mercoledì, aprile 30, 2008

Pronti... Via!


Siamo pronti, poche ore e si parte. Il tempo sembra che non stia dalla nostra parte. Fa freddo, c'è vento e piove. Poco importa, sono talmente contento che non mi faccio certo turbare dal meteo. Andremo ai Lidi Ferraresi. Certo non si può dire che il mare sia quello dei Caraibi però l'entroterra, le Vallli di Comacchio, il Delta del Po, hanno un fascino particolare ed in questa stagione sono luoghi molto rilassanti. A noi piacciono. Ser, Lupetto ed io ci abbiamo trascorso qualche vacanza estiva. Semplice, senza pretese. Dove si riesce ancora a respirare una dimensione umana e reale. Dove siamo stati sereni e felici. Scorazzanti per la riviera con le bici e la Lupetta nel suo cestino come apripista. Ora ci portiamo Dan. Mi da forti emozioni aprire una piccola parte del nostro passato, rappresentata dai luoghi e condividerla con Modan. E' un recupero di passato che rende il suo e nostro presente ancora più forte, più intenso. Estremizzando è come il riconoscimento di un diritto postumo che poi da la sensazione che ci sia sempre stato. Mah, come cantava Ferro..."non me lo so spiegare". Ci stacchiamo dalle nostre abitudini per cinque giorni. Anche Moser ne ha bisogno, dorme sempre troppo poco e forse per qualche giorno riuscirà finalmente a rilassarsi lasciando qui i pensieri e le preoccupazioni.
Via ora si parte! Un bacio a tutti e a presto!

martedì, aprile 29, 2008

Lascio correre il mio cuore


Sono tornato ieri dalle Marche, dove ho una casa che ci sta creando non pochi problemi causati più che altro dall'ottusità delle persone che insistono nel coltivare antiche personalissime faide .Non è stata quindi propriamente una vacanza, anche se il cambiamento d'aria e i bellissimi paesaggi di quella regione lo possono far pensare.

Mia mamma ed io siamo partiti con una tabella di marcia che ovviamente non è stata rispettata per il susseguirsi continuo di novità. E' stata però l'occasione per vivere giorni stupendi con lei, condividendo in ottima sintonia momenti di felicità e di "lavoro". Era da tanto che non succedeva, o forse non era mai completamente successo, forse perchè non mi ero mai interessato più di tanto delle molte questioni che riguardano la mia famiglia. Da un pò di tempo a questa parte invece mi è venuto spontaneo interessarmi, chiedere, approfondire qualsiasi argomento e, dall'altra parte, mi è stata data subito fiducia e pieno coinvolgimento. Forse si tratta di un altro piccolo passo verso la maturità che con il tempo una persona acquisisce: l'importante è non rifiutarla.

Nonostante la separazione, ho naturalmente sentito vicini i miei compagni, anche se adeguandomi ai loro diversissimi modi. En sicuramente più attivo, lo sentivo via cell ogni 3x2, mentre Ser aveva chiesto un limite che ho rispettato, anche se mi ha privato di un qualcosa "dentro". In parte ho compreso, in parte un pò meno, ma fa parte del diverso carattere di ognuno di noi. Con En invece eravamo appunto in costante contatto, nonostante trascorressi praticamente le intere giornate con mia madre.

Ogni tanto lamentiamo poca chiarezza tra noi, ma non per quello che verrebbe spontaneo pensare in qualsiasi rapporto di coppia/troppia (fiducia, fedeltà, ecc.), ma per questioni un pò più complesse probabilmente amplificate dall'essere in tre. Non vado oltre, anche perchè stiamo cercando di approfondire per migliorare e tutti e tre stiamo cercando risposte soddisfacenti, cogliendole soprattutto nella vita quotidiana dove si vivono naturalmente. Sono anche riuscito a prendere un pomeriggio tutto per me , ammirando il magnifico paesaggio che avevo di fronte e facendomi accarezzare dal vento. Avevo guardato molte volte quel paesaggio in passato, quei colori che ti avvolgono e ti fanno sentire potente perchè domina tutta la vallata, ma ora c'erano occhi diversi da quel quindicenne che fantasticava in mezzo a quella natura. Ero accarezzato dalla malinconia di quei seicento km che mi dividevano dai miei compagni, dalla mia felicità più viscerale.

Ero consapevole che c'erano, li sentivo, perchè sempre sono con me in ogni parte del mondo che visito. Vecchi pensieri balzavano in testa, ma non riuscivano più a turbarmi, perchè già affrontati e superati, venivano quindi solo a trovarmi per salutarmi quasi a segnalare a me stesso il mio cambiamento. In questi giorni avremo modo di ritornare su quei miei pensieri perchè siamo in partenza per qualche giorno di vacanza al mare (Lidi ferraresi)ed avremo tutto il tempo per noi. Magari riusciremo a scambiare e mischiare i nostri pensieri, di tutti e tre, insieme, perchè io in quegli attimi ho capito che non erano più solo miei ,ma nostri. Di tutti e tre.

Dan

lunedì, aprile 28, 2008

Bambini


Musab (1 anno), Hana’ (3 anni), Saleh (4 anni) e Rudaina (6 anni) e la loro mamma, Khadra, sono stati uccisi nella loro casa a Beit Hanoun, nella striscia di Gaza ( Corriere della sera). Per errore diranno gli Israeliani tentando di giustificare l'ennesimo, orrendo massacro. Volevano colpire due presunti militanti della Jihad islamica e così è stato, perchè sono morti altri due palestinesi nello stesso agguato. Uno dei due era Ayoub Atallah, 17 anni. Dalla conferenza di Annapolis, lo scorso novembre, sono già 418 i morti palestinesi, 59 erano bambini (Quadro delle violazioni israeliane da Annapolis). Si tratta di una vera e propria strategia del terrore per far fallire qualsiasi tentativo di accordo, come già altre volte accaduto in passato. Non stupisce purtroppo che a farne le spese siano anche i bambini, dopo la denuncia delle torture cui molti di loro sono sottoposti. I bambini palestinesi oltre i 14 anni di età vengono giudicati dai tribunali militari israeliani come gli adulti e spesso vengono messi in prigione insieme agli adulti. Queste sono esplicite violazioni del diritto internazionale (Nora Barrows-Friedman e Bambini dietro le sbarre).
Nella foto, bambino palestinese ad un check point israeliano per andare a scuola.

domenica, aprile 27, 2008

Festa


Oggi grande festa per il battesimo del bimbo della sorella di Banky. Lupetto, emozionatissimo, ha fatto da padrino e c'è da credere, conoscendolo, che svolgerà il suo ruolo attivamente e con serietà. Ha già in mente come dovrà crescere il suo pupillo, c'è poco da scherzare. Durante la cerimonia, in qualità di fotografo ufficiale (come per il primogenito tanti anni fa: qualcuno sì che apprezza le mie doti artistiche!) ho potuto osservare le tante espressioni del suo viso, molte le ho anche immortalate: è stato bellissimo, perchè rivivevo tutte le tappe che lo hanno portato ad essere l'omino straordinario che è oggi. Spesso Banky ed io ripercorriamo quelle stesse tappe che sono poi anche la nostra storia e ci riempiamo d'orgoglio e tenerezza per quel bambino che ormai sta diventando uomo consapevole e determinato, ma che è ancora tanto coccolone e bisognoso anche di noi. E' il tempo che passa, ma non fa paura, perchè abbiamo la sensazione di averlo speso bene, di aver costruito insieme qualcosa di vero anche se nessun riconoscimento sociale ce lo confermerà.
A questo proposito segnalo l'interessante iniziativa di affermazione civile di Certi Diritti (in Lampi di pensiero): l'idea è di arrivare ad un pronunciamento della Corte di Cassazione sui diritti di unione delle coppie omosessuali, dal momento che sui politici si può fare ben poco affidamento. Forse è davvero l'unica strada percorribile. Noi come troppia siamo per il momento tagliati fuori, ma è giusto continuare a chiedere che la società civile riconosca finalmente il diritto all'amore di tutti.Intanto però è bene conoscere le tutele legali "privatistiche" già esistenti (Compendio in La famiglia fantasma), cui si può ricorrere in caso di necessità.

