venerdì, marzo 07, 2008

Diritti e compromessi



Stiamo gestendo due emergenze in questi giorni: l'estro della nostra lupetta, che però è sotto controllo in attesa che finalmente si innamori di un vero canino e la guida disinvolta di Banky, causa di una preoccupante decurtazione dei punti patente. Niente di grave, certo, se paragonate alle emergenze del mondo e del Paese, ma in fondo le banalità quotidiane sono la nostra vita e ci rendiamo ben conto che potrebbero distrarci dai problemi più grossi. C'è sempre il rischio (o la tentazione) di lasciarci coinvolgere totalmente da ciò che ci riguarda più da vicino e che quindi esprime necessariamente una visione parziale della realtà, trascurando invece le questioni più generali, di sostanza, risolte le quali forse i nostri problemi specifici troverebbero più facile soluzione. Sto facendo un giro lunghissimo, perchè so che quanto dirò farà storcere il naso ( e non solo) a molti. Leggo ovunque una furia rabbiosa contro la sinistra che ha tradito la "nostra" causa. E' vero, è sotto gli occhi di tutti, non lo si può (e nemmeno si vuole) certo negare. Veltroni, volutamente ambiguo, finge di nulla, evita il problema, come sembra ormai essere nel suo stile. Chi dimentica il recente vergognoso comportamento quando era in gioco una scelta di principio per Roma capitale, di cui era ancora sindaco? Ora , si dice in giro, è il momento, l'occasione propizia per punire questa svergognata sinistra con schede nulle e bianche. Che però equivale praticamente votare la destra. Se si è convinti che questa destra italiana, di Berlusconi e Fini, offrirà il governo migliore al Paese bene: si voti direttamente la destra senza scomodare questioni di principio che, in questo caso, lasciano davvero il tempo che trovano. Personalmente riconosco al Governo Prodi, minacciato e ricattato fin dai suoi esordi, di aver fatto in materia economica ( e non solo)molto più in pochi mesi di quanto abbia realizzato il precedente governo (berlusconiano) in tutto il suo mandato. Anzi, mi è difficile ricordare una sola legge di quel governo a favore del Paese e non di una sola parte. Lo ha dichiarato pochi mesi fa lo stesso Fini che di quel governo ha fatto parte!L'avete già dimenticato? Comunque questa è opinione personalissima e perciò criticabile. Mi chiedo però se, nel caso di vittoria della destra, sarà ancora possibile discutere di diritti per noi. Con chi lo faremo? Quali saranno gli interlocutori? Calderoli? Bondi? O lo stesso Fini che qualche anno fa con la ex moglie dichiarava che "Un gay non può fare il maestro"? Con queste persone tratteremo di riconoscimento delle unioni civili e di legge contro le discriminazioni e l' omofobia? A loro chiederemo una tutela giuridica dei transgenders?Dai, non ci credete neppure voi! Ci accontenteremo piuttosto di stare in apnea per i prossimi cinque anni e addirittura grati se Borghezio non ci sguinzaglierà i suoi maiali addestrati non per la ricerca dei tradizionali tartufi, ma dei finocchi. Oserei un invito a quanti davvero sono fermi nel proposito di punire i traditori: seguite almeno le indicazioni per evitare il trucco delle schede bianche/nulle cliccando qui! Ma se davvero vogliamo che alla fine vinca il buon senso e con quello i diritti che ci stanno a cuore, viviamo fino in fondo la politica che è per definizione l'arte del compromesso (dei mezzi). Avremo a che fare con la Binetti e con altri come lei, ci scontreremo ed incazzeremo, è inevitabile. Si continuerà a discutere, lottare, urlare ma alla fine il buon senso dovrà prevalere anche grazie al sostegno, dal di dentro, degli eletti in Parlamento che la pensano come noi o almeno solidarizzano con noi. E con il nostro voto non avremo danneggiato l'intero Paese e noi stessi, che non è responsabilità da poco.


Foto tratta dal blog The Male VagaBondage

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Opinione personale: La sinstra arcobaleno diventerà solo un cuscinetto di salvataggio per un PD che non sarà neanche una vera opposizione: Veltroni OVVIAMENTE non tocca questo punto perché sarebbe suicida (come sarebbe suicida toccare ogni punto che coinvolge direttamente una minoranza), i centristi e la destre...li consciamo.
Poi aggiungiamo anche il problema che questa legge elettorale ci ha trasformato in una falsa democrazia (non voto direttamente il mio rappresentante?? ma scherziamo?!)

Onestamente per quanto mi riguarda il problema è un altro: non è che non mi sento rappresentato in quanto gay; non mi sento rappresentato in quanto essere umano.
Sono favorevole (ovviamente) al matrimonio esteso agli omosessuali, però sono ancora più favorevole ad avere possibilità concrete di vivere e mantenermi da solo se decido di non voler metter su famiglia o non trovo un compagno.
In quanto omosessuale lotto in prima persona con i mezzi quotidiani e non per far capire alle persone che siamo uguali bla bla bla, che non abbiamo gli stessi diritti bla bla bla, però mi piacerebbe esercitare prima di tutto i miei diritti di cittadino singolo nella loro pienezza.

Rigiro il vostro quesito: Se Berlusconi oggi si alzasse e dicesse che fa un contratto con gli italiani gay dichiarando che attuerà una legge per l'equiparazione delle coppie di fatto, voi lo votereste?

nonsoloattimi ha detto...

