Finalmente si parte. Ciao a tutti!
giovedì, febbraio 26, 2009
mercoledì, febbraio 25, 2009
Non cenere ma acqua
La paura dell'immigrato, del rom e del diverso in generale paga in termini elettorali e di consenso. Così come la paura del terrosrismo islamico ha permesso ai Bush di governare al peggio il loro Paese. Occorrerebbe combattere la paura per contrastare ogni forma di razzismo, invece viene lasciata crescere in modo volutamente incontrollato. Si può fare qualcosa di concreto per ostacolare la "politica della paura"che consente ad un manipolo di arrivisti senza scrupoli di spadroneggiare, modificando nel profondo l'indole di un popolo che si è sempre distinto per genio ed umanità?Nella latitanza dell'opposizione, immagino toccherà a noi cittadini "armarci" non di randelli come vorrebbe il Governo, ma di buona volontà, ricominciando a tessere rapporti davvero umani nella quotidianità. Dino si dice disorientato per il fatto che "la stragrande maggioranza degli educatori, genitori in primo luogo, non muova un dito per far sì che le giovani generazioni imparino a riconoscere in questo plagio un tentativo di annullare la loro capacità di giudizio e di autonomia di pensiero (senza parlare dell'annientamento del loro senso morale)". Come non dargli ragione? Il guaio è che educatori e genitori sono in primo luogo uomini e donne che respirano a loro volta l'aria mefitica che grava come una cappa sul Paese. Abbiamo bisogno di liberarci alla speranza concreta, fondata sull'esperienza e sul buon senso delle nostre relazioni. Anche se non perfetti e anzi con tanti limiti, sono proprio i rapporti umani che sostengono più o meno piacevolmente la nostra realtà. Anzichè piangerci addosso cospargendo il capo di cenere come vuole la tradizione in questo giorno (delle ceneri appunto), cominciamo con una bella doccia d'acqua pura che è anche ritemprante. Recupereremo la voglia di agire.
martedì, febbraio 24, 2009
E la ronda va
E' indubio che la criminalità sia in aumento, non occorre che la Lega lo sbandieri continuamente con titoloni ad effetto sui maggiori quotidiani (di pettegolezzo) locali. Non ci dicono naturalmente che la stragrande maggioranza delle violenze sono opera di criminali italianissimi, preferendo gettare in prima pagina sempre e comunque il mostro immigrato. Per quanto riguarda i reati sessuali, da un'indagine dell'Istat risulta che il 90% degli stupri è commessa da indigeni e nel 69% dei casi addirittura all'interno delle tranquille e tradizionali pareti domestiche. Se poi prendiamo in considerazione le altre manifestazioni criminali... Beh, abbiamo completamente rimosso le mafie nostrane che tanto hanno fatto da guadagnare fama e disonore all'intero Paese?
Secondo il Governo e questa maggioranza (ma anche per merito dell'inetta e sempre zitta opposizione) tocca a noi cittadini provvedere alla nostra sicurezza. Come a dire, anzi a gridare forte che lo sappiano tutti, che lo Stato è incapace di tutelare un elementare diritto del cittadino. L'istituzione delle ronde, o comunque le vogliano chiamare, è di fatto l'abdicazione ufficiale dello Stato. Che non si voglia risolvere la questione mafie, perchè entrano in gioco troppi interessi e troppe collusioni con apparati statali e finanze private, l'avevamo già capito da un pezzo, più o meno dalle stragi di Capaci e via D'Amelio, ma pretendere che ora si debba provvedere noi è davvero assurdo, incredibile. Non voglio nemmeno prendere in considerazione il genere umano che verrà arruolato all'uopo: excarabinieri ed expoliziotti mi pare, vista l'età del pensionamento, siano inadeguati. Saranno piuttosto altri "ex" a costituire i nuovi eserciti dell'ordine e, francamente, c'è di che preoccuparsi.
E' anche vero che è in inquietante ascesa la microcriminalità: persone che fino a ieri erano ligie alle regole oggi spavaldamente le infrangono appena possono. Non c'è da stupirsi: la perdita del senso etico è conseguenza naturale del regime belusconiano. Come fa lui a livelli spudorati, fanno tutti sia pure più in piccolo, spalleggiati ed incoraggiati dal facciatollismo impunito. Il vuoto morale si diffonde a macchia d'olio, senza che l'opposizione provi nemmeno a porre la questione a livello nazionale. Persino i cattogerarchi così pronti a condannare le interpretazioni della vita diverse dalle loro, si trovano completamente a proprio agio in quest'assenza di sostanza morale che concede privilegi e potere d'ingerenza, purchè su marginali (per Napo naturalmente)argomenti formali.
lunedì, febbraio 23, 2009
Presto ai Lidi
Comincia una settimana un po' diversa dalle solite. E' carnevale qui nel comasco , poi ci sarà quello milanese che finirà sabato, così giovedì, rompendo ogni indugio, partiremo alla volta dei Lidi ferraresi per qualche giorno di vacanza. Cinque giorni di distacco da tutto, di riposo e di ... piacevole relax al mare, che ci piace in qualsiasi stagione. Non sappiamo ancora se con noi verrà Luci che da quelle parti ha il fidanzato: aspettiamo sue notizie. In ogni caso noi siamo pronti e anche la nostra Lupetta che per l'occasione è stata da Fernando (MicioBau), il parrucchiere spagnolo che l'ha trasformata in una vera canina "da concorso di bellezza", supercorteggiata da tutti i maschietti che hanno la fortuna di vederla. Saranno solo pochi giorni ma tutti per noi e, se il meteo continuerà ad essere dalla nostra parte (freddo a parte), ci dedicheremo all'esplorazione del meraviglioso Delta del Po, con una puntata persino a Venezia che Dan non ha ancora visitato. Mentre i novi si impegneranno senza alcuno sforzo in dormite eccezionali,io spero di potermi dedicare al giardinaggio che è attività per me sommamente rilassante.
