lunedì, marzo 31, 2008
"Oggi ho un sogno"
domenica, marzo 30, 2008
"E guardo il mondo da un Doblò..."
venerdì, marzo 28, 2008
giovedì, marzo 27, 2008
"Era dei nostri questo eroe"
mercoledì, marzo 26, 2008
Al lavoro!
Nei giorni scorsi abbiamo vissuto bellissimi momenti di troppia, in cui la semplicità e la completa libertà di viverci ha sovrastato ogni problema o pensiero che potesse turbarci.
Le feste diventano un tempo per scoprirci sempre più a fondo, con pregi e difetti che fanno parte di ogni singolo bagaglio personale. Stare vicini agli amati libera la mente e rasserena gli animi che ancora un pò provati dai tanti periodi stressanti necessitano di calore, quel calore che solo lo stare vicini produce. Si possono liberare tenerezze, momenti dolci ed altri un pò più conflittuali, insomma una semplicissima e comunissima vita da compagni di vita innamorati l'uno dell'altro e dell'altro ancora. Mi tornano in mente le risate fatte insieme tra un ballo e l'altro, tra una sensuale salsa e una provocante elettro-techno o anche il nervosismo di un giovane cuoco alle prime armi. E' sempre forte l'amore che sentiamo tra noi e che viviamo anche con i nostri corpi, donandoci un piacere indescrivibile.
Ho ancora sulla pelle tutti quei brividi che ho provato, che i novi mi hanno trasmesso. Per ora sono ancora tali, scritti sulla mia pelle, ma presto, quando con la testa ripercorrerò questi giorni, verranno tatuati per sempre nella mia memoria, pronti per essere recuperati e vissuti nuovamente con una maturità differente e una maggiore consapevolezza.(dan)
martedì, marzo 25, 2008
In vetta
domenica, marzo 23, 2008
Coniglio pasquale "alla Dan"
Prima sorpresa della mattina: la neve! Fa un certo effetto vederla cadere a grossi fiocchi, poi a terra si scioglie immediatamente. Si scioglie un po’ come noi tre, vicinissimi ad osservare lo spettacolo dal letto che è all’altezza della finestra.
Seconda sorpresa (e sono solo le nove del mattino): Modan in cucina (io scrivo in diretta, Moser fa il regista a distanza). La ricetta è di Madan, donna di terra marchigiana, dove la cucina e i sapori si uniscono alla tradizione e a paesaggi bellissimi. Chiedo il nome della ricetta a Modan. Dopo un attimo di perplessità, destreggiandosi con disinvoltura alla ricerca degli attrezzi necessari per la preparazione del piatto, mi dice: “Coniglio in padella!”. Chiedo gli ingredienti e mi risponde: “Sono in apprensione” (sente la responsabilità del pranzo pasquale). Mette le mani avanti, colpevolizzando il povero macellaio: “I pezzi sono troppo grossi”. Curioso allora spio da dietro le spalle: olive verdi, capperi, acciughe, rosmarino, abbondante olio, aglio, vino bianco e, naturalmente, coniglio a pezzi. Sta friggendo tutto, il profumo non è male. “Il coperchiooo! Serve il coperchiooo”. Rispondo che non c’è. “Ehhhhhhhh, mo come c…. faccio?”. Attimo di panico….poi il rimedio: la carta stagnola. Altro alibi, dopo il macellaio il coperchio. Io zitto, osservo. Chiedo come procede. Mi risponde: “Silenzio!”. E’ proprio concentrato, grattandosi qua e là, alla ricerca dell’ultimo ingrediente: le acciughe. No, non ci sono, ha trovato le alici: andranno bene uguale?Altro alibi. Gli ho letto quanto ho scritto qui e mi sono rimediato un bel vaffan’. Intanto si è svegliato anche Lupetto, ma, capita la mal parata, se ne torna in camera. Do un occhiata alla pentola, mentre Modan rigira il coniglio, bel colorino…sale l’acquolina… Ora con sottofondo musicale…un cuoco canterino e sculettante…uno spettacolo. “Sei un viaggio che non ha nè meta nè destinazione…l’amore èèèè…cambia il cielo i tuoi occhi no..”,cantano a ragione i Sonhora.
Attimo di pausa. La cottura procede, tutti gli ingredienti sono in pentola e Modan mi dice: “Ma lo sai che potrebbero riprendermi, se mi viene male?”.
sabato, marzo 22, 2008
Attesa
venerdì, marzo 21, 2008
Vacanza pasquale!