Ciao ragazzi... grazie, siete dolcissimi, spero di poter tirare un sospiro di sollievo lunedi, vi voglio bene!

El novio ha detto...

@ Assolutamente no, falcon: non svendiamo l'Italia in cambio del riconoscimento di un nostro diritto. Come scrivi tu , la scelta va fatta tenendo presente una politica globale migliore per il Paese: Berlusconi ha già dimostrato di avere a cuore solo il proprio interesse.
@ In bocca al lupo, Claudia!

Anonimo ha detto...

Parliamoci chiarlo: la sinistra non ha fatto un'unica cosa di sinistra in questi due anni. E dovrebbero iniziare a smetterla di sopravvivere frugando nella monnezza della destra più becera che l'Europa conosca.
Perchè parliamoci chiaro: non è mica detto che i nostri diritti siano appanaggio delle Sinistre eh, questa è una cosa tutta italiana.
Quale dialogo c'è stato con la sinistra in tutto questo tempo?
Quello con Prodi che dichiarava che le nostre manifestazioni sono imbarazzanti? Quello con Mastella che zompava di trasmissione a convegno a raccontare di quanto fossero innaturali le nostre vite ed i nostri amori? Quelle della Binetti (ricandidata da Uòlter senza ritegno) che invoca lo Spirito Santo sul Senato perchè non venga inserita la clausa antiomofobia nel decreto antiviolenza? O quelli con Pollastrini e Bindi che ad un certom punto non lo sapeva manco più la Federica Sciarelli dove andarle a pescare?

Ma per piacere vah.

Fatto sta che non darò un voto per "difetto".

El novio ha detto...

Siamo in democrazia e ciascuno vota secondo la propria coscienza (laica). Ciò premesso, confermiamo che non avendo la possibilità di scegliere il meglio (che non c'è), ci dovremo accontentare di scegliere il meno peggio per il Paese, come ormai succede da troppo, complice questa legge elettorale infame di cui abbiamo già scritto. E' in gioco il bene di tutti, non solo quello degli italiani omosessuali.
Incidentalmente poi(ma nemmeno tanto) ci sembra che la scelta del peggio (Berlusconi e C.) coincida con la scelta della fine di ogni dialogo (o scontro anche)sulla conquista dei nostri diritti.Ecco perchè abbiamo invitato chi intende votare scheda nulla o bianca a percorrere la strada della dichiarazione di non voto come illustrato nel sito indicato.

Anonimo ha detto...

EFfettivamente il tuo commento mi ha fatto riflettere. Ho capito che ha senso il voto "one issue" se fosse propositivo, se fosse PER i matrimoni omosessuali, ad esempio.
Ma una protesta "one issue" non ha senso. E' vero.

Devo ingoiare il rospo. Forse piangere. Ma se non fossi gay, non penserei mai nè di votare, nè di aiutare indirettamente questa destra omofoba.

Ma non può finire qui.
Dobbiamo fargliela pagare, al PD. Magari non al voto. Ma la punizione ci vuole e deve essere esemplare. Propositiva. Costruttiva. Per il bene della nazione. Ma esemplare.

Ad esmepio: al di là della questione voto, su cui mi sono spiegato, dobbiamo imparare a fare lobbie anche a destra (e non solo a sinistra: un conto è il voto, un conto è la lobbie).

E poi, chiedo a te. Mi dai questo rospo da ingoiare. Ma allora dammi anche una speranza. O meglio ancora un progetto, una idea praticabile per le prossime elezioni. Per fargliela pagare, civilmente ma completamente, al PD, alla Binetti e a tutti gli omofobi della sinistra. Fai uno sforzo. Ce lo devi, per addolcire questa amara disillusione di poter punire con una semplice X.

Anonimo ha detto...

Ti capisco, ma a Veltroni non gli perdonerò MAI!
Buona domenica, un abbraccio.

El novio ha detto...

@ Gian mario siamo con te!Non solo perchè da tempo seguiamo fedelmente le tue vulcaniche e lucide idee che condividiamo quasi totalmente (ognitanto dissentire ci costringe a ulteriori riflessioni e questo è solo bene), ma anche perchè ora tocca a noi (tutti noi!) far crescere questa sinistra pavida ed ambigua e, di conseguenza, il Paese nella civiltà e nel diritto.Mi azzarderei già a segnalare una speranza concreta: certi personaggi (tipo Binetti e non solo)non resisteranno a lungo "fuor d'acqua" e se ne dovranno andare presto sbattendo la porta sì con molto rumore, ma senza provocare le crisi che hanno immobilizzato la coalizione Prodi.Ho come la sensazione che la voluta ambiguità veltroniana abbia in serbo sorprese per il "dopo" e stavolta non per noi. Intanto pensiamo, insieme, come spingere perchè ciò accada velocemente, senza delegare alcun movimento che pretenda di rappresentarci senza ascoltarci, perchè già troppi sono stati i fallimenti.Punire con l'estromissione chi sta rallentando l'evoluzione civile per squallidi interessi di parte, accampando valori non in discussione, è un imperativo della democrazia e ci coinvolge tutti.

@ blue, ti capisco, ma riconosco a Veltroni di aver innescato un meccanismo che porterà inevitabilmente alla riforma elettorale e che già sta dando qualche risultato nuovo.

Anonimo ha detto...

domani o domani l'altro la mia risposta...