La settimana comincia così con una bella (e necessaria) prospettiva. Buona settimana a tutti!
domenica, febbraio 22, 2009
Tutto è Sanremo
Deludente conclusione di Sanremo, merito del televoto. Peccato, sembrava che quest'anno si respirasse un'aria diversa ed invece la serata finale è stato il trionfo della berlusconiana mediaset. Luca era gay dell'opportunista Povia deve il suo arrivo in finale alla pubblicità della inutile polemica montata dall'arcimancuso. Si tratta comunque di Sanremo, niente di grave ed irrecuperabile. I fans della ex ragazza del Piper possono tirare un sospiro di sollievo per la sua partecipazione all'evento mondano e la raffinata (ed intonata) interpretazione di un testo interessante di non facile esecuzione.
Perde invece l'ennesima occasione il PD che rimane ancorato alla politica fallimentare condizionata dai Margheritini: sarebbe stato auspicabile un cambio nella direzione di quella cosa che forse non esiste davvero più. Sì, quella cosa, "come si chiama quando si dice prendi la seconda via a ...?... sinistra!". Ecco, proprio quella, la sinistra.
C'è un'attrazione fortissima verso il berlusconismo anche da parte dell'opposizione, come se non bastasse la cattogerarchia che è arrivata persino a smentire brutalmente le dichiarazioni fortemente critiche sulle ronde del proprio "cane sciolto" Agostino Marchetto,segretario del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti.
C'è una corsa generale all'adeguamento, un bisogno incontenibile di uniformarsi alla politica del mattatore, qualsiasi sia il proprio ruolo e la propria missione. Il rischio è di restare giù dal carro e perdere potere e privilegi. La politica è ormai solo spettacolo da offrire al grande pubblico che, abituato a Sanremo, assorbe tutto e a sua volta si adegua.
Le proteste di piazza di migliaia di cittadini ieri,in risposta all'appello di Micromega contro il ddl sul testamento biologico in discussione al Senato, sono solo fastidiose necessità per dimostrare che l'Italia è ancora Paese democratico.
Lo smisurato narcisismo del Napo brianzolo sta svuotando di significato, uno alla volta, quei valori di riferimento che erano patrimonio storico e anche motivo d'orgogliosa appartenenza al Paese. Cosa resterà di noi oltre il vuoto?
sabato, febbraio 21, 2009
Sincerità
"Sincerità adesso è tutto così semplice…." Mi frulla ancora per la testa questa canzone, carina, pulita, cantata da Arisa. Mi ha emozionato ieri sera, credo insieme a milioni di italiani, tanto da incuriosirmi e voler scoprire qualcosa di più di questa ragazza ventiseienne, così timida e nello stesso tempo originale. Dolce ed emotiva, ma anche determinata e sicura nell’esecuzione del brano, ho letto che porta dentro di sè una storia d' altri tempi. Vive nella campagna potentina in una specie di “vecchia fattoria”, con tacchini, agnelli, pecore, conigli, galline e maiali. E' cresciuta in un ambiente bucolico fatto di cose genuine, dalla verdura del proprio orto al vino barbera prodotto da una piccola vigna. Il suo nome d’arte è un acronimo familiare: le iniziali dei nomi di mamma, papà e sorelle. Una storia che ci riporta un po' indietro ma che forse è più attuale di quanto si possa pensare: tutto ciò che sta accadendo (la crisi) in qualche modo ci sta riportando indietro e non è detto che sia male.
Stasera tutti a guardare il Festival. Una buona pizza casalinga e tanta musica. Ovviamente tifiamo per Patty Pravo, ma non solo. Saremo controcorrente ma la canzone di Povia non ci dispiace: è orecchiabile, di gusto magari un po' sfigato ma abbastanza realistica, dal momento che molti adolescenti prima di approdare all'identità definitiva possono attraversare fasi intermedie. Tanto rumore per nulla. Che tristezza pensare alla manifestazione Arcimancuso organizzata oggi a Sanremo. Ma che senso ha?Che bisogno c’è? Nessuno.
Grazie a Povia, Benigni ha toccato le vere corde di chi come noi vive una vita normale, omo o etero che sia. E l'ex onorevole arcigayo ha perso l'ennesima occasione per stare zitto. (En)
Stasera tutti a guardare il Festival. Una buona pizza casalinga e tanta musica. Ovviamente tifiamo per Patty Pravo, ma non solo. Saremo controcorrente ma la canzone di Povia non ci dispiace: è orecchiabile, di gusto magari un po' sfigato ma abbastanza realistica, dal momento che molti adolescenti prima di approdare all'identità definitiva possono attraversare fasi intermedie. Tanto rumore per nulla. Che tristezza pensare alla manifestazione Arcimancuso organizzata oggi a Sanremo. Ma che senso ha?Che bisogno c’è? Nessuno.
