazieremo mai abbastanza. D'altra parte anche tu sei speciale! Ricambiamo l'abbraccio
@ Claudia, sei sempre troppo buona.Bacio x 3

Anonimo ha detto...

Hei,Tres Novios avete deciso di farmi crepare di commozione?Voi non avete fatto un post(come tutti quelli che gia' sono riuscito a leggere fatti da voi)ma un pezzo giornalistico.Non riesco a capire come voi siete riusciti a captare il nocciolo di tutta la mia vita cinsieme al mio Pino!Come vi scrissi in privato,siete molto sensibili ed intelligenti(lo noto dai vostri post).
Certo quando incontro persone della vostra preparazione intellettuale e umanita' io mi sciolgo come un fiocco di neve sotto il sole di fine Aprile.
Devo ringraziare Sonante e Tesslù
che m'hanno incitato a riprendere a scrivere e "tocco" con immensa gioia che sono "inondato da un mare di affetto".Certo solo questo non mi basta per recuperare energia vitale ma e' gia' una buona partenza.
Grazie ragazzi credo che non vi "mollero'" piu'!
Un fraterno abbraccio a tutti e tre,il vostro "nuovo" amico Gianantonio

El novio ha detto...

Grazie per quello che hai scritto,Gianantonio, in realtà noi abbiamo fatto poco, perchè la tua/vostra storia è talmente grande che si racconta da sola.Continueremo a seguirti sul tuo blog e ad esservi vicini per quel che possiamo. Siamo fieri di avere un nuovo amico così prezioso da cui poter imparare molto. Un triplice fortissimo abbraccio! Des