lunedì, ottobre 01, 2007

Nella mischia della vita


Ecco, è iniziata la preannunciata settimana di "fuoco", di fronte alla quale io tenderei sempre alla fuga in avanti. Sono per la "normalità", le situazioni speciali mi fanno quasi paura. L'attenzione è però concentrata sull'evento più importante che coinvolge direttamente moDan. MoEn ed io riusciamo ad avvertire empaticamente il flusso continuo di emozioni, pensieri, tensioni del nostro amato. Ci risulta abbastanza facile essere con lui dentro quel mondo straordinariamente intenso che è capace di racchiudere nel giovane cuore. Eppure sono passati solo due anni da che ha fatto irruzione nella nostra vita sconvolgendola meravigliosamente.
Rimane intatto a distanza di tempo lo stupore per quel che ci accade , per la naturalità con cui abbiamo sempre affrontato le conseguenze di quell'amore cui non potevamo sottrarci. Non è stato faticoso, non più di qualsiasi altra relazione d'amore.Diventare troppia è venuto da sè, naturale evoluzione di un percorso intenso a due, culminato in un incontro non pensato e nemmeno programmato, nel quale però tutti e tre ci siamo immediatamente riconosciuti. Un riconoscimento all'inizio inconsapevole, ma già carico di segnali premonitori. Mi capita spesso di tornare a questi pensieri perchè, pur piccandomi di pretendere sempre la comprensione razionale degli eventi, mi accorgo che nelle scelte più importanti e significative della vita non ho esitato a seguire il cuore, trascurando la ragione spesso scalpitante . Era successo anche con moEn, quando ancora non ero convinto potesse veramente appagarmi un omoamore . Solo successivamente chiamo in gioco la razionalità, giusto a conferma della bontà della decisione presa ed eventualmente correrle in aiuto se necessario. D'altra parte l'amore coinvolge l'intera persona e quindi esige una sua risposta totale: non è irrazionale, va oltre la ragione coinvolgendo la totalità dell'essere. Comunque sia, fino ad oggi abbandonarmi all'amore ha significato vivere intensamente e questo mi basta. Credo sia così anche per miei compagni.
Già la vita è diventata così dura per tutti che occorre togliersi dalla mischia il tempo di ricaricarsi coi propri amori, per poi tornare immediatamente al proprio ruolo più decisi, anche incazzati visti i brutti tempi, ma ormai allenati a cogliere quell'attimo di "bellezza" che sempre offre e non può andare sciupato. Capita anche nel match più duro, eh eh.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

patetici, noiosi, ripetitivi... continuate a ribadire sempre le stesse cose, come quasi voleste convincerci e convincervi di quel che scrivete... secondo me c'è qualcosa che non quadra molto in quel che scrivete, ma se ne siete convinti voi, va bene per tutti, anche se in più occasioni vi contraddicete. Forse dovreste leggere più attentamente ciò che scrivete e cercare di essere coerenti con quello che mettete nero su bianco in questo vostro blog.

El novio ha detto...

Caro anonimo, continuerai a leggere le nostre patetiche contraddizioni che anzi ti dedichiamo volentieri. Eccole, tutte per te fin quando ci seguirai fedelmente (poi continueremo ugualmente, senza il tuo anonimo livore).Ciao!

Anonimo ha detto...

Ehi novios, ma quella anonima è banale noiosissima gaia invidia e magari perfin comasca! Auguri per tutto!