Grazie a Povia, Benigni ha toccato le vere corde di chi come noi vive una vita normale, omo o etero che sia. E l'ex onorevole arcigayo ha perso l'ennesima occasione per stare zitto. (En)
venerdì, febbraio 20, 2009
giovedì, febbraio 19, 2009
Che dio sia!
L'avevo già osservato anni fa, sempre dopo una performance di Benigni: sono rimasti i comici a fare politica, quella vera. Solo loro hanno il coraggio di chiamare le cose col giusto nome, denunciando con battute geniali l'arroganza, l'immoralità e la povertà intellettuale dei governanti. Altro che opposizione!
Continua a stupire quella che per me , ma evidentemente non per la stragrande maggioranza dei connazionali, è dimostrazione di colpevole ottusità e cioè l'affidare il Paese ad una macchietta che, oltre la furbesca cura degli interessi personali, sa solo sfornare battute che fanno inorridire il mondo intero e vergognare i pochi ancora preoccupati dell'onore e della dignità del proprio popolo.
Come è possibile? Mi viene il dubbio di essere nell'errore, non riuscendo io a comprendere la grandezza del Napo brianzolo. Ingenuamente vorrei vedere nei fatti almeno un segno concreto del suo reale interesse per il Bene comune. Il Bene del Paese intendo, non di una parte soltanto, dei cattogerarchi, dei bonapartiani, dei leghisti o di altri privati favoriti.
Italiani, apritemi gli occhi: cosa vedete di buono in quell'uomo? Io, francamente,già non lo vorrei dov'è ora e nemmeno vederlo domani al Quirinale, anche se ormai ...
E dopo cosa vorrà?Mi piacerebbe a quel punto puntasse in alto, molto più in alto. Ad essere dio, per esempio.Per molti lo è già. Questa sua idea quasi quasi l'appoggerei, fosse solo per godermi lo spettacolo della guerra col potentissimo Oltretevere. Fantapolitica o fantateologia?
mercoledì, febbraio 18, 2009
Peccato è la stupidità
«È una storia incredibile che va avanti da millenni. Gli omosessuali non sono fuori dal piano di Dio. Di peccati c’è solo la stupidità. Per rendere l’idea dell’assurdità e ridicolaggine, ricordo che gli omosessuali sono stati seviziati e morti nei campi di concentramento perché amavano un’altra persona. Mettiamo che un eterosessuale si innamori focosamente di una persona dell’altro sesso, e a un certo punto lo prendono, lo torturano e lo uccidono perché si è innamorato. Tanti omosessuali sono stati torturati perché amavano un’altra persona, lasciate stare il sesso. È incredibile che si parli ancora degli omosessuali così, con questa incredibile rozzezza. Sono persone che si amano, non è che per colpa loro finisce la razza, come dice qualcuno. Nella storia dell’umanità ci hanno fatto doni enormi, ed è il sentimento dell’amore che caratterizza gli omosessuali. E quando c’è l’amore tutto diventa grande. Nemmeno la fede rassicura, l’unica cosa che rassicura è l’amore».
Così Roberto Benigni a Sanremo. Ha poi concluso l'intervento recitando con passione la lettera di Oscar Wilde, detenuto, all'amato Bosie:
Mio carissimo ragazzo,questo è per assicurarti del mio amore immortale, eterno per te. Domani sarà tutto finito. Se la prigione e il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amoreper te e questa idea, questa convinzione ancora più divina,che tu a tua volta mi ami, mi sosterranno nella mia infelicità e mi renderanno capace, spero, di sopportare il mio dolore con ogni pazienza. Poiché la speranza, anzi, la certezza, di incontrarti di nuovo in un altro mondo è la meta e l' incoraggiamento della mia vita attuale, ah! debbo continuare a vivere in questo mondo, per questa ragione.Il caro *** mi è venuto a trovare oggi. Gli ho dato parecchi messaggi per te. Mi ha detto una cosa che mi rassicurato: che a mia madre non mancherà mia niente. Ho sempre provveduto io al suo mantenimento, e il pensiero che avrebbe potuto soffrire delle privazioni mi rendeva infelice. Quanto a te (grazioso ragazzo dal cuore degno di un Cristo), quanto a te, ti prego, non appena avrai fatto tutto quello che puoi fare, parti per l' Italia e riconquista la tua calma, e componi quelle belle poesie che sai fare tu,con quella grazia così strana. Non esporti all' Inghilterra per nessuna ragione al mondo. Se un giorno, a Corfù o in qualche isola incantata, ci fosse una casetta dove potessimo vivere insieme, oh! la vita sarebbe più dolce di quanto sia stata mai. Il tuo amore ha ali larghe ed è forte, il tuo amore mi giunge attraverso le sbarre della mia prigione e mi conforta, il tuo amore è la luce di tutte le mie ore. Se il fato ci sarà avverso, coloro che non sanno cos'è l'amore scriveranno, lo so, che ho avuto una cattiva influenza sulla tua vita. Se ciò avverrà, tu scriverai, tu dirai a tua volta che non è vero. Il nostro amore è sempre stato bello e nobile, e se io sono stato il bersaglio di una terribile tragedia, è perchè la natura di quell' amore non è stata compresa. Nella tua lettera di stamattina tu dici una cosa che mi dà coraggio. Debbo ricordarla. Scrivi che è mio dovere verso di te e verso me stesso vivere, malgrado tutto. Credo sia vero. Ci proverò e lo farò. Voglio che tu tenga informato Mr Humphreys dei tuoi spostamenti così che quando viene mi possa dire cosa fai. Credo che gli avvocati possano vedere i detenuti con una certa frequenza. Così potrò comunicare con te.Sono così felice che tu sia partito! So cosa deve esserti costato. Per me sarebbe stato un tormento pensarti in Inghilterra mentre il tuo nome veniva fatto in tribunale.Spero tu abbia copie di tutti i miei libri. I miei sono stati tutti venduti. Tendo le mani verso di te. Oh! possa io vivere per toccare i tuoi capelli e le tue mani. Credo che il tuo amore veglierà sulla mia vita. Se dovessi morire,voglio che tu viva una vita dolce e pacifica in qualche luogo fra fiori, quadri, libri, e moltissimo lavoro. Cerca di farmi avere tue notizie. Ti scrivo questa lettera in mezzo a grandi sofferenze ; la lunga giornata in tribunale mi ha spossato. Carissimo ragazzo, dolcissimo fra tutti i giovani, amatissimo e più amabile. Oh! aspettami! aspettami! io sono ora, come sempre dal giorno in cui ci siamo conosciuti, devotamente il tuo, con un amore immortale
Oscar Wilde
(Qui il video )
martedì, febbraio 17, 2009
Ultima spiaggia i santi?