sabato, aprile 26, 2008

A quattro mani


Sono giorni un po' strani quelli che stiamo vivendo. Non siamo abituati alle separazioni, anche solo temporanee, così quelle rare volte che si rendono necessarie tutti e tre viviamo in uno stato di privazione piuttosto assurdo razionalmente. E' come se mancasse una parte fondamentale di noi stessi. Eppure si tratta solo di pochi giorni! Siamo fatti così: meglio accettare come inevitabile il peso della lontananza, che tanto sappiamo finirà presto. Sono ben altre le sofferenze della vita, inutile anche solo ricordarcelo. L'esperienza, nata con tanta paura ed un po' di incoscienza, si sta rivelando sempre più straordinaria nella sua normalità, pur con tutto il carico di impegno e responsabilità propri di ogni storia d'amore. Non c'è giorno che non rappresenti un momento di crescita per la nostra unione. Anche quando è scontro duro, lotta tra le diverse personalità. Non sono le paure di quello che può succedere o i cedimenti umani che possono accadere. Si avverte proprio la mancanza fisica nella casa. E' un vuoto che si sente anche se si attende in due. Chi resta cerca di vivere serenamente quei momenti di abbandono che accomunano: anche questo è amore. Sembreremo esagerati, forse un pò lo siamo anche, ma è la risposta irrazionale ai sentimenti che proviamo, che travolgono ma non stravolgono.

Sono certo che anche il "lontano", nonostante impegnato per motivi famigliari, provi le identiche sensazioni nei momenti immancabili di solitudine o quando il pensiero porta qui. Modan mi diceva che c'è un forte vento ed il vento è vita per Moser. Mi ha comprato le olive all'ascolana che tanto mi piacciono ed altre specialità locali. Sarà l'occasione per una bella cenetta ed ovviamente tanto amore, quello dove un abbraccio ripaga di queste piccole sofferenze che sono niente, appunto, di fronte a quelle irrimediabili della vita. Le nostre sono solo la dimostrazione concreta di come l'amore è parte integrante e completa la vita ed allora quel vuoto viene supplito dai ricordi, dai profumi, dai brividi e dal sapore di un bacio. Ed il respiro diventa più regolare al pensiero che presto saremo ancora uniti in questo amore che non ha età!

venerdì, aprile 25, 2008

Liberazione: non lacrime, ma lotta


Lettera d'addio di Fiete Schulze, operaio portuale di Amburgo, comunista, decapitato per attività illegale nella Germania nazista, 6 giugno 35 (da "An die Lebenden. Letzte Briefe deutscher Wiederstandskèmpfer", Leipzig, Verlag).


Sorellina mia, ti ringrazio per le tue righe. Ma perché così timide? Te la prendi con le circostanze che ti portano via il fratello. Parché non vuoi capire che io muoio perché molti altri non debbano più morire di una morte precoce e violenta? La situazione è ancora questa e tuttavia la mia vita e la mia morte serviranno a migliorarla. Non può e non deve essere vostro compito quello di piangere la mia morte, che sarà inutile e priva di senso proprio se voi la piangerete. Adempierà viceversa pienamente il suo compito se imparerete ad averne intera comprensione. Il vostro amore e il vostro rispetto per me dovrete dimostrarlo nel capire e nello sforzarvi di pensare e di agire come me. Quanto meglio e più profondamente voi sarete capaci di ciò, tanto prima altri cesseranno di piangere i propri cari che sono caduti ieri e che cadono oggi e che in misura ancora maggiore cadranno domani. Perché soltanto allora cesseranno queste cadute. Questa comprensione non deve essere acquisita con nuovi fiumi di sangue. Ma lo sarà se questa comprensione non si farà strada prestissimo. Tutto il mio sforzo è stato di impedire una simile catastrofe. Mi hanno impedito di continuarlo. Ma questo non deve impedire e non impedirà che esso sia portato a termine. Non è possibile volgere all'indietro la ruota dell'evoluzione. Fra breve gli uomini impareranno a comprendere che non potranno stare tranquilli neppure incensurati.

Affettuosi saluti a voi tutti.

Fiete

giovedì, aprile 24, 2008

Nessun samaritano?


Non sono libico, ma ho percorso i Territori palestinesi in lungo ed in largo. Ho visto come vive, o meglio come non vive il popolo palestinese, alla completa mercè di Israele, che lascia decidere, arbitrariamente, ai soldati di uno qualsiasi dei tanti chek points quale ambulanza col suo carico umano di sofferenza può arrivare all'ospedale palestinese e quale no. La cronaca registra diverse morti per l'incompetenza dei giovani soldati. Israele può chiudere i Territori in qualsiasi momento, anche oltre il quotidiano orario del coprifuoco. Lascia marcire di proposito autocarri di verdure, ortaggi e frutta freschi , magra economia di una terra privata del bene più prezioso,l' acqua, "espropriata" con l'occupazione del '67. Non è la 1 volta che qualcuno paragona i Territori a lager a cielo aperto. E' però la 1 volta che accade ad una solenne riunione dell'ONU. Per me che ci sono stato, i Territori sono peggio dei campi nazisti, perchè esistono 60 anni dopo quella tremenda esperienza che avremmo voluto superare. E i carnefici di oggi sono le vittime di ieri! Proprio l'ambasciatore italiano, offeso, ha provocato l'interruzione del Consiglio di Sicurezza. Finora la nostra politica si era mantenuta in una posizione di equilibrio, di quasi equidistanza nel conflitto israelopalestinese: ora non più, ci siamo schierati apertamente dalla parte dei più forti. Che significa? Perchè proprio ora che sta avvenendo il cambio di guardia del governo? Torniamo ad essere succubi degli Usa come qualche anno fa?

Non stupisce che qualche amministratore rilanci la pena di morte in Italia e che la cronaca torni a segnalare un episodio di disumana indifferenza a Roma. C'è ancora qualcuno che si scandalizza?

mercoledì, aprile 23, 2008

"No guts, no glory!"



Non so se le storie di ciascuno di noi serviranno effettivamente a farci conoscere per quello che siamo. Credo siano già in circolazione molti testi che ci raccontano al di là dei luoghi comuni mediatici. Quello che è certo è che raccontarci fa bene prima di tutto a noi perchè, come scrive Ma: "Scrivendo, sfruttando l'impersonalità del foglio bianco che si ha di fronte, si riesce a essere più obiettivi e sinceri".


Ci sono nella vita di tutti, omosessuali e no, ostacoli e barriere che rendono più difficile e complicato mantenere un giusto equilibrio. Vivere insomma. Anche quando tutto sembra andare bene, capita qualcosa, una sciocchezza che finisce per ingarbugliare da sola la grande matassa che è la vita. Bisogna allora armarsi di pazienza e magari ricominciare da capo, nemmeno da tre come sperava il mitico Troisi.Non è una ragione per abbattersi. Siamo uomini, necessitiamo solo di coraggio, di tonnellate di coraggio in certi casi, per superare uno alla volta gli ostacoli che ci impediscono il raggiungimento dell' obiettivo che rincorriamo. Sarà di natura politica o personale, in ogni caso arrendersi significa accettare la frustrazione di una vita vissuta a metà. Il guaio è quando le difficoltà le creiamo noi stessi, perchè insistiamo a percorrere una strada che ci rendiamo conto è sbagliata, a fondo cieco. Per codardia o per pigrizia, non volendo ammettere di aver fallito e dover quindi tornare indietro, all'ultimo bivio, per prendere l'altra via, quella che avevamo scartato e che è sconosciuta, ancora da esplorare. Quante volte per paura di ricominciare abbiamo rinunciato a vivere?