Veniamo a noi. Un anno fa più o meno, durante le vacanze pasquali, eravamo in procinto per partire per la Francia. Noi tre e Mira. Ricordo con un po’ di emozione e di nostalgia quel viaggio. Non tanto per i luoghi visitati, ma per quella sensazione di unità che si crea quando si parte per un viaggio o anche per una breve vacanza. Si abbandonano i luoghi ordinari, dove singolarmente ed ordinariamente agiamo, per unirci preparandoci a vivere ogni luogo insieme. E’ l’aspetto che mi piace di più quando si parte, al di là delle destinazioni. Sento proprio l’unione delle forze e le diversità, che restano comunque un punto di forza, perchè sembrano intersecarsi tra loro donando serenità. Poi ci si vive insieme a tempo pieno. Quanto amore abbiamo fatto! Credo che quel record non l'abbiamo ancora battuto. Quest’anno è diverso perché ,visto che la Pasqua è anticipata, non ci siamo sentiti di correre il rischio di prendere un gran freddo. Per cui il viaggetto primaverile è solo rimandato al prossimo ponte, quello del 25 aprile. Restiamo quindi a casa ma le mie sensazioni sono identiche. Forse ancora più belle, perché è passato un anno durante il quale abbiamo affrontato varie situazioni e dinamiche di troppia che ci hanno sicuramente reso più forti e sicuri. Certo non tutto si risolve. Ma va bene uguale. Modan si fermerà qui, Moser è molto più rilassato e si sta godendo le sue vacanze pasquali che fortunatamente sono piuttosto lunghe. Lupetto è con noi. Mira, un po’ deboluccia (credo i postumi del “calore”) sembra godersi gioiosa la nostra presenza. Parlo per tutti: siamo sereni e felici…che bello! Nonostante Moser resta il solito rompi palle….eh eh, Modan il solito disordinato, Lupetto il solito bradipo e Mira la mia solita ombra!
Auguri di Buona Pasqua a tutti!
A Moser dedico questa canzone mentre per Modan è una dedica sospesa. Prima voglio vederlo di ritorno dal parrucchiere (Ser lo accompagnerà oggi dal suo parrucchiere da anni, “the best on the hearth”, eh eh . E’ una canzone interpretata da Dolcenera, che non amo particolarmente, ma con questa interpretazione riesce ad emozionarmi.
giovedì, marzo 20, 2008
Nuova arte?
Già ho qualche perplessità sull'arte di M.Cattelan,ma non essendo un esperto il mio è un personalissimo giudizio. Ora però leggo che un certo Guillermo Habacuc Vargas, "artista" costaricano, è arrivato ad uccidere un cane "per arte", facendolo morire di fame e di sete. Se ci riuscite, date un'occhiata qui, troverete la documentazione fotografica e l'appello per impedire che ripeta la stessa crudeltà alla Biennale Centroamericana di Arte cui è stato invitato. L'appello però lo trovate anche qui: firmatelo. Sarebbe interessante capire cosa c'è in questa nuova presunta ricerca artistica, in cui non vedo altro che il bisogno di far parlare di sè, fingendo una rappresentazione del reale che è ricerca del peggio, quale forma sicura di provocazione. L'arte non è più rappresentazione del bello, ma nemmeno lo è del vero, perchè troppo chiaramente alla ricerca del sensazionale. Non stupisce che presunti artisti cavalchino il successo, meraviglia piuttosto il grande seguito che riscontrano puntualmente ad ogni esibizione. Questi nuovi pubblicitari (mi pare la definizione migliore) sembra abbiano compreso la fame di orrido e la assecondino con estrema facilità, non mancando certo infiniti spunti nella realtà. Viene da chiedersi come, quando e perchè l'orrendo abbia sostituito il bello nell'attrazione. L'agostiniano "Non possumus amare nisi pulchra" è sostituito dal "Non possumus amare nisi horrida": ma se alla bellezza si risponde con l'amore, all'orrido come si risponde, con l'odio? Una lettura attenta del fenomeno potrebbe offrire un interessante quadro sociologico e psicologico della nostra realtà, ma ho la sensazione che non ci sia nulla di buono in quello che potremmo scoprire.
Nella foto una bellezza classica, nella speranza attenui l'eventuale turbamento prodotto dal post.
mercoledì, marzo 19, 2008
Aprire al Mondo la campagna elettorale
«Gaza, Libano, Afghanistan, Tibet, Kosovo: la guerra e la politica estera hanno finalmente fatto irruzione nella campagna elettorale. Chiediamo alla Rai di proseguire questo dibattito in prima serata. I cittadini elettori hanno il diritto di conoscere quali sono le opinioni dei candidati sulle guerre in corso, sulle gravi crisi aperte e sulle difficili scelte che l’Italia dovrà compiere».