Che si strappino pure le vesti nel PD, diano sfogo ai piagnistei di circostanza per l'ennesima batosta, quella sarda. C'era da aspettarselo mancando una vera politica alternativa a quella della destra, che almeno, riconoscendo la propria inconsistenza culturale , si affida ciecamente alle certezze ideologiche d'Oltretevere. Ambigua e divisa da interessi di parte l'opposizione può solo barcamenarsi col suo segretario nella speranza di non affondare del tutto. Non si può pretendere di vincere sperando semplicemente nell'effetto "Obama". Non basta citare a sostegno delle proprie idee il neopresidente Usa, quasi il suo verbo fosse la nuova Bibbia dell'Illinois, occorre almeno qualche idea originale da contrapporre al vuoto berlusconiano. Ma quale proposta concreta può essere condivisa da un'accozzaglia di persone intenta a perseguire esclusivamente interessi di parte? Già è positivo che Mastella sia passato dall'altra parte, ma quanti altri come lui sono solo in attesa di essere accolti nell'ovile berlusconiano? Basta un po' di coraggio e spalancare le porte del partito, permettendo che si smarriscano le "pecorelle" che non aspettano altro.
Ho scoperto recentemente una leggenda zapoteca che ha come protagonista san Vincenzo Ferrer, patrono di Juchitán:
"Don Vicenzino trasportava un sacco pieno di omosessuali che Dio gli aveva affidato. Dovunque passasse ne lasciava solo uno, perchè sufficiente a risvegliare con fantasia ed originalità la vita del paese. Arrivato a Juchitán, in Messico, il sacco si è però rotto...".
"Don Vicenzino trasportava un sacco pieno di omosessuali che Dio gli aveva affidato. Dovunque passasse ne lasciava solo uno, perchè sufficiente a risvegliare con fantasia ed originalità la vita del paese. Arrivato a Juchitán, in Messico, il sacco si è però rotto...".
Ora provate, senza troppo sforzo, ad immaginare il gruppone di gay(muxhe in zapoteco) usciti dal sacco... Il povero Vicenzino deve aver presto rinunciato a recuperarli, affidandoli alle cure del villaggio che, non per nulla, pare essere da sempre estremamente accogliente nei confronti degli omosessuali, unico in una realtà ostile come è quella dei "machos" messicani ( Juchitán de las locas).
Morale: si può sperare in un nuovo santo un po' distratto che, incaricato da Dio in persona, perda nel nostro Paese un prezioso carico di politici, gay o no poco importa, dotati finalmente di idee, coraggio e tanta fantasia?
lunedì, febbraio 16, 2009
Giorni troppiani
Continuano le giornate di sole. Il vento si è un po' placato, purtroppo, ma il tempo continua ad essere bello. Magari un po' freddo la mattina e la sera con il termometro che scende sotto lo zero, ma di giorno, arrivando a sfiorare i 6/7° , si è invogliati ad uscire per i primi bagni di sole della stagione. Brutto tempo invece al sud: a Palermo è nevicato come documenta Mel nel suo blog!
Nonostante le belle giornate abbiamo trascorso il finesettimana rintanati nella nostra casetta. Avevamo bisogno di stare un po' soli e godere tranquillamente il tempo che durante la settimana è il solito tiranno. En, per la verità, nel primo pomeriggio di ieri ha tentato di muovere qualche critica alla nostra pigrizia, ma non ha saputo avanzare alcuna proposta attraenete e così abbiamo finito col dedicarci a noi stessi e al nostro amore. Conciliare gli interessi di 3 persone così diverse come siamo noi è davvero un'impresa: per ora abbiamo deciso di soprassedere ,ma con la bella stagione dovremo darci una mossa. E' che oltre allo stress e alla pesantezza del lavoro dobbiamo fare i conti con piccoli noiosi malanni che richiedono più attenzione di quella effettivamente prestata. E poi c'è il sogno della casa che ogni tanto pare concretizzarsi, risvegliando in noi euforiche esaltazioni, quasi subito però smorzate da realistiche considerazioni.Siamo quindi soggetti a cambiamenti umorali negativi che non sempre riusciamo a controllare: più la proposta presa in considerazione si avvicina all' ideale che abbiamo in mente ma non alle risorse economiche, più intensa ovviamente è la delusione che ne consegue. Cerchiamo di concentrarci su qualche inevitabile difetto rispetto al sogno, a giustificazione della rinuncia, ma serve a poco... E' sucesso proprio la scorsa settimana, uff! Il mercato edilizio però gioca a nostro favore, qualcosa accadrà. Prima o poi.