"No guts, no glory!": "senza fegato (budella), niente gloria"!

martedì, aprile 22, 2008

Grazie alla fede ho superato le difficoltà


Raccontare la mia storia è abbastanza è abbastanza complicato perchè la mia vita è stata ed è tuttora molto intensa.Piena, direi di momenti felici e dolorosi. Il mio maggior problema è sempre stata la salute, fin dalla nascita, con una malformazione cardiaca congenita. Da questo punto di vista la vita mi ha riservato non poche sorprese, ma grazie a Dio, alla mia forza e alla mia famiglia ho sempre superato tutto. Ripeto, grazie a Dio e alla fede che mi ha donato sono riuscito a trovare la forza per superare le difficoltà della salute e della vita e ad accettare anche il mio essere omosessuale, al punto da diventare membro dell'ordine secolare carmelitano (laici nella Chiesa per il mondo).

La mia vita omosessuale è iniziata a 20 anni con un amore intenso che è durato ben 9 anni, un amico conosciuto per caso a casa di una comune amica. Una relazione particolare, profonda, che dopo quei 9 anni consecutivi ha visto vicende alterne ed oggi è una bella e profonda amicizia.

All'età di 26 anni decisi di dire tutto in famiglia, i miei genitori conoscevano già da anni Val. La reazione iniziale fu quella di un padre che per due giorni non ha proferito parola ed una madre che, nonostante avesse da tempo capito, appena mi vedeva scoppiava in lacrime. Ci volle del tempo perchè il clima in famiglia tornasse sereno, ma alla fine quello che è prevalso è stato il mio essere persona, il far comprendere che io ero e restavo quel Dav che i miei cari conoscevano e che aveva svelato loro una parte di sè che non era la sua totalità. Oggi con mia madre, a distanza di 12 anni da allora, mi posso lasciar andare a condivisioni di apprezzamento verso uomini che ritengo interessanti, mio padre ha accettato il tutto, anche se con lui raramente posso parlare di questo aspetto di me. Non voglio dilungarmi oltre, la mia speranza per il futuro che consegno anche alla preghiera e alla meditazione, è quella di trovare un nuovo compagno con il quale magari condividere anche la fede, ma più profondamente un cammino d'amore.

Dav

lunedì, aprile 21, 2008

La mia "non" vita gay (2 parte)


Complice un viaggio di fine estate nel Principato di Andorra con un amico portoghese (che sospettavo essere gay), nel 2003 ho finalmente deciso di piantarla con la tattica dello struzzo.
Là abbiamo frequentato degli omosessuali del posto (suoi amici conosciuti in internet). In particolare io ho conosciuto Tony, il direttore artistico dell'unica disco gay friendly del piccolo e bacchettone principato pirenaico. Con lui ho scoperto l'Amore con la "A" maiuscola, ma per la distanza che ci separava non si poteva coltivarlo e farlo crescere. Perciò, di comune accordo, abbiamo deciso di non andare oltre.
Ma questo viaggio e questo altro "non amore" mi hanno cambiato la vita. Stando con Tony e gli altri amici andorrani (etero e non), ho assaporato per la prima volta quella splendida sensazione di libertà che si prova quando si può parlare senza apprensioni di se stessi; anche della propria sessualità , nelle piccole come nelle grandi cose di tutti i giorni.
Per esempio, potevo finalmente commentare con qualcuno i ragazzi carini che incontravo per strada. Sembra una cosa banale, ma per me è stata una grande conquista che mi dava una soddisfazione enorme.
Rientrato in Italia, ho iniziato a fare outing con tutte le persone a cui tenevo (e che giudicavo pronte alla cosa). Sono partito dalla mia capo ufficio (cosa un po' insolita), per arrivare nel giro di qualche mese a tutti gli amici.
Ho poi iniziato timidamente a frequentare alcuni luoghi omosessuali; così sulle rive del Ticino mi sono un giorno casualmente imbattuto in Mau e Mau (che io chiamo M&M) e che sono diventati i mie chaperon del mondo gay. Da loro sono poi arrivato ai Novios e a tanti altri del loro circolo.
Adesso mi manca un bel " e vissero felici e contenti". Dite che prima o poi mi capiterà di poterlo scrivere?
Ma

domenica, aprile 20, 2008

La mia "non" vita gay (1 parte)


Nei giorni scorsi Ser, ispirato dalla sua amica Fabi, ha invitato gli amici a parlare delle loro storie d'amore, aneddoti e cose varie. In particolare, a Mau ha chiesto di parlare della sua decennale convivenza con l'altro Mau, a me dei miei recenti "amori" (indigeni e non) avuti in terra cubana.
Mau ha raccolto subito la sfida; io, invece, ci ho messo un po' a chiarirmi le idee su cosa scrivere. Alla fine ho preferito non incentrare la testimonianza sugli "incontri" avuti nelle tre settimane passate in giro per l'intera Cuba. Infatti, pur essendo state brevissime relazioni dettate dalla spontaneità e dalla naturalezza della passione, per diversi fattori non le posso considerare nemmeno delle relazioni in erba, o storie che fossero in qualche modo destinate ad avere un futuro.
Ho scelto quindi di parlare di me, della mia esperienza di vita, dei miei "amori". O meglio, dei miei "non amori" .
Come Mau, anche io ho sprecato i primi anni della mia vita senza poter sperimentare la vita di relazione omosessuale. Contrariamente a lui, non è stato tanto perchè non avessi coscienza del mio essere gay; avevo paura di espormi al giudizio di chi mi stava vicino e della società , paura di esporre i miei sentimenti amorosi a sicuri - così almeno credevo - rifiuti e derisioni.
Abitando in una città di provincia, fin dall'adolescenza ho deciso di adottare la tattica del vivere di nascosto la mia sessualità , di non condividere la mia situazione con nessuno, di non dare spiegazioni o indizi sulla mia vita sentimentale. Non ho però cercato di crearmi coperture con finte fidanzate: le avrei ingannate e giocato con i loro sentimenti.
Non ho avuto problemi ad accettarmi per quello che ero, mi sono semplicemente imposto di aspettare a svelarmi.
Ritenevo che col tempo sarei cresciuto; con l'acquisizione di una mia indipendenza socio-econmica avrei acquisito anche quella emotiva e, magari, anche la società sarebbe stata più pronta e tutto sarebbe stato più facile.
A tutt'oggi - ho ormai superato i trenta - il mio approccio è cambiato, ma non ho ancora condiviso con miei genitori tutto questo. Per questo importante passo, ho deciso di attendere fino a quando non ci sarà una persona per cui varrà la pena di sconvolgere la loro vita.
Però, pur avendo fatto lo struzzo, non sono comunque stato completamente nascosto. Ho avuto le mie esperienze sessuali fin da adolescente. Con amici, con qualche compagno di scuola, di università; ma erano solo persone in cerca di nuove esperienze o sperimentazioni sessuali. Non sono mai state relazioni affettive. E io non sentivo il bisogno di andare oltre. Ho colto le opportunità che mi si presentavano senza interrogarmi sul futuro.
Ho sfruttato i miei frequenti e a volte lunghi soggiorni all'estero (per motivi di studio o di turismo) per fare esperienze lontano da chi mi conosceva, in società maggiormente gay friendly o open mind. Ma anche in queste occasioni in cui mi "lasciavo trasportare, non mi sono mai svelato completamente; non sono mai uscito dal rigore che mi ero imposto in patria.
Invece in Italia, con la mia tattica dello struzzo che nasconde la testa sottoterra, ero arrivato a cancellare qualsiasi desiderio di avere una storia, al punto da cancellare alcune evidenze.
Ad esempio, per anni non ho avuto coscienza di un fatto molto importante: il mio attaccamento a Luca, un compagno di liceo, era in effetti un vero e proprio "amore". Sapendo che non sarebbe potuto esserci niente tra di noi, il mio inconscio per non farmi soffrire si rifiutava di farmelo vedere per quello che in realtà era.
Solo a dieci anni dalla fine del liceo, ho capito come stavano le cose.
Luca è sempre stato come i gatti, sempre a difendere la propria autonomia e indipendenza. Invece io, pur non essendo uno dei compagni con cui avesse grandi affinità o fosse maggiormente in confidenza, ne cercavo costantemente in maniera velata la vicinanza e l'approvazione indiretta al mio agire. Soffrivo quando mi accorgevo che eravamo su due piani diversi, e la cosa non era per niente indolore. Lui era - ed è tuttora - una persona abbastanza cinica e drastica nei giudizi, per cui il mio rimettermi al suo giudizio era masochismo puro.
Adesso che so come stavano le cose, non sto meglio. A Luca ho finalmente detto di me (ma non di cosa era stato lui per me); non se ne è fatto alcun problema, anzi, vuole trovarmi un fidanzato. Sono diventato addirittura l'unico degli ex compagni di liceo che cerca o sente regolarmente.
Ma se lo incontro, o solo lo incrocio in macchina, per alcuni giorni la mia vita è in subbuglio al punto da non riuscire nemmeno ad apprezzare il fatto di sapere che lui è dalla mia parte, che mi è vicino e, a suo modo, mi vuole bene.
Ecco da dove nasce la definizione che ho dato prima di "non amore".
Quanto al resto della mia vita, ha avuto poi una svolta in positivo nel 2003 con un altro "non amore". Ma questa potrebbe essere un'altra storia che, al momento, vi risparmio.

