lunedì, ottobre 15, 2007

"Il sol suo aspetto a non servire insegna" *







Si torna alla vita di tutti i giorni dopo la bella pausa di ieri tra le dolci e verdi colline dell'astigiano. En è particolarmente soddisfatto per il successo di partecipazione alle primarie che hanno offerto al politico Veltroni oltre il 75% di consensi. Io rimango perplesso e scettico su questa folla di votanti, ma capisco che la scelta tra i tre candidati non deve essere stata difficile e ripiegare sulla serafica ambiguità del Gualtiero nazionale un po' un obbligo. Convinti loro di aver dato una stoccata alla cosiddetta antipolitica, noi ci prepariamo al nulla di nuovo e alla gestione di sempre.
La giornata è troppo bella per abbandonarsi alle solite lamentazioni e mi riesce facile riandare alla gita di ieri in compagnia di simpatici e piacevoli amici. Come avevamo annunciato ci siamo trasferiti per un giorno nell'astigiano e, pur non toccando le langhe leggermente più a sud, abbiamo goduto di una giornata memorabile nella laboriosa e umana provincia piemontese. Non è mancato un momento di storia, forse più toccante e coinvolgente, facendo tappa nel paese d'origine di Mau: in poche essenziali parole l'amico ci ha raccontato la vita trascorsa in quella bella terra, forse troppo tranquilla, ma almeno non ancora frenetica e stressante, fino all'incontro con Mau2 e alla svolta col trasferimento nel milanese. Stupisce sempre il coraggio e la determinazione che l'amore sa suscitare: quando lo si incontra anche le scelte più difficili e radicali finiscono coll'apparire naturali, quasi inevitabili. Certo la vita di tutti i giorni riporta presto sulla terra a fare i conti con le diversità dei caratteri, la variabilità degli umori, le differenze di formazione ed educazione, ma quello che conta è la forza che spinge gli amanti a continuare a crescere partendo ,e anche ripartendo quando necessario, dalla scelta iniziale.

Il viaggio è proseguito fino al caratteristico borgo di Cocconato, invaso ieri da una gara di motociclisti che con un po' di fantasia siamo riusciti a trasformare in nobili cavalieri in cotta e calzamaglia (anzichè in tuta e casco) in sella a nevrili destrieri ( e non a rumorose motocilette fumiganti) che meglio s'intonavano alla meravigliosa natura autunnale. L'esercizio di immaginazione è riuscito ancor meglio dopo esserci completamente abbandonati alle delizie enogastronomiche locali che sono davvero tante e diversissime. Non entro nei particolari perchè ancora subentrerebbe una sorta di nausea da esagerata abbuffata, avendo assaggiato di tutto, dagli antipasti tipici al classico fritto, per concludere con gli straordinari dolci che abbiamo gustato ormai al limite delle già provate capacità di ingestione. Siamo usciti dal locale appesantiti come non ci capitava da un pezzo ed anche piuttosto euforici, grazie agli ottimi Arnais e Bricc dei bandit che hanno magistralmente accompagnato il pranzo . La tappa nella bella città di Asti dove era in corso la Fiera del tipico e del tartufo ci ha consentito di assistere ad un momento solenne del glorioso passato contadino: l'avvio della trebbiatrice, un altro momento di storia importante, quando le nostre terre offrivano, a volte generosamente altre meno, il frutto della fertilità premurosamente accudita e tutelata dall'uomo. Altri tempi, altri stili di vita.
Ci voleva proprio un tuffo nelle nostre origini: ora che la settimana è ripresa normalmente con i soliti ritmi fa bene anche solo pensare che la terra e la natura continuano ad accompagnare la nostra vita e ad esserne le vere protagoniste. Un po' di attenzione in più contribuirebbe forse ad attenuare lo stress quotidiano. Grazie a Mau, Mau2 e Marco per l'oppotunità della scampagnata in ottima compagnia!

* Dall'autoritratto di V.Alfieri illustre cittadino d'Asti.
Foto: momenti della festa nel cuore della città.

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