sabato, febbraio 14, 2009
Malavita in progress
Pare che sia un'esagerazione mediatica il ruolo attribuito a Ketty, al secolo Ugo Gabriele, trans di Secondigliano, arrestata nei giorni scorsi in un'operazione di polizia contro la camorra. E' stato scritto e detto che fosse un boss degli "scissionisti" di Scampia, che gestisse il narcotraffico tra Spagna ed Italia, invece pare si guadagnasse da vivere con la prostituzione e lo spaccio di stupefacenti grazie al fratello, lui sì in forze al clan camorristico. Infatti nei reati ipotizzati a suo carico, non viene menzionata l'associazione per delinquere ma solo il traffico di stupefacenti.Se davvero è così, i veri boss e tutta la manovalanza criminale avranno avuto un moto d'orrore allo sbandieramento mediatico di un femminiello ai vertici del potere malavitoso, una bestemmia secondo i tradizionali codici morali di tutte le famiglie criminali. Ha ragione l'amico L.R.Carrino, autore di Acqua storta: tra i camorristi ci sono gay, ma sono costretti a nascondersi, soprattutto se all'interno dell'organizzazione ricoprono incarichi d'onore.
Qualcosa però sta cambiando anche nelle società più conservatrici e primitive come quelle criminali: Giusi Vitale, la prima donna boss ad entrare nella cupola testimonia una lenta ma progressiva evoluzione sociale della mafia siciliana. E' immaginabile che gradualmente, senza fretta, anche omosessuali e trans conquisteranno un proprio spazio, sia pure in negativo, nelle stesse organizzazioni. Il progresso non può essere stoppato all'infinito, è nel corso della storia. C'è solo da augurarsi che lo Stato democratico batta sul tempo l'antistato criminale nella corsa al riconoscimento dei diritti, se proprio non è in grado di sconfiggerlo definitivamente.
venerdì, febbraio 13, 2009
Una cena "contro"?
Nel gruppo di gayComo (yahoo) si sta facendo strada l'idea di una cena "contro" le organizzazioni gaye. E' una novità che ci trova sicuramente favorevoli, considerata la pessima opinione che in questi anni ci siamo fatti delle associazioni che pretendono di rappresentarci (vedi alla voce "Arcimancuso"), la cui politica è risultata fin qui puntualmente fallimentare. Come già scritto, la grave situazione che stiamo attraversando insieme al resto del mondo, con l'aggravante di un Governo che appare del tutto inadeguato ,non ci consente in questo momento di rivendicare diritti solo di parte, perchè "se la nave affonda, affondiamo tutti". E' però sempre opportuno qualsiasi segnale, anche il più banale, che vada nella direzione del ridimensionamento dell'arroganza di chi pretende il diritto di rappresentanza solo sulla base di tessere ottenute per disperato bisogno di uscita (temporanea) dalla solitudine, quando non di appagamento compulsivo di sesso. Una maggior consapevolezza da parte nostra nella scelta dell'associazione cui affidare la delega (mai comunque totale) della politica nazionale può passare anche attraverso una semplice cena, se contribuisce a fare chiarezza sugli obiettivi da perseguire e le strategie da adottare per evitare mischie che, come già visto, rischiano di produrre clamorosi autogoal.
giovedì, febbraio 12, 2009
Prendiamo le distanze
Si avvicina il giorno di s.Valentino di cui faremmo volentieri a meno tutti, non solo i singles. E' festa tradizionalmente consacrata all'amore dal consumismo che marchia di tristezza quanti,soli, non hanno motivo di spendere, per giunta visibilmente compatiti da chi, racimolato in extremis uno straccio di innamorato/a anche usa e getta, può esibire pubblicamente il diritto alla festa.
Stranamente ciò avviene nella società etero e in quella gaya, senza alcuna differenza, senza alcun distinguo che attenui e in qualche modo giustifichi l'adesione ad un modello tipicamente tradizionale. Un moto di ribellione ci starebbe da parte di chi è sistematicamente ignorato e, peggio ancora, socialmente e civilmente estromesso dal diritto alla felicità nell'amore. Non mi risulta che le più importanti e rappresentative associazioni glbt abbiano mai preso una qualche posizione pubblica in merito, anzi locali, disco e persino saune (!?!) di un "noto"circuito privato approfittano dell'occasione per promuovere feste particolari all'insegna del peggior gusto etero. Non credo che il diritto ad esistere passi attraverso l'adesione a modelli tradizionali che sono "altri" dai nostri. E' tempo di promuovere piuttosto una cultura diversa che si declina in modelli certamente diversi, ma non meno umani . Una cultura che trovi, di diritto, il proprio spazio dignitoso tra le tante altre che costituiscono ogni società veramente democratica e civile.
mercoledì, febbraio 11, 2009
Quiz
Ecco una canzone inedita sino al prox 17 febbario, chi la canterà?
Il testo è già stupendo ed il pensiero delle note lo rende già immenso!
Al fortunato un premio..... (*)
Il testo è già stupendo ed il pensiero delle note lo rende già immenso!