Ho voluto parlare ugualmente di una storia di "non amore" perchè, per conoscere il mondo gay, anche questa può essere una testimonianza significativa.
Ma

venerdì, aprile 18, 2008

Come siamo?


Faby ci sta addosso (v.commento a post precedente), vuole assolutamente che tutti sappiano come sono e come vivono realmente i gay. E' la sua esperienza a renderla così determinata, perchè prima di conoscerne qualche "esemplare" (scherzo!) dal vivo anche lei si era fatta una falsa idea di loro/noi, che è poi quella spacciata dalla comunicazione mediatica. Tutti sappiamo quale. Riuscire a sfatare un'immagine che è ormai patrimonio collettivo non è impresa da poco. In fondo gli aspetti folkloristici divertono e tutti amano ridere serenamente di tanto in tanto.Anche gli omofobici, tra un insulto e l'altro. E' una necessità. Così come la convinzione che l'omosessualità sia trasgressione e non semplicemente espressione della propria natura. E la trasgressione nasce quasi sempre in ambienti ricchi, come esigenza per uscire dalla noia, dal nichilismo che si abbatte su chi ha già tutto. In effetti, guardando le tariffe dei locali gay rigorosamente privè, cui si accede solo previo tesseramento arcimancusiano (cioè quasi tutti), si può avere l'impressione che gli avventori, sempre numerosi, siano tutti molto abbienti. Sappiamo bene invece che pur di vincere la disperata solitudine si è disposti a tutto, a qualsiasi sacrificio economico. E c'è naturalmente chi specula su questo bisogno, declassando le persone ad animali da sesso per arricchirsi. Col beneplacito dell'arcimancuso naturalmente.Ho letto tempo fa in La famiglia fantasma un post provocatorio, molto vicino al vero, su chi ci sia realmente dietro l'affare saune ed affini. Purtroppo questa macchina inaffidabile mi impedisce di creare da qui il collegamento: se vi interessa cercatelo voi, non è difficile. Solitudine e sesso sono un binomio vincente. Per far soldi naturalmente. Lo squallore e l'infamia sociale ricade naturalmente solo sul consumatore, che è anche costretto a riportarsi a casa il peso della solitudine di sempre. Possibile che i movimenti LGBT non si siano mai posti il problema e non abbiano studiato una qualche soluzione alternativa per venire incontro a tante solitudini? O almeno per stroncare il losco giro d'affari che umilia la nostra dignità di persone?E pensare che l'arci è nata come circolo ricreativo-culturale della sinistra (ex Pci)!
Non è in questo modo (che purtroppo è il più visibile socialmente) che riusciremo a normalizzare la nostra immagine agli occhi della gente. "L'omosessualità è un accidente che nulla aggiunge o toglie al valore della persona in sè", scrivevo molto tempo fa. Vediamo un po' come farlo capire a tutti, a noi per primi. Faby insiste che dobbiamo raccontarci tutti, anche voi che leggete ora, per poi costruire insieme "qualcosa" da rendere pubblico. Pensa forse ad uno strumento di facile divulgazione?
PS Dino, la seconda banana è sparita quando mi sono accorto che c'era! Usti, davvero non c'avevo fatto caso. Il fatto è che questo è un blog per tutti... Ciao!

giovedì, aprile 17, 2008

Un amore senza ipocrisie



Sono strafelice, perchè Mau ha accolto al volo la proposta di ieri e ci propone una bella e vera testimonianza sull'amore gayo. Nessun falso ed inutile scimmiottamento delle coppie etero tradizionali, ma una nuova formula che Mau & Mau inventano sperimentando giorno per giorno da 10 anni,mancando ancora modelli di riferimento per le coppie gaye. Grazie,Mau, sei davvero uno "schizzato" straordinario e coinvolgente!


"Accolgo la tua richiesa, lanciata poi dalla vostra amica e scrivo qualche riga anch'io anche se, come ho detto più volte, non so scrivere. Comunque ci provo. Vi voglio parlare della vita di una coppia gay, che poi altro non è, per certi versi, se non la vita di una qualsiasi coppia etero. Ci si alza il mattino, si va al lavoro, si ritorna a casa la sera, ci si scambia qualche battuta, si guarda un po' di televisione e si va a dormire... Qualche volta si fa l'amore che chiaramente dopo 10 anni di convivenza cambia, perchè non esiste più quel desiderio iniziale. Ma il bello è proprio saperlo rinnovare e ci sono 1000 modi per farlo che non vi sto ad elencare. Basta un po' di sana fantasia.Quindi come potete constatare si tratta di una normalissima vita di coppia che potrebbe dall'esterno apparire un po' noiosa, stile Vianello/Mondaini. Io però sono uno schizzato, cioè pieno di energia e di voglia di vivere. Essedo cresciuto in un paesino del Piemonte ed essendomi scoperto tardi gay (32 anni), mi sembra di aver saltato un periodo importante della vita ed ora ho questa bramosia di voler recuperare gli anni persi. Così trascino il mio compagno, decisamente più tranquillo di me, in mille attività, sempre alla disperata ricerca di conoscenza di persone, situazioni, storie per me sempre nuove.


Ma non voglio parlare di me, bensì dell'amore gayo che, come tutto l'amore del mondo è bello. E' bello poter condividere 1000 momenti della giornata, bella persino la suddivisione dei compiti domestici, come le pulizie etc. E' bello far la spesa insieme, preparare la cena per la persona che ami, è bella la complicità che cresce tanto da poter far l'amore insieme con una terza persona. Qui magari scandalizzo i più, ma anche questo è un modo per crescere senza ipocrisie nella nostra intimità , liberi di costruirci la nostra storia sulla conoscenza che abbiamo di noi stessi, senza dover temere i giudizi moralistici di altri. Comunque è soprattutto bello amare ed essere amati. La mia paura è che tutto questo possa un giorno finire. A volte mi soprendo a chiedermi cosa succederebbe in caso di malattia di uno di noi. A parte la sofferenza della persona amata che è già difficile da accettare di per sè, il compagno potrà stargli vicino nella malattia come sarebbe naturale e anche doveroso dopo una vita condivisa? Purtroppo non siamo tutelati per niente: trovo assolutamente ingiusto che non ci vengano riconosciuti diritti elementari, direi umani, e che non si possano avere certezze in questa situazione come chi è regolarmente sposato. Temo che con il nuovo Governo che si profila all'orizzonte ci sarà ben poco da sperare in questo senso. Siamo ancora troppo condizionati dalle imposizioni disumane della Chiesa cattolica. Mi scuso per il fiume di parole buttate giù di getto, ma mi piace l'idea di poter scrivere quello che mi passa per la testa su questo blog, perchè gli spazi di libertà anche solo d'espressione sono ancora troppo pochi per noi. Ciao a tutti!".

