venerdì, febbraio 13, 2009

Una cena "contro"?



Nel gruppo di gayComo (yahoo) si sta facendo strada l'idea di una cena "contro" le organizzazioni gaye. E' una novità che ci trova sicuramente favorevoli, considerata la pessima opinione che in questi anni ci siamo fatti delle associazioni che pretendono di rappresentarci (vedi alla voce "Arcimancuso"), la cui politica è risultata fin qui puntualmente fallimentare. Come già scritto, la grave situazione che stiamo attraversando insieme al resto del mondo, con l'aggravante di un Governo che appare del tutto inadeguato ,non ci consente in questo momento di rivendicare diritti solo di parte, perchè "se la nave affonda, affondiamo tutti". E' però sempre opportuno qualsiasi segnale, anche il più banale, che vada nella direzione del ridimensionamento dell'arroganza di chi pretende il diritto di rappresentanza solo sulla base di tessere ottenute per disperato bisogno di uscita (temporanea) dalla solitudine, quando non di appagamento compulsivo di sesso. Una maggior consapevolezza da parte nostra nella scelta dell'associazione cui affidare la delega (mai comunque totale) della politica nazionale può passare anche attraverso una semplice cena, se contribuisce a fare chiarezza sugli obiettivi da perseguire e le strategie da adottare per evitare mischie che, come già visto, rischiano di produrre clamorosi autogoal.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

>Non capisco molto il senso del "contro".
>Contro cosa, se in realtà queste assocazioni non rappresentano la popolazione glbt?
>Contro csa, se in realtà queste associazioni esistono sulla carta, ma di fatto non anno nulla e quindi(secondo il mio modesto parere) sono inesistanti?
>Bella l'idea della cena ma almeno trovare una scusa più idonea.
>Più volte ho letto che non vi sentite rappresentati dall'arci ( io pure) e dalle vostre parole lascate intendere che per voi queste associazioni, che ci siano o no, non cambia niente, quindi perchè una cena contro qualosa che in realtà per noi non esiste???
>Il principiomi piace, ma o direi una cena, per dimostrare che le associazioni non servono,e che si riesce ad organizzare un gruppo di persone (gay) che va daccordo e si ritova insieme per conrontarsi, per conoscersi e per dialogare, davanti a del buon cibo...

El novio ha detto...

Hai ragione, non occorre una "cena contro" le politiche fallimentari delle associazioni.Tuttavia non c'è nulla di male, anzi è quasi divertente una "cena contro" aggiungendo al piacere della compagnia e del cibo quello sottile dello sfottò nei confronti dell'arcimancuso. Capace poi che ci dedichi uno dei suoi tempestivi ed inutili comunicati stampa.Sarebbe il massimo!

max tanz ha detto...

io, per aver detto queste cose circa 15 anni fa (eh.. più o meno... sigh - e già allora era chiaro dell'incombenza di tempi disastrosi) fui cacciato dall'arcigay di milano, e ancora sul sito c'è una pessima "recensione" della mia collaborazione col la simpatica organizzazione.
Per fortuna le cose cambiano!