Al fortunato un premio..... (*)
"Come può un uomo uccidere con il suo Amore.
E pensare di consolarsi… perché è stato un errore…
Io son qua, e ti sento, sento ancora che ci sei!
Ma è troppo stanca quest’illusione
Di ciò che ho perso e che vorrei…
La mia ferita… che cos’è, aiutami a guarire!
Proprio tu, che sei la luce, ma anche l’ombra del dolore Dentro me…
E io verrò un giorno là,
ci daremo la mano e poi mai più ti lascerò,voleremo davvero!
E resta qua, vicino a me, non lasciarmi mai sola,
ho paura che senza te non vivrò mai davvero… Mai!!!
Com’è successo, che proprio io,abbia spento il tuo sorriso!
Nel silenzio di una colpa
Che non riesco a perdonare…
L’immenso vuoto che hai lasciato, il mio corpo non può colmare,
perché l’eterno è così grande
che nulla può contenere dentro me…
Ma io verrò un giorno là,
ci daremo la mano e poi mai più ti perderò,
ci saremo davvero!
E resta qua, vicino a me, non lasciarmi mai sola,
ho paura che senza te non vivrò più davvero… Mai!!!
E io verrò un giorno là, ci daremo la mano.
E poi mai più ti perderò, ci Ameremo davvero!
E resta qua, stringiti a me, non lasciarmi mai sola,
ho paura che senza te, non vivrò mai davvero… Mai!!!" (En)
(*) Invito a cena a La troppiana
martedì, febbraio 10, 2009
lunedì, febbraio 09, 2009
Rompiamo il silenzio: firmiamo!
Oggi, come ieri, è una bellissima giornata. Solo per scaramanzia evito di pensare alla primavera, chè poi ripiombiamo nel bel mezzo di qualche tormenta di neve ritardataria. Col sole è più facile essere positivi anche se i tempi son quelli che sono. Ancora Chiesa e politici martirizzano Eluana e il suo papà: a nulla sembrano servire le riflessioni dei più illuminati come Giovanni Reale, filosofo cattolico, che ieri dalle pagine del Corriere ha pacatamente tentato di richiamare al buon senso umano quanti politicizzano una questione metapolitica. «La tesi portata avanti da molti uomini della Chiesa, e ora anche del governo, è sbagliata e va corretta.Nel caso di Eluana vedo un abuso da parte di una civiltà tecnologica totalizzante, così gonfia di sé e dei suoi successi da volersi sostituire alla natura.». Povera Eluana! Mi piacerebbe sapesse che la maggior parte degli Italiani è con lei ed il suo papà, ma non basta poter generare figli per averne la consapevolezza... Forse lo scoprirà solo dopo, nell'altra vita, appena smetteranno di accanirsi contro di lei.
Non è solo l'arroganza dei potenti in questo doloroso caso a preoccupare:"Assistiamo a segni inequivocabili di disfacimento sociale: perdita di senso civico, corruzione pubblica e privata, disprezzo della legalità e dell’uguaglianza, impunità per i forti e costrizione per i deboli, libertà come privilegi e non come diritti.".
Non vedere è non voler vedere. Non conosciamo gli esiti, ma avvertiamo che la democrazia è in bilico.Ci corre l'obbligo di difendere la legalità, per questo rompiamo il silenzio e firmiamo l'appello QUI.
Per una volta lasciamoci coinvolgere, anche se la nostra vita scorre tranquilla tra le persone che amiamo e persino con un lavoro regolare e, fortunatamente, abbastanza sicuro. Basta aprire gli occhi per vedere che molti altri faticano a vivere, dimenticati da chi dovrebbe tutelare la dignità e con essa la vita di tutti, specie dei più deboli. E' così difficile essere uomini?
domenica, febbraio 08, 2009
Chiude zioMario
Chiude il sito dello zioMario. Ci dispiace ovviamente, ma non riusciamo a condividere l'amarezza del suo sfogo lamentando l'indifferenza della "comunità glbt comasca" . Il sito è servito ad aggregare in alcuni piacevoli momenti, ma da qui a costruire una comunità ce ne passa. Forse il comasco, non solo gay, è restio a qualsiasi forma di incontro che vada oltre , geloso com'è della propria vita. Probabilmente sono altre le sue preoccupazioni ed i suoi bisogni. Non è un dramma la non esistenza di una comunità gaya sul territorio, potrebbe anzi,nella migliore delle ipotesi, essere segno che qui non viviamo particolari problemi di discriminazione e difficoltà.
Piuttosto,a nostro modesto parere, sono talmente tanti e grossi i problemi creati dalle ultime Amministrazioni lariane che l'intero popolo comasco,non solo quello glbt, dovrebbe avere uno scatto di dignità ed imporre un cambiamento di rotta , dopo tanta esplicita corruzione e faccia tosta. Invece c'è solo indifferenza e, al momento del voto, per comodità e convenienza tutto resta tale e quale. E' questa l'indifferenza di cui dovremmo lamentarci e che dovremmo temere! Non che la situazione nazionale sia migliore... In questo particolare momento storico ci pare che un passo indietro della comunità glbt nella rivendicazione dei suoi giusti diritti non sia così sbagliato, dovendo tutti affrontare un'emergenza generale che ha i caratteri della priorità.
Come abbiamo sempre sostenuto, il gay è prima di tutto uomo e cittadino e soltanto secondariamente, e del tutto accidentalmente, omosessuale.