Mau

mercoledì, aprile 16, 2008

Carissima Fabi


Per dare un taglio netto alle geremiadi degli ultimi giorni , ricorro a Fabi, la nostra carissima amica di Chieti, che nella penultima email arriva a suggerirci una proposta interessante, ma che per ora resta "in pectore",perchè esageratamente ambiziosa. Ci piace però l'idea di coinvolgere direttamente i nostri amici e lettori perchè interagiscano sul blog. E' sufficiente per riportare l'attenzione sul senso di questo spazio, che non è solo politica, ma è la vita di tutti i giorni di una famiglia come tante, anche se allargata (come si usa dire oggi) in maniera non del tutto tradizionale.Fabi, che ci conosce dal vivo da anni, attesta che noi esistiamo davvero. Sembra banale, ma abituati alle fictions, di questi tempi tutto può risultare finto, puramente virtuale. Come il fatto che Alby/dan scriva così poco! Riprendiamo così, la nostra storia di tutti i giorni.Ora aspettiamo che Mau, originale e creativo amico della zona (della coppia Mau & Mau, ndr), ci degni di un suo scritto, magari un aneddoto di cui la sua vita è ricca. E che magari anche Ma ci racconti le sue recenti avventure cubane, perchè anche quelle sono vita.
"No, ragazzi non ci posso credere, vi avevo scritto una mail lunghissima....non so come,ma si è cancellata....speriamo che non fosse un segno del destino (ora che leggete, capirete perché)...riprovo a scriverla...faceva presso a poco così:
Ciao cari amici, come state? passati gli acciacchi?Innanzi tutto, mi scuso con En, per non aver più risposto alla sua mail, ma ho iniziato un paio di volte, poi l'ho sempre cancellata perché, non so come mai, ma con voi divento sempre troppo sdolcinata, tanto da non far passare i miei pensieri come veri...Cmq in sintesi dicevo che quando leggo il blog, mi sembra di avervi davanti, Ser che serioso parla sempre di politica, politica politica e che poi si scioglie e arriva al cuore quando parla di voi, come quando dal vivo, ti fa quei suoi grandi sorrisi....En, serio, dirigenziale ,poi quando scrive riesce sempre ad emozionarmi....cosa che puo sembrare banale, ma a me non capita quasi mai....E' risaputo che tra i miei pregi, la sensibilità sta giù...giù, giù...(non è vero, anzi!L'abbiamo sempre verificato ad ogni incontro, fin dall'inizio della nostra amicizia, che Fabi ha un cuore grande e sensibilissimo,ndr) ma voi, ci arrivate. Dan, scrive poco, però si vede che è innamoratissimo di voi...Poi vi volevo dire una cosa: io ho un progetto, un pensiero che mi frulla in mente...(...) Pensando in piccolo (il progetto di cui ci ha scritto,ndr), è un aprimente, è un far fermare a riflettere persone che non si pongono il problema, non per cattiveria o razzismo o altro, ma per ignoranza, nel senso di non conoscenza...come me anni fa...che ne dite? Fabi".
Cara Fabi, ti assicuro che rifletteremo sull'idea piuttosto...esagerata, ma se vuoi realizzarla tu, come ti ho scritto privatamente, ti forniremo tutta la documentazione che ti servirà (eh eh!).Un bacione x tre!

martedì, aprile 15, 2008

Un po' d'ossigeno


Possiamo continuare all'infinito con le analisi politiche che sono sempre personali opinioni e sfoghi, ma la vita continua ed io ho proprio voglia e bisogno di un cambiamento d'aria, perchè in fin dei conti siamo e restiamo cittadini del mondo. Reduce da un brutto, pesante intervento odontoiatrico risoltosi brillantemente grazie alla straordinaria abilità dei miei dentisti, penso ora a un tuffo nel mondo, perchè resto convinto che la conquista dei diritti elementari debba avvenire in contemporanea per tutti e non per una sola categoria privilegiata. Tutti i diritti elementari umani sono ugualmente importanti:quello ad una vita decente, all'istruzione,al lavoro, alla salute, alla pensione, alla fuga dalla guerra e dalla miseria subumana. E alla famiglia naturalmente, di qualunque tipo sia. Da sempre sogno una grande colorata alleanza tra calpestati di ogni tipo: tutti insieme per chiedere quanto ci spetta di diritto,in virtù dell'essere tutti umani. Le divisioni, le guerre tra poveri sono sempre state il mezzo per tarpare le nostre istanze di libertà, mantenendoci sottomessi a raccogliere le briciole che cadono dal banchetto dei potenti. Le briciole a noi concesse si chiamavano prima PACS,poi DICO e poi ancora CUS.Ho proprio voglia di cambiare aria sia pure per pochi giorni. Tornare in una realtà completamente diversa che amo tantissimo, anche se oppressa da ben altri problemi da oltre un secolo di storia. Mi basterebbe per recuperare il senso della misura: ciò che veramente è importante per me e deve essere fatto subito. So bene che non è necessario spostarmi per arrivare ad una qualche conclusione, ma è da molto che coltivo il desiderio di un ritorno e questo sarebbe il momento migliore per un ricambio ossigenante che è anche condivisione.
Per ora mi godo qualche giorno di convalescenza a tv spenta, con l'unico pc rimasto attivo ma inaffidabile (c'è qualche amico nei paraggi in grado di dargli un'occhiata?) . Ho tutto il tempo per dedicarmi alla lettura e al ... libero pensiero, attività che prediligo. Fingo ogni tanto con me stesso un rapido ripasso dell'inglese sotto gli occhi teneri e comprensivi di Ernestina (M).Non posso certo sostenere di essere un vero derelitto della storia...

Si cambia


E' andata. Nel peggiore dei modi, ma anche questa tornata elettorale è finita. Ora torneranno i problemi di sempre, la lotta contro i magistrati, la fine delle speranze dei poveri cristi, il precariato trascinato all'infinito, la criminalità organizzata più forte e prepotente, il Paese devastato economicamente. E' la democrazia, l'unica realtà positiva di questo Paese, destinato a perdere terreno nel panorama internazionale. Ritornerà la censura sulla cronaca nera e su chissà cos'altro. Finisce così il dialogo sui nostri diritti gai, ma questo è il dramma minore. Forse riusciremo a concentrare forze ed energie per difendere insieme i diritti elementari degli ultimi, vecchi, immigrati, malati, poveri, giovani senza lavoro, vittime designate sulle quali finiranno per ricadere pesantemente le conseguenze di questa drammatica scelta democratica. Se la nuova situazione ci aprirà ai diritti elementari di tutti, superando mentalità lobbyste e personaliste, non tutto sarà perduto.

domenica, aprile 13, 2008

Cover boy

Un film da vedere. Mau & Mau ce ne hanno parlato entusiasticamente. Incuriosisce molto la sua uscita con due anni di ritardo e Andrew, che ci offre un'ottima recensione (Cover boy), ha avuto "la netta sensazione che il film sia stato tanto osteggiato a causa del suo messaggio politico". Per ora viene proiettato, almeno a Milano, nelle sale di cinema amatoriale, dove sta però ottenendo un grande successo, per cui è facile prevedere che anche la grande distribuzione se ne interesserà.Ieri come prevedibile, bella serata con gli amici che hanno riempito la nostra piccola casa. Venivano da Milano e Varese, per cui non abbiamo fatto concorrenza alla festa di primavera di Lecco.

