lunedì, ottobre 29, 2007

Appunti di inizio settimana


Lunedì mattina. Presto. E' il mio giorno da anni. La solita occhiata ai giornali è subito pesante:16 morti e tanti dispersi in due naufragi di immigrati al sud. Poveri cristi senza nome che vengono a morire nel nostro mare come tanti altri prima di loro. Mi chiedo quante tragedie sono avvenute nello stesso mare all'insaputa di tutti. Penso ai parenti, rimasti nella disperazione dei loro Paesi, che non sapranno più nulla dei loro cari. Per sempre. Storie tristi che si ripetono ormai da troppo. Non che ai sopravvissuti, quelli che riescono a sbarcare, le cose vadano meglio. Il futuro che li attende è quasi sempre di miseria.


Le notizie "politiche", ripetendosi sempre uguali, non chiedono commento: troppe le forze che spingono immobilizzando l'Esecutivo. Confindustria segnalavo ieri, la gerarchia cattolica, ripeto per l'ennesima volta oggi, che frena l'evoluzione culturale e civile, arroccata apologeticamente su principi che a suo parere consentono il mantenimento dello status quo: il controllo delle coscienze e perciò il potere morale. Ci sono altre forze e lobbies che premendo finiscono con l'annullarsi a vicenda, inchiodando il Paese al palo, ma val la pena segnalare quello che ritengo un timido insuccesso dei cattogerarchi: l'episcopato spagnolo aveva promesso di portare in piazza S.Pietro un milione di connazionali per la maxicanonizzazione di ieri, invece hanno racimolato solo 40.000 fedeli, numero insignificante da contrapporre al pericoloso Zapatero. Nemmeno la rissa a S.Eugenio, frequentata dai membri dell'Opus Dei, attenua lo smacco: gli Spagnoli, memori della lunga dittatura, preferiscono ora volare col coraggioso premier verso altri orizzonti. Solo noi, Italiani, continuiamo a restare rasoterra, a volte anche un po' sottoterra, impantanati nel fango di sempre come l'ultima uscita del Viminale che vieta la trascrizione in Italia dei matrimoni gay contratti all´estero, oppure il welfare della Regione Lombardia che assicura prestazioni sanitarie e sociali finalizzandole «a sostenere la persona e la famiglia, con particolare riferimento allo sviluppo di una sana e responsabile sessualità», assumendosi così un compito morale che non le compete.
E' lunedì mattina, niente buone nuove per noi. Da un po' mi interrogo se ha ancora senso questo blog. Nato per documentare (a noi stessi prima di tutto) il nostro tentativo di vivere un amore al di fuori dei canoni tradizionali della coppia, dopo due anni possiamo confermare con la vita di tutti i giorni che ciò non solo è possibile, ma è meraviglioso, come qualsiasi storia autentica. Oggi possiamo sostenere che non solo la relazione etero ha diritto di cittadinanza e che l'amore non può essere ridotto in schemi soltanto perchè tradizionalmente rassicuranti. Ogni tentativo di tarpare le ali all'uomo, limitandone libertà e fantasia in nome di interessi che sono sempre di parte, rappresenta un freno all'evoluzione civile e sociale dell'umanità. Esiste qualcuno che possa rivendicare il diritto di impedirne la crescita?
A noi ora la più semplice riflessione se continuare o meno l'esperienza del blog che ha sì favorito incontri preziosi nel web, ma ha ormai esaurito il compito per cui è nato.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

il mio umilissimo commento è: NON MOLLATE...
è vero che in 2 anni avete dimostrato con l'esperienza che l'amore va oltre gli schemi, ma è vero anche che questi schemi sono ancora li e che testimonianze come la vostra non se ne trovano...
per cui non mollate e continuate a raccontarci le vostre vite e le vostre storie...
Fabio

Anonimo ha detto...

E' vitale, ogni tanto, interrogarsi sulle ragioni per cui uno ha aperto un blog; dalla risposta dipende se chiuderlo o abbandonarlo. Conta riflettere, e poi decidere, sulla primitiva spinta, che può anche assopirsi per motivi che esulano dalla blogsfera. Recuperare il senso originario è la chiave secondo me.
Certo mi dispiacerebbe non leggervi più.

Anonimo ha detto...

ero io , Mel, al commento precedente.

Anonimo ha detto...

Beh, perchè mollare? Io credo che invece dobbiamo ancora sforzarci e andare avanti. Sento nell'aria che qualcosa cambierà, lo sento davvero. Siamo solo in ebbollizione, ed è soltanto l'inizio

Anonimo ha detto...

Ormai ci avete abituati non solo a voi come troppia, ma anche ai vostri "punti di vista" sul mondo che per me sono stimolanti. Un blog nasce per uno scopo che poi il tempo può anche modificare: non chiudete!
Per favore naturalmente, eh eh.

infradix ha detto...

Ciao...
secondo me non dovete mollare!
Ho scoperto solo questa sera il vostro blog e sono contento che sia successo.

Leggendo il vostro post mi sono emozionato, mi ha colpito.

Non dovete mollare, anzi...
post dopo post siete la testimonianza della volgia del cambiamento. Da oggi un letto re in più.

Continuate così, siamo solo all'inizio...