Ormai sono tanti i comaschi ad usare internet, i momenti di aggregazione non mancheranno di certo quando se ne sentirà l'esigenza. Ringraziamo lo zioMario per il servizio svolto, assicurandogli che la fine di un sito non può rappresentare anche la fine delle relazioni umane cresciute grazie a quello.
sabato, febbraio 07, 2009
Tutti sudditi?
Ormai evidentemente spalleggiato (guidato dal potere vaticano), il premier, sempre più sicuro che questo popolo dimissionario gli consentirà di dire e fare di tutto, si è abbandonato ad umilianti (per noi) dichiarazioni nella Conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri che, all'unanimità pena la revoca dell'incarico, ha adottato il decreto-legge ispirato a chissà quale costituzionalista ,dal momento che l'unico citato,il professor Onida, ha immediatamente smentito ritenendo addirittura di non dover commentare quel testo.
La posizione di Berlusconi, definita “sul fronte della mia personale coscienza”, è la seguente:“Io, se non avessimo prodotto ogni sforzo nelle nostre possibilità per evitare la morte di una persona che è in pericolo di vita e che non è in morte cerebrale, ma che è una persona che respira in modo autonomo, una persona viva, le cui cellule cerebrali sono vive e mandano anche segnali elettrici, una persona che potrebbe anche – in ipotesi – generare un figlio, in uno stato vegetativo che potrebbe variare come diverse volte si è visto”. Traduzione: il suo impegno nel caso specifico è motivato dai diversi casi di persone uscite da uno stato vegetativo (dopo 17 anni chi?) e soprattutto dal fatto che Eluana può generare un figlio (non importa se non consenziente all'atto sessuale).
A conferma della sua certezza cita un testo scientifico che zittisce tutti quei medici e scienziati che sostengono diversamente:“Io, per esempio, ho letto alcune parti di un libro intitolato «Con gli occhi sbarrati» di Salvatore Crisafulli (che era in coma non in stato vegetativo permanente), che muoveva gli occhi perché capiva tutto ciò che avveniva intorno a lui e questo movimento degli occhi veniva ritenuto dai medici che discutevano appunto sulla sua sopravvivenza veniva ritenuto soltanto un riflesso nervoso”.
Il meglio però è qui:“La valutazione della necessità e di urgenza di un provvedimento è affidata dall’articolo 77 della Costituzione alla responsabilità del Governo. Il secondo comma dice: «Quando, in casi straordinari e d’urgenza il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, eccetera, eccetera»”. Furbescamente l'omino brianzolo con quel "eccetera, eccetera" evita di leggere per intero il 2 comma che per intero così recita:"Quando, in casi straordinari e d’urgenza il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni". Questo perchè un Berlusconi qualunque con la scusa del carattere d'emergenza non legiferi, come vorrebbe, esautorando il Parlamento.
Naturalmente la maggioranza che sostiene il Governo è rappresentata da parlamentari scelti personalmente da Berlusconi al momento della formazione delle liste elettorali. Sono perciò tutti , deputati e senatori, regolarmente precettati con il ricatto della fiducia, pena il ritorno a casa. Possiamo ancora considerarci Paese democratico?
venerdì, febbraio 06, 2009
giovedì, febbraio 05, 2009
La vita è relazione
«Noi in Italia ragioniamo di alti problemi dimenticando le persone». Già, è più che mai vero di fronte alla recrudescenza del penoso spettacolo cui siamo costretti ad assistere: quando lasceranno finalmente in pace Eluana e il suo papà? Ormai la povera ragazza lecchese non è più una persona, ma solo una cosa da usare a vantaggio del proprio schieramento e, secondariamente, di un principio che, comunque si ponga, può apparire discutibile.
E' controcorrente la voce del vecchio vescovo di Foggia,Giuseppe Casale: «La vita è relazione, non un fatto biologico. Nel caso di Eluana si parla di stato vegetativo, e non è opportuno accanirsi. Il punto è che bisogna guardare la realtà di questa giovane da anni in una situazione difficile. E guardare la realtà del padre depositario della volontà da lei espressa in senso contrario all'accanimento terapeutico.Come si fa a dubitare di un padre che sembra persona seria e preoccupata? Come si può pensare che tiri in ballo una fandonia? La mia opinione è che la nutrizione forzata vada considerata come cura. Se non nella sostanza, almeno nella forma: viene erogata con tubicini, attraverso espedienti. È un'operazione non naturale ma collegata a interventi medici, solo grazie ai quali Eluana vive. Attardarsi dietro la distinzione tra terapia e alimentazione mi sembra, se non un sofisma, spaccare il capello in quattro.Per una persona che crede, e io credo in Dio onnipotente, la fine della vita non è “la fine” ma solo il passare da una condizione all’altra. Per un cristiano non è la morte totale. Se mi ritrovassi in una situazione analoga, non vorrei che mi alimentassero artificialmente con le macchine. Noi continuiamo a fare battaglie per la vita, come se la morte terrena fosse la fine della persona, e invece si schiude una esistenza nuova».
