Straordinaria coincidenza di date il prossimo 28 ottobre. In piazza S.Pietro saranno beatificati 498 martiri della guerra civile spagnola, la più massiccia beatificazione della storia proprio alla vigilia dell'approvazione nella Spagna di Zapatero della legge della memoria storica, che riconosce le vittime del regime franchista e dichiara illegittime le sentenze pronunciate durante la dittatura. La proposta duramente avversata dal Partito Popolare costringerà, tra le altre disposizioni, tutte le istituzioni pubbliche e private a rimuovere i simboli e le decorazioni risalenti al periodo della dittatura, sotto la pena di vedersi sospese sovvenzioni e aiuti pubblici.
I vescovi spagnoli hanno già annunciato che porteranno a Roma almeno un milione di connazionali che il Governo di centrosinistra non potrà ignorare.Difficile non leggere nella iniziativa vaticana, fortemente voluta dalla Chiesa spagnola e dalla potentissima Opus Dei, il tentativo di imporre la propria personalissima interpretazione della storia spagnola già evidente dalla scelta dell’espressione "martiri del XX secolo" per identificare i 498 nuovi beati, "vittime dei totalitarismi" che dominarono l'Europa nel '900: "La persecuzione religiosa che la Spagna soffrì nel ventesimo secolo", spiegano i vescovi, si riflette ancora oggi nel "fondamentalismo laicista" del governo socialista. La preghiera che verrà recitata durante la cerimonia invocherà la liberazione "dai nuovi totalitarismi, come quelli che, sotto diversi segni ideologici, trascinarono nella tragedia interi popoli nel secolo passato".
In marcia contro Zapatero dunque e contro il nuovo anticlericalismo di cui la Gerarchia si sente vittima persino in quest'Italia, Paese in cui di laico, per la verità, è rimasto ben poco.
1 commento:
aoppunto...se le cose vanno cui nel nostro paese in cui la parola lacità è peggio di una bestemmia..
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