«Il mondo che si era voluto tenere fuori della porta è rientrato dalla finestra. Non si tratta solo di Gaza, Libano, Afghanistan, Kosovo e Tibet ma anche di Darfur, Somalia, Iraq, Cecenia, fame, sete, miseria, corsa al riarmo, pericolo nucleare, diritti umani, Europa, Onu, Nato. Il Parlamento e il Governo che eleggeremo il 13 e 14 aprile dovranno prendere importanti decisioni, interne e internazionali, che determineranno la vita o la morte di milioni di persone e che esporranno l’Italia a grandi rischi e responsabilità. Gli italiani non possono votare senza conoscere cosa intendono fare le diverse forze politiche: le loro priorità, le loro scelte, le loro decisioni».
«I problemi sono noti. Gli impegni dei nostri politici no! Gli italiani hanno diritto di sapere! La Rai deve svolgere il suo ruolo di servizio pubblico. La campagna elettorale si apra al mondo. Se ne discuta in prima serata».
Fin qui il testo dell'appello. Spiega poi Flavio Lotti, coordinatore della tavola della pace: «Abbiamo assunto questa iniziativa dopo le recenti uscite del centrodestra, che ha criticato alcuni aspetti della politica estera del governo Prodi, e la risposta del centrosinistra. Se i due schieramenti principali di questo confronto elettorale non hanno idee convergenti sulla politica estera, ciò significa che ciò ha una ricaduta negativa sia sulle politiche del nostro paese sulla scena internazionali sia sulla sicurezza stessa dell'Italia. E in questa situazione, il servizio pubblico radiotelevisivo deve avere la capacità di suscitare un dibattito serio e approfondito, come peraltro avviene in altri paesi europei».
martedì, marzo 18, 2008
I topinambur dell'amore
Topinambur. E' da stamattina che ho in mente questa parola. Si tratta di tuberi che ho prontamente acquistati. Credo di non averli mai assaggiati, ma ho già visto alcune ricette sul web. Peccato che quelle più interessanti necessitino della panna che non ho. Mi sa che dovrò rinviare a domani la sperimentazione. E' un tubero ricco di proprietà, contenendo un altissimo contenuto d'inulina, che naturalmente non so cosa sia (spesso la mia ignoranza mi impressiona): sicuramente farà bene, come tutti i tuberi commestibili. Ricordo di aver letto che è particolarmente indicato per i diabetici (ma non è il nostro caso) e che favorisce la secrezione lattea (beh, nemmeno questo ci riguarda direttamente). Ha il sapore del carciofo e questo mi piace, meno ad En, che però ha gradito i cardi che pure sono parenti poveri dello stesso ortaggio.Hanno avuto successo anche le rape con lui, ma in questi giorni il supermercato ne è sfornito. Dan invece non offre alcuna soddisfazione con verdure e ortaggi cotti: inutile persino insistere di provare.Almeno Lupetto cede per farmi contento ed assaggia coraggiosamente.
lunedì, marzo 17, 2008
Movimenti di viscere
domenica, marzo 16, 2008
Fino alla morte
Comincia la settimana di passione nella liturgia della Chiesa cattolica, ma la passione del mondo continua, non conosce soste di resurrezione. Inutile cercare di aggiornare il lungo elenco di sofferenze, a partire dalla repressione cinese in Tibet, passando poi per il Medioriente e le solite allarmanti (di tanto in tanto) povertà del Sud del mondo. La Chiesa va avanti per la sua strada celebrando riti che hanno il sapore del distacco dal mondo vero. Quel mondo che ieri era a Bari con Libera, per ricordare, come ogni anno all' inizio della primavera, i quasi 700 assassinati dalle mafie, scandendone i nomi uno per uno, perchè tutti vanno onorati come si conviene. Il Presidente della Regione, N.Vendola, ha pronunciato le uniche parole che avremmo voluto sentire, chiedendo scusa per lo spettacolo vergognoso ed indegno offerto dai politici. Ma già stamattina a Como il carrozzone ciellin-formigoniano ha sbandierato le sue "opere buone" , offrendo "La cometa" quale pulpito al plastificato candidato del PdL, alla ricerca dei voti dopo le ultime plateali gaffes che molti avranno finto di non sentire. Aveva ragione il grande Bonhoeffer:"Un Dio che c'è, non c'è".