E' necessario un passo indietro di tutti e lasciare che Eluana e il suo papà vivano il momento così importante ed unico della vita che è la morte lontano dai riflettori, nell'intimità del loro amore.
mercoledì, febbraio 04, 2009
Il corpo non inganna
A volte succede che è il corpo a tradire i nostri reali sentimenti. Alcuni gesti, che sfuggono al controllo cosciente perchè trascurati a favore di segnali più evidenti, possono rivelare agli altri e a noi stessi ciò che veramente sentiamo nei confronti di una situazione, una persona o altro. Senza tirare in ballo lo studio del comportamento prossemico, a tutti sarà capitato in qualche circostanza di sperimentare la non corrispondenza tra quanto desiderato mentalmente e quanto realmente voluto dal fisico, che invece risponde più praticamente a dirette sollecitazioni chimiche. Se siamo consapevoli che una persona ci attrae molto, ma è sconveniente manifestarlo in sua presenza, esercitiamo volontariamente un forte controllo sul nostro corpo che altrimenti tradirebbe coi più diversi segnali la nostra interessata attenzione. Se, al contrario, manifestiamo anche verbalmente un qualsiasi tipo d'interesse verso qualcuno che crediamo di stimare o altro, ma ciò non corrisponde al "vero" chimico-fisico, è probabile che, trascurando incautamente il controllo del corpo, questo finisca col rivelare la verità di cui non siamo ancora consapevoli attraverso evidenti segnali di noia. Niente è più eloquente di un corpo che sistematicamente piomba nel sonno più profondo in certe conversazioni, mentre risulta estremamente vigile in altre, benchè ossessivamente ripetitive e inconcludenti.Conclusione: il linguaggio del corpo non va sottovalutato: abituiamoci ad ascoltarlo perchè forse sa meglio della nostra testa ciò che è buono per noi. In ogni caso, giocare d'anticipo sul corpo ci eviterebbe delle grosse gaffes!
martedì, febbraio 03, 2009
Magis
Sempre troppo catturati dalla vita di tutti i giorni, manca il tempo di fermarci e, guardandoci indietro, valutare la vita di troppia. Solo quando capita un dissapore, un'incomprensione o una divergenza qualsiasi scatta l'allerta e ci si immerge in riflessioni che sono però emotivamente condizionate. E' tipico di qualsiasi relazione amorosa dare per scontato che tutto proceda per il meglio, quando non ci sono evidenti elementi contrastanti. Forse è giusto che sia così, perchè insieme già si affronta l'aggressiva quotidianità che impone attenzione costante per potersi eventualmente difendere. Una relazione gaya chiede però un di più forse non necessario a quella etero che gode della "protezione" sociale, un grande ombrello che copre per quel che può, tutelando, il piccolo nucleo riconosciuto visibilmente da tutti. Il magis delle relazioni alternative, lasciate dunque a se stesse, è la capacità dei soggetti di approfondire continuamente, senza sosta, le motivazioni dello stare insieme e, contemporaneamente, avanzando nella conoscenza di sè, crescere insieme nell'esercizio dell'amore, che non è mai scontato ed automatico scontrandosi spesso con le singole individualità. Magis è andare sempre oltre, guardando più avanti del traguardo raggiunto, fin dove lo sguardo e la fantasia possono arrivare.Adagiarsi sarebbe una resa, un po' come consegnare la propria vita al caso, restando a guardare da spettatori ciò che riserva.
lunedì, febbraio 02, 2009
Johanna, premier anticrisi
«Questo esecutivo si baserà su nuovi valori sociali (...).Seguiremo una politica molto prudente e responsabile nelle questioni economiche e fiscali ma, allo stesso tempo, daremo priorità ai valori sociali, ai principi dello sviluppo sostebibili, ai diritti delle donne, all'eguaglianza e alla giustizia». Così Johanna Sigurdardottir, nuovo primo ministro islandese socialdemocratico, intende affrontare la crisi economica del Paese schiacciato dalla crisi bancaria guidandolo fino alle elezioni anticipate del prossimo aprile. Che Johanna sia sposata dal 2002 con Jonina Ledsdottir, poco importa agli Islandesi che vogliono un cambiamento dopo la politica fallimentare del precedente Governo di destra, caduto proprio a causa delle turbolenze finanziarie globali.
domenica, febbraio 01, 2009
Intermezzo domenicale
Ancora neve, uff. Prevista anche questa, per carità, niente da dire sul servizio metereologico. Dice anzi che continuerà fino a domani (compreso, usti!). Poco male, prendiamola come viene che tanto non si può fare altrimenti: di sicuro non ci annoieremo.
Ierisera è venuto Fabrizio, solo, senza Mauro che è un po' ammalato. Come si faccia ad essere "un po' malati" non è chiaro: sospettiamo volesse trascorrere la serata navigando tra siti e chat "particolari" sul suo nuovissimo pc.
Anche Lussi ha dato buca, ma era giustificato: aspettava un amico da Ferrara e, visto che non si è fatto vivo, l'incontro dev'essere stato fortunato. La serata è comunque trascorsa in un batter d'occhio, tra risate, simpatia e naturalmente tanto alcool che ogni tanto ci sta.
Oggi, nel tardo pomeriggio, aspettiamo Gerenzio che vuole presentarci il nuovo fidanzato... Non teniamo più il conto dei "nuovi" fidanzati che ci ha fatto conoscere. Speriamo che questo sia quello giusto, sempre che la "persona giusta" esista.
E' già febbraio! Ierisera abbiamo bruciato la nostra giubianella e con lei, simbolicamente, l'inverno. Ora guardiamo avanti: neve o no, le giornate si allungano sensibilmente. Domani, giorno della candelora, è anche il compleanno del Peppo e, come dice il proverbio, "Chi festeggia a candelora dall'inverno è presto fora!".
Iscriviti a:
Post (Atom)