mercoledì, febbraio 13, 2008

Le lesbiche pellegrine e la ricerca della "normalità"



Oggi fa più freddo del solito. Le giornate sono bellissime, ma ancora decisamente invernali. Lo andavo dicendo che quest'inverno è stato più gelido del solito, ma tutti a dirmi no, che il tempo è cambiato blabla. Invece ho ragione: è il gennaio più freddo (ma anche dicembre lo è stato) degli ultimi 20 anni. Lo dice la NASA , quindi sarà vero.


Ierisera del tutto casualmente abbiamo visto su SkyCult la seconda puntata (Pecore nere) dello strano pellegrinaggio a Santiago di Compostela di due lesbiche (Fede e Cristina). Mi ha incuriosito: si tratta di un'avventura " Alla ricerca della "normalità" nascosta nella diversità di ogni individuo, di ogni vocazione, di ogni forma d'amore. L'avventura di un viaggio iniziatico che passa per la materia (vesciche ai piedi, pulci negli albergue, fatica del percorso) e conduce fino allo spirito, in quel luogo sconosciuto dove l'anima si nasconde. "Ora anima e corpo camminano insieme" dichiarano alla fine del viaggio." .Qui maggiori informazioni e qui il promo. In onda dal 6 febbraio ogni mercoledì alle 23. C'è da aggiungere, a completezza d'informazione, che le due sono buddhiste e ai ferri corti con la Chiesa cattolica. Beh, per quest'ultimo accidente non ci vuol molto di questi tempi, è sufficiente continuare a pensare con la propria testa.


L'aspirazione alla normalità, nella sua accezione positiva, naturalmente, di umani perfettamente integrati nel proprio gruppo sociale (che può essere la patria e addirittura l'intero mondo), appartiene a tutti. In modo particolare a quelle persone che, stanche dell'esposizione pubblica continua (propria o del proprio gruppo) a causa di un particolare della loro diversità ,aspirano alla tranquillità di una vita senza riflettori puntati addosso, ostracismi, censure e via con le discriminazioni. Scoprire che la normalità sta proprio nella diversità è una grossa conquista culturale, prima ancora che politica e sociale. Sono convinto che, nonostante i fallimenti politici e le regressioni degli ultimi anni, anche nel nostro Paese si sia ormai innescato un processo di crescita in questo senso che non potrà essere stoppato. Neppure dalle più velenose e subdole crociate. Gli stessi crociati se ne rendono perfettamente conto e tentano disperatamente ed in tutti i modi di rallentare la corsa in avanti. Non possono fare altro. Forse basterebbe smettere di prenderli troppo sul serio per neutralizzare le loro disperate iniziative. Un po' di snobismo non guasterebbe.
Ed ecco invece una bella iniziativa da non snobbare:

5 commenti:

Anonimo ha detto...

L'aspirazione alla normalità, se passa attraverso la negazione della propria individualità autentica, è solo aspirazione al conformismo.Il negoziare per essere bene accetti è un delitto; il negoziare per riconoscersi reciprocamente una risorsa.

Anche da me, freddo e gelo. Il parabrezza, al mattino, è ricoperto di brina.
Mel

Melchisedec sui Giganti ha detto...

Mi sono registrato di nuovo, così evito lo strazio dell'anonimato. Mel

nonsoloattimi ha detto...

posso dire una cosa???... ebbene... quanta di quella gente cosiddetta " normale" alla luce del sole poi ha una seconda identità????
un bacio

Anonimo ha detto...

@ Grazie,Mel, per aver precisato meglio il mio pensiero che è anche quello di Cristina e Fede (da quel che ho intuito).Normalità non è abdicazione alle propria peculiarità, al contrario è il riconoscimento delle diversità individuali che realizza l'autentica normalità.
@ Claudia hai colpito nel segno il vero problema: la non accettazione di se stessi costringe ad una "normalità di facciata" dietro cui nascondere una o più scissioni di identità.Un triplice bacio anche da qui!

nonsoloattimi ha detto...

... così mi viziate... ;)