lunedì, febbraio 25, 2008

Quaestiones theologiae





Finalmente un po' di dibattito teologico nella Chiesa cattolica, ben poco abituata, nonostante le dichiarazioni di principio, al pluralismo che, col solo fatto d'esistere, metterebbe in crisi la rigida monocrazia gerarchica. A sollevare la discussione è Vito Mancuso, docente di Teologia moderna e contemporanea alla facoltà di filosofia dell'Università San Raffaele di Milano, università privata ma non pontificia, situazione che rende il Mancuso libero da giuramenti di fedeltà alla dottrina ufficiale. In quanto laico poi non ha mire carrieristiche all'interno della gerarchia, per cui la sua ricerca è del tutto svincolata da preoccupazioni mondane . In pochi mesi il suo libro,"L'anima e il suo destino" , ha pubblicato sette edizioni e ha venduto in Italia 80 mila copie, che per un libro di teologia sono tantissime. L'ex S.Uffizio è già partito lancia in resta,non direttamente ma attraverso terzi, non potendo esercitare alcuna autorità sul teologo milanese , stroncandolo in contemporanea sul giornale della S.Sede e sull'organo ufficiale della stessa,La Civiltà cattolica (chiesa). Il card.C.M.Martini nella prefazione ne raccomanda vivamente la lettura , nonostante alcune idee "che non sempre collimano con l'insegnamento tradizionale e talvolta con quello ufficiale della Chiesa", perchè:"Sarà difficile parlare di questi argomenti senza tenere conto di quanto tu hai detto con penetrazione coraggiosa. […] Anche quelli che ritengono di avere punti di riferimento saldissimi possono leggere le tue pagine con frutto, perché almeno saranno indotti o a mettere in discussione le loro certezze o saranno portati ad approfondirle, a chiarirle, a confermarle”. Un libro quindi che fa pensare i credenti, cosa non del tutto usuale di questi tempi. Significativo che la prima stroncatura arrivi, dalle pagine de L'Osservatore romano, dal vescovo e teologo B.Forte, molto vicino (in passato?) a Martini e convinto sostenitore di una teologia che raccolga le provocazioni della storia e del mondo per darne un senso "altro", che faccia riflettere autentici credenti e no , accomunati (credenti e atei appunto) proprio dalla incessante attività del pensiero.Si vuole forse provare la fedeltà ortodossa di Forte a Ratzinger, che da dietro le quinte continua a dirigere il S.Uffizio, in vista di nuovi traguardi per il teologo napoletano? Tutto è possibile. Stiamo comunque assistendo ad una disputa importante, anche se consumata coi toni sommessi della gerarchia, che tende a mettere in sordina tutto ciò che compromette l'indiscutibile autorità del monarca. Vedremo, intanto si impone la lettura di Mancuso anche perchè l'argomento è tra i più inquietanti che l'uomo da sempre si pone: la morte e l'al di là della morte, se qualcosa ci sarà. L'autore si rivolge direttamente alla coscienza laica, quella parte della coscienza, presente in ogni uomo, credente o non credente, che cerca la verità per se stessa, senza appartenenza alcuna, senza forzature ideologiche di alcun tipo. Perchè la vera laicità ritiene determinante e conclusivo non il principio di autorità, ma la luce della coscienza, "ultima arbitro delle nostre scelte".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Stroncato? Allora è da leggere! Mel

Anonimo ha detto...

"Ama e' fa cio' che vuoi" S. Agostino
Dio e' amore....peccato che da qualcuno questa profonda verita' e' solo e resta solo il titolo di una enciclica...
Conocordo con Mel, credo sia opportuno e doveroso, anche per spirito di " dissobedienza gerarchico/ecclesiastica" leggere il libro.
per quel che riguarda i "martiniani"...non hanno facile vita e quindi se non hanno piu' nulla da perdere, anche se pacatamente, cercano di esprimere una qualche novita'...altri, invece che possono e vogliono fare carriera si adeguano alla realta' corrente.
Mi ricordo una frase che un mio prozio cardinale ripeteva:" morto un Papa si elegge il suo successore, e mentre questi si affaccia alla loggia centrale i Signori Cardinali gia' parlano del suo possibile sucessore..."
Le massime gerarchie ecclesistiche hanno "preoccupazioni" diverse rispetto a quelle evangeliche
Mentre chi e' nei "bassi ranghi" vive e sente il peso di diverse e molteplici sollecitazioni.
"quale rispose dare all'uomo?" lasciamo che Dio ci guidi, personalmente vivo la mia fede cosi! Dav

Anonimo ha detto...

Un ottima segnalazione... sarà il caso di dargli una occhiata a questo testo...