Oggi che è domenica ci si dovrebbe distrarre, ma ho troppi dubbi che mi ronzano in testa. Domani sarà giornata impegnativa per me, ma è l'ultima cosa cui penso. Nemmeno l'esito elettorale mi preoccupa più del necessario perchè, comunque vada, ho la consapevolezza di aver fatto la mia parte con onestà e buon senso e so che continuerò a svolgere il mio dovere, come ho sempre fatto, con competenza (credo)e libertà intellettuale. Sono altre le preoccupazioni che turbano questa domenica e che ognitanto riaffiorano prepotentemente non avendo ottenuto risposte chiare e ragionevoli nei momenti opportuni. Invecchiando mi scopro più paziente, ma anche più facilmente indisposto a lasciarmi coinvolgere fino in fondo come in passato: preferisco allontanarmi silenziosamente un po' alla volta da ciò che non capisco e che rimane volontariamente nell'ambiguità. Come si cambia col passare degli anni ! Sarà segno di incipiente saggezza o piuttosto di precoce sclerotizzazione? Oggi però è domenica e per un giorno i pensieri possono aspettare.

sabato, aprile 12, 2008

Polenta e brasato per tutti!

Alla fine abbiamo deciso che stasera ci troveremo qui a casa con un bel gruppo di amici.Lecco è troppo lontana per una festa della primavera che non arriva. Il brasato è già a marinare in un buon Merlot e tra poco finirà in pentola per una lunga e lenta cottura. Più tardi avvieremo anche la classica polenta. Speriamo bene, anche perchè non c'è altra alternativa. Verrebbe facile fare un paragone con le elezioni a cui siamo chiamati domani e lunedì. Anche se personalmente non ho alcun dubbio su chi votare. Preferendo sempre ciò che unisce a ciò che divide, il dialogo all'arroganza, le diversità all'omologazione, è presto detto dove porrò la mia crocetta.

Buon fine settimana amici e ...mi raccomando! (En).



PS Abbiamo difficoltà con i computer, uno ci ha abbandonato e l'altro è lentissimo. In settimana risolveremo la questione e finalmente torneremo on-line a tutta velocità.

venerdì, aprile 11, 2008

Un sogno possibile


Siamo alle battute finali. La Binetti ha persino firmato ieri un documento con Paola Concia. La fonte è autorevole (Videochat Corriere), ma non ho avuto tempo di verificare di che documento si tratti. Poco importa, è già qualcosa di nuovo ed ora non voglio entrare nel merito. Eravamo arrivati, nella corsa al ribasso, ai CUS anche per colpa nostra (movimenti LGBT) e a me, più che del riconoscimento formale delle coppie di fatto interessa, come più volte ripetuto, la questione del diritto successorio, che deve essere equiparato esattamente a quello del matrimonio. Naturalmente in tutte le proposte che si sono succedute l'argomento era bellamente ignorato.Riconosco che Veltroni ha condotto, pur coi suoi modi spesso ambigui e svicolanti, una campagna elettorale come non si vedeva da un pezzo in questo Paese, rancorosamente diviso dall'avvento in politica dell'omino di Arcore. Ho ammirato la sua capacità di mantenere la calma e il sorriso, rispondendo agli avversari con argomenti e proposte politiche chiare, dirette e costruttive. E' sicuramente riuscito in un'impresa incredibile: riavvicinare molti delusi alla politica con la forza della passione e del coraggio, a partire dalla sua decisione di correre da solo, costringendo così tutti gli altri a rompere coalizioni improponibili che hanno immobilizzato i governi degli ultimi 15 anni. Molti, io stesso che però non faccio testo perchè geneticamente predisposto, hanno ricominciato a sognare un'Italia diversa, libera finalmente dagli odi irrazionali dettati esclusivamente da interessi di parte. Possiamo voltare pagina ed affrontare finalmente i tanti problemi reali rimasti inevasi troppo a lungo, perdendo così stima e ruolo nella società internazionale. Basta solo un po' di buon senso, ce la possiamo fare.

giovedì, aprile 10, 2008

Verso il successo



Ieri sera abbiamo festeggiato con Giulio ed Ernani (v.post precedenti) una grande notizia che riguarda quest'ultimo. Purtroppo siamo costretti a restare nel vago perchè fino al debutto teatrale della coppia il prossimo giugno, vige il più assoluto riserbo.Ne daremo notizia ufficiale a tempo debito, intanto tenete d'occhio i due attraverso i loro blog (Olmo e Pao_Pao), perchè ne sentirete parlare a breve e non solo da noi. Da domani sera saranno a Roma per assistere ad una perfomance di L.R.Carrino (Acqua storta) in un noto locale della capitale. Gli amici romani sono allertati: se riuscite a scoprire in quale locale avverà l'evento di Gino avrete l'occasione di conoscere tre artisti in un colpo solo!
Per noi comunque serata simpatica e divertente quella di ieri, come sempre quando siamo con i due amici che fanno coppia nella vita come sul palcoscenico. Ci sarebbe da raccontare della mia mousse al caramello preparata con tanta cura nel pomeriggio appositamente per l'occasione, ma l'esperimento è miseramente fallito (e poi a Giulio, ho scoperto, non piacciono nemmeno i dolci "al cucchiaio"), per cui abbiamo ripiegato sulla fantastica (ed autentica) cassata siciliana e sui dolcetti di Ernie dalle strane forme allusive.Non tutte le mousse riescono, pazienza!

mercoledì, aprile 09, 2008

Verso l'epilogo




Risolto il mistero della festa comasca, che poi è lecchese, ci tocca assistere all'epilogo della campagna elettorale con le ultime (si spera) sprezzanti invettive dell'omino plastificato e del suo clan (Doppia caduta).Occorre dargli atto che finalmente rivela cosa realmente intende fare se eletto: una non originalissima dittatura con tanto di riapertura dei manicomi per magistrati "dissidenti" e classica rivisitazione della storia patria. Per questo ho avuto nei giorni scorsi l'impressione che anche fisicamente si stia cinesizzando, gli occhi sempre più a mandorla, i capelli ad ogni apparizione più folti e neri,l'incarnato giallognolo, spesso persino vestito tutto di scuro. Da lontano potrebbe sembrare la miniatura del mitico Mao Zedong ( o Tse Tung). Non passerà molto che apparirà anche un libretto, certo non rosso e nemmeno verde, magari blu a colorare la nostra vita.


Noi però festeggiamo la primavera che alterna giornate uggiose e soleggiate, ma sempre con temperature sotto la media, come da previsioni.Mentre Lecco si propone per il sabato sera, gli amici ticinesi invitano domenica ad una gita nel Parco delle Gole della Breggia . Vedremo, ne parleremo. Certo per noi Lecco è piuttosto fuorimano, più vicini il Ticino svizzero e Milano e, quasi, anche Bergamo. Purchè arrivi la bella stagione! Ora schizzicheia,come direbbero a Napoli per descrivere quel gocciolamento noioso e triste che sa di nulla. E fa pure freddo!Ma non val la pena prendersela o abbattersi: le condizioni metereologiche favoriscono la riflessione e davvero abbiamo bisogno di recuperare autonomia di pensiero in questo momento. Un po' di silenzio e di distacco può solo far bene, perchè è più facile ascoltare la propria coscienza che, come ha scritto Moen domenica scorsa, spesso è più esigente di qualsiasi legge (o pubblicità)esterna, ma non può che desiderare il nostro vero bene. Una ragione sufficiente per sorridere di fronte alle tante sciocchezze che ci elargiscono a piene mani i politici in questi ultimi faticosissimi giorni di pazienza.

martedì, aprile 08, 2008

Voglia di fuga


Sabato prossimo era prevista la tradizionale pizzata di zioMario per noi comaschi, ma lo stesso zio ci ha tempestivamente informati che è rinviata a data da destinarsi, perchè un altro gruppo del territorio ha in programma "qualcosa" per la stessa data. Lo zio non ha detto di più, lasciandoci nel dubbio. Possibile che ci sia un' altra realtà nel comasco e noi si sappia nulla? La nostra zona pullula di gay, ma tutti in ordine sparso, perchè l'aria di qui rende difficile l'aggregazione. Forse il gaycomasco è geneticamente diffidente e solitario, salvo nei fugaci momenti di accoppiamento rigorosamente cercati nella lontana (?) e anonima metropoli milanese. Si tratta forse del gruppo comopaololesbica(potenzialmente)arci da cui siamo stati cacciati lo scorso autunno per colpa delle nostre idee dissidenti? Chi non ci segue da allora non può sapere che i tresnovi non sono poi sempre accomodanti e concilianti come potrebbe sembrare. Abbiamo le nostre idee che manifestiamo e difendiamo , finchè qualcuno riesce a convincerci del contrario, ma nel caso del "gruppo paolino" siamo stati estromessi ex abrupto (Più leggeri e Gaytudine lariana). Siamo però contenti di sapere di una iniziativa sul territorio: la sosterremo comunque, visto il vuoto assoluto.Speriamo qualcuno ci informi.