Ha smesso di piovere ed è apparso un pallido sole, la stessa pioggia e lo stesso sole "per i giusti e per gli ingiusti", come è da sempre (purtroppo, verrebbe da dire ). Quello che però mi rasserena veramente è la scoperta che c'è stata una troppia illustre nel recentissimo passato italiano: Gianni Vattimo, uno dei pochi filosofi originali del nostro Paese (che ammetto di aver superficialmente snobbato, perchè troppo metafisicamente condizionato), ha vissuto a lungo con due compagni: Gianpiero e Sergio. Ora è solo perchè entrambi sono morti,benchè più giovani di lui, Gianpiero nel 1993 e Sergio nel 2003.Con Gianpiero ha convissuto 24 anni, con Sergio 26,perciò l'esperienza di troppia è durata 15/16 anni, se faccio bene i conti. Fino alla morte, prima dell'uno e poi dell'altro compagno. Un'esperienza, dal poco che ho letto, un po' diversa dalla nostra, ma neanche tanto. Molti, a Torino come in Italia, considerata la popolarità del filosofo, erano a conoscenza di questa realtà che, volenti o no, accettavano come un dato di fatto. Coraggioso Vattimo, nel pensiero come nella vita! Quel "fino alla morte" mi batte in testa: così dovrebbe essere l'amore. Per sempre.
mercoledì, marzo 12, 2008
Camorra politica ed ecclesiale
martedì, marzo 11, 2008
Prigionieri dei media?
lunedì, marzo 10, 2008
Grande Zapatero: "Defendemos la alegrìa"!
Improvvisamente un tour
domenica, marzo 09, 2008
Faby
sabato, marzo 08, 2008
8 Marzo
venerdì, marzo 07, 2008
Diritti e compromessi
mercoledì, marzo 05, 2008
Gioco di ruoli
E' tornato il freddo dopo l'anticipo di primavera dei giorni scorsi. Niente di male, tutto secondo le previsioni. Ieri però anche maretta tra Alby e Banky per tutto il giorno, con me testimone passivo del conflitto che montava progressivamente, ma di cui avevo percezione solo attraverso il tenore degli sms quotidiani. Il ruolo del terzo in una situazione simile, non esistendo ovviamente nella coppia, è tutto da inventare ed esplorare. Non è facile restare a guardare la tensione crescente dei due novi, evitando di entrare direttamente nella questione che il più delle volte è normale scontro di caratteri, personalità o idee, per fortuna, diversi. Emotivamente si è coinvolti, inutile negarlo. La tentazione di svolgere il ruolo super partes, pretendendo di avere una visione più obiettiva della realtà proprio perchè al di fuori, è forte ma falsa, perciò, come abbiamo già sperimentato, ingannevole e fuorviante. Dal momento che protagoniste sono le due persone che si amano, si è direttamente chiamati in causa e non esiste alcuna neutralità emozionale possibile, per cui il risultato di un eventuale intervento è che si finisce di solito per sostenere la causa del più debole che non necessariamente coincide con quella "più giusta". Stavolta però sono riuscito a tenermi fuori, limitandomi a sollecitare entrambi, più o meno direttamente, ad affrontare il conflitto e, se necessario, anche lo scontro duro. Per restare fermo nel proposito non ho voluto conoscere la causa che ha scatenato la tempesta e nemmeno i termini del problema. Non è stato facile, ieri sera però si sono affrontati e, com'era prevedibile, hanno risolto o comunque trovato la via da percorrere per superare le diversità. Me ne sono accorto subito e ne ho avuto conferma dal nuovo umore positivo degli sms di oggi. Non so se è comprensibile per chi non vive una realtà di troppia la soddisfazione, la gioia addirittura del terzo (io in questo caso), quando tra gli altri due novi si ricostituisce l'amore profondo. Può essere assente, lontano mille miglia anche, ma riesce a godere con straordinaria intensità la rinnovata comunione della famiglia. E' quasi incredibile come i benefici arrivino a lui triplicati in ogni senso. Forse un po' alla volta, esperienza dopo esperienza, arriviamo a tracciare un possibile percorso di troppia. C'è un sottile utilitarismo da parte mia nella comunicazione del recentissimo vissuto, lo ammetto. Spero infatti che Alby e Banky facciano tesoro di questa riflessione quando sarò io direttamente coinvolto in un conflitto con uno di loro e non si lascino travolgere dall'emotività, come spesso accaduto, finendo per dare addosso sempre a me, solo perchè gioco meglio la carta dialettica, eh eh!
Nella foto,Blind Man's Bluff, olio su tela di Jack Cowan. Trattandosi di opera artistica nessuna censura nonostante la ,ehm,"crudezza"(?) dell'immagine.