Una brutta notizia: la Binetti è candidata nel nostro Collegio! Nonostante abbia verificato tutto ciò che la riguarda attingendo da Fabio, ricercatore ufficiale della candidata,non sono riuscito a trovare una sola notizia che me la rendesse non dico simpatica, ma almeno tollerabile.Non mi va giù! Devo ammettere che la scelta di candidarla in questo Collegio di Forzaitalioti formigoniani è stata forse l'unica possibile per Veltroni, che da qualche parte doveva pur piazzarla. Magari qui riuscirà ad attrarre qualche voto incerto. Mi chiedo cosa farà la vecchia sinistra confluita nel PD. Ma le forze d'opposizione dell'ultimo decennio, no ventennio, anzi sessantennio, nel comasco in generale, sono state praticamente inesistenti, perciò forse si meritano davvero la Binetti. Ma noi? Si salvi chi può!

lunedì, aprile 07, 2008

Incompatibilità? Meglio la Stramilano




Un po' alla volta tutto torna alla normalità. Oggi ultimo giorno di ferie per Alby che ha ancora qualche livido, conseguenza del pesante intervento odontoiatrico di quasi una settimana fa. Banky invece è al suo posto di comando, come sempre, a dannarsi tra mille problemi e una squadra non sempre all'altezza della situazione sempre in movimento. Io mi godo il giorno libero, senza convegni, seminari ed impegni metropolitani. Si sarà già capito che sono per una vita tranquilla, domestica, tra i miei affetti e i miei libri. Beh, sono pigro.Non voglio rovinarmi la giornata seguendo le ultime polemiche della campagna elettorale. Ho ormai la sensazione che la classe politica, specialmente quella parte che ha voluto trascinarci al voto senza prima realizzare una decente riforma elettorale,cammini volutamente in una realtà diversa dalla nostra, pretendendo che siamo noi ad adeguarci. Imperterriti raccontano le loro frottole (avete sentito della presunta incompatibilità con le mafie del partito col maggior numero di candidati pregiudicati, imputati e indagati?) come se noi fossimo del tutto incapaci di comprendere o anche solo vedere. Certo, molti continueranno ad abboccare, i più per interessi personali, gli altri per ... Boh!Non riesco a spiegarmi scelte che persino all'estero suscitano tanta ilarità e compassione. Ora però che anche la criminalità organizzata in qualche modo è stata sdoganata dal successo de I Soprano, molti guardano agli ex-emigranti, divenuti ricchi e potenti, quali ambasciatori nel mondo della creatività e originalità imprenditoriale italiana. Poco importa dei metodi criminali e dell'economia malata, i valori tradizionali, famiglia compresa, sono salvaguardati. C'è una preoccupante confusione tra fiction e realtà, quindi non stupisce che l'omino plastificato che per alcuni incarna il peggio, per altri rappresenti il mito cui dare assoluta fedeltà e devozione, contro il proprio stesso interesse e naturalmente quello del Paese.Con questi pensieri mi sto rovinando la giornata...
Ieri mattina abbiamo seguito in diretta sms, con una certa preoccupazione, la Stramilano di Giulio ed Ernani. I primi messaggi erano allarmanti: il povero Giulio, che avrebbe voluto percorrere qualche tappa in autobus, era alla mercè del prestante compagno deciso invece a non ricorrere a mezzi meccanici. Per la fatica era in preda ad allucinazioni spaventose, vedendo nei punti di ristoro, posti qua e là per la città, banchetti forzaitalioti minaccianti devastazioni e bancarotte nazionali e familiari.Inutile il tentativo di Ernani di convincerlo a bere almeno un po' dell'acqua che nei banchetti veniva copiosamente distribuita: per Giulio era adulterata e bevendola avrebbe, nella imminente tornata elettorale, tradito il proprio incrollabile credo politico. Stremato e al limite della disidratazione, è riuscito comunque a tagliare il traguardo poco prima di mezzogiorno, fiero della propria incorruttibilità. I due, come già scritto ieri, hanno sottolineato l'evento percorrendo l'ultimo tratto mano nella mano sotto i flash di decine di fotografi. Un trionfo!

domenica, aprile 06, 2008

Domenica con Valentina

Brutte notizie dal versante climatico: è in arrivo "La Nina"! Sembra che ci sarà una primavera fredda ed un estate tiepida. Gli esperti dicono comunque che è solo una tregua all'innalzamento delle temperature in corso e quindi il surriscaldamento della terrà proseguirà con gli inevitabili ed irrimediabili danni. Sta di fatto che comunque oggi è una giornata fredda. Tira un venticello frizzante ed un sole che raramente fa capolino.


Moser ricordava la serata di venerdi. E' stata particolarmente bella. Intima ma condivisa con un gruppetto di amici. Il tutto contribuisce ad alimentare quello che poi è la mia guida e ciò che mi conduce a vivere in comunità: la coscienza. "Nell'intimo della coscienza l'uomo scopre una legge che non è lui a darsi, ma alla quale invece deve obbedire e la cui voce, che lo chiama sempre ad amare e a fare il bene e a fuggire il male, quando occorre, chiaramente parla alle orecchie del cuore [...]. L'uomo ha in realtà una legge scritta da Dio dentro al suo cuore [...]. La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo, dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità propria" (Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 16: AAS 58 (1966) 1037).Non è certo un alibi per rifiutare le imposizioni esercitate dalla Chiesa, anche perchè il più delle volte l'ascolto della propria coscienza detta leggi ancor più dure e severe.

Tra una settimana saremo chiamati al voto. Mi piacerebbe esercitare il mio diritto sicuro e convinto. Purtroppo non è possibile. E' veramente uno schifo. Programmi che si assomigliano. Promesse che già in partenza verranno disattese. Sul versante economico saranno tutti giustificati dalla recessione che è in atto. Per i diritti civili nessuno osa impegnarsi, anche perchè vorrebbe dire creare già in partenza dei litigi prima ancora di vincere. Certo so per chi non votare ed è già qualcosa però.......
Non mi resta che godermi questa domenica, in pace con i miei affetti, in attesa di godermi l'ottima tartare che Moser cucinerà questa sera.Buona domenica!
Posto dei video della mitica Valentina conosciuta grazie ad Olmo ed Ernani. E' la trans napoletana cui si è ispirata la Porcaro nel personaggio di "Natascha", nell'Ottavo Nano (bellissima trasmissione della Dandini di qualche anno fa). Sembra che Valentina abbia avuto ed ha un successo strepitoso soprattutto tra la gente che ragiona con il cuore, che semplicemente conduce una vita normale, senza pretese. Che accetta e capisce quello che si è. Per questo mi piace. Sarà anche trash, ma è solo un mezzo.... I video sono dedicati a Olmo ed Ernani che stamattina hanno tagliato il traguardo della straMilano mano nella mano.

sabato, aprile 05, 2008

Cristiani in festa


Intensa e toccante serata ieri a La troppiana (la nostra casetta) che ha ospitato la Veglia di preghiera in ricordo delle vittime dell'omofobia e di tutte le vittime della violazione dei diritti elementari, nel 40° anniversario dell'assassinio di Martin Luther King. Un gruppo di amici, ciascuno con il suo percorso di fede più o meno tormentato, ha accolto l' invito (lanciato in un solo post) di condividere coi cristiani di 7 Paesi un momento forte di partecipazione e presa di coscienza. La preghiera, cui ha partecipato anche un sacerdote cattolico, ha seguito la bozza che il gruppo di Gionata ci aveva prontamente offerto e che noi abbiamo rivisitato alla luce della nostra realtà comasca. L'ascolto della Parola, la risposta dei salmi, le testimonianze di P.Mazzolari, M.L.King,D.Bonhoeffer e L.van Dijk hanno ispirato riflessioni personali e preghiere spontanee, generando un clima immediatamente fraterno anche tra quanti non si conoscevano. Abbiamo compreso, come uomini e cristiani adulti, che dobbiamo smettere di piangerci addosso e lamentarci, sprecando energie utili altrimenti, di ciò che non va in noi stessi o nella società: dobbiamo assumerci invece responsabilità personali che non possiamo assolutamente delegare o evitare. Per noi stessi e la nostra vita prima di tutto, ma anche per quella di chi è più debole e abbandonato a se stesso, facile vittima di ingiustizie di ogni tipo. La speranza, che è un dono dello Spirito santo, chiede di essere alimentata e testimoniata con forza in questo momento storico in cui è facile cadere nella disperazione per i più svariati e reali motivi.Abbiamo pregato per i derelitti della storia, per le Chiese che anzichè madri sono troppo spesso matrigne, per i nostri amori maltrattati, vilipesi, degradati ,ma che sono sempre e comunque espressioni dell'amore di Dio, qualsiasi sia il giudizio degli uomini. Ci siamo ritrovati così, quasi senza rendercene conto, a vivere una festa che si è naturalmente conclusa con la consumazione dell'enorme "resta*" portata da Lucy, all'interno della quale c'era il tradizionale rametto d'ulivo, simbolo della Pace. Ciascuno alla fine è tornato a casa col sasso (i cui significati simbolici sono tanti nella Bibbia)ricevuto a ricordo della serata e con la certezza che il cuore di carne dell'uomo è fatto per amare ed essere amato. Anche nel deserto più arido e desolato c'è tanta vita e bellezza: a noi il compito di riconoscerla e valorizzarla.
*Tipico dolce comasco pasquale

venerdì, aprile 04, 2008

Ritorno dall'esilio






La lontananza durata tutta la convalescenza si fa sentire, perchè siamo viziati dal nostro amore che è come una droga per un drogato: interrotte le assunzioni cominciano le crisi d'astinenza . Abbiamo la fortuna di mantenerci lucidi e consapevoli per cui abbiamo atteso più o meno con serenità la fine di questa agonia.

Ieri pomeriggio mi sono svegliato un pò nervoso dal pisolino pomeridiano di tre ore. Era un mix di astinenze e dolori. All'astinenza amorosa si aggiunge anche quella da nicotina. Ovviamente per cause di forza maggiore ho dovuto anche stoppare il tabagismo, almeno per il momento! Soltanto ieri a pranzo la mascella si è sbloccata permettendomi di aprire un po' di più la bocca così da poter ingerire del cibo. Ma sono cominciati nuovi dolori alla giuntura della mandibola che ogni tanto mandano frecce infuocate al cervello, sia pure solo per pochi secondi.

Come già deciso, stasera la troppia finalmente si riunirà e vivremo un tranquillo sabato sera recuperando momenti importanti di amore mancati in questi giorni . Pur lontano ho sempre ben impresso il profumo dei novios, la loro pelle sui miei polpastrelli e il loro calore avvolgente. In questi giorni ho recuperato più volte con la memoria le emozioni. Io e la mia CARretta ripercorreremo quella strada che conosciamo bene, io con il cuore e lei con il motore che batte forte sfrecceremo verso loro. Lei ovviamente non salirà, ma come sempre avrà tutto sotto controllo dalla finestra che da sul parcheggio. Io nella nostra tana invece mi godrò loro, le due persone che amo e che mi fanno sentire una persona felice, le due persone che mi fanno provare sensazioni incredibili e che riescono a farmi incazzare per poi sorridere in un attimo. Sono per me la tempesta che sconvolge, la pioggia che lava il dolore, il sole che fa risplendere tutto.

Ora sono in piena trepidazione perchè manca veramente poco... Mori arrivo!!!(Dan)

4 Aprile 2008, ore 21.00

“Dio si lascia cacciare fuori del mondo sulla croce, Dio è impotente e debole nel mondo e appunto solo così egli ci sta al fianco e ci aiuta. […] Qui sta la differenza decisiva rispetto a qualsiasi religione. La religiosità umana rinvia l’uomo nella sua tribolazione alla potenza di Dio nel mondo, Dio è il deus ex machina. La Bibbia rinvia l’uomo all’impotenza e alla sofferenza di Dio, solo il Dio sofferente può aiutare” (D. Bonhoeffer, Resistenza e resa).


"Vorreste voi mettere nel mondo una legge diversa da quella del Cristo? Se il Signore ci sopporta come siamo, il Signore rispetta la nostra libertà, le nostre ribellioni, le nostre resistenze... Vorreste voi obbligare la gente a camminare quando non ha voglia di camminare ? Cosa ne fareste di una religione da galeotti, di una Chiesa prigione? Che cosa ne fareste di un mondo in cui tutti fossero costretti a seguire una stessa regola, a camminare allo stesso modo, a vestirsi alla stessa maniera, a cantare dietro ordine, a camminare dietro ordine ? ...
Ci sono purtroppo di quelli che vorrebbero rifare il mondo e trovare la salvezza a questa maniera. Essi dimenticano che Dio è il custode della libertà umana. Egli è garante della libertà, contro l'uniformità degli uomini, contro il desiderio di fare del mondo una caserma per poter far stare tutti bene.(...)Noi dobbiamo ringraziarlo per questa libertà che ci ha dato. La professione cristiana non è qualcosa di obbligato e di forzato, ma è una semplice, spontanea, cordialissima adesione da parte nostra. Dobbiamo ringraziarlo perché Egli è il solo che ci rispetta."
(P.Mazzolari, Tempo di credere).

giovedì, aprile 03, 2008

In Veglia


Carissimi,
è iniziata mercoledì 2 aprile la lunga settimana di veglie in cui ricorderemo le tante, troppe, vittime dell'omofobia... dal 2 al 6 aprile 2008 in 43 città di sette nazioni del mondo faremo memoria e pregheremo... Certo ognuno di noi vorrebbe nel profondo del suo cuore che questo momento di preghiera sia contraddistinto da un comune sentire, che cambia a seconda della nostra storia di fede e di vita... ma crediamo che già vedere tanti credenti che provano a superare le troppe barriere che ordinariamente li separano, converrete con noi che, di questi tempi, è un grande miracolo ... certo la nostra speranza è che finite le veglie i tanti cammini che si sono incrociati non vengano sciolti, ma anzi quei rapporti di condivisione che sono nati possano continuare, perchè come scriveva il poeta Antonio Machado che scriveva "la via non c'è, la via si fa andando".Con questo auspicio vi salutiamo e vi invitiamo a inviarci i testi delle vostre liturgie, una testimonianza o una vostra riflessione su come è andata, perchè rimanga testimonianza di quanto abbiamo vissuto e condiviso in questo giorni... Con questo vi salutiamo e vi ringraziamo, grati a tutti Voi per averci aiutato a percorrere un altro pezzo del nostro cammino cristiano...

I webmaster del progetto
gionata.org
Carlo, Andrea, Innocenzo

mercoledì, aprile 02, 2008

The answer is blowin' in the wind

Si vanno moltiplicando in rete test per individuare la nostra personale affinità o, almeno, la nostra collocazione ideale tra i tanti partiti che corrono per le prossime elezioni. Tra i molti segnalo

i due che trovate qui e qui . Evidentemente mai come questa volta gli Italiani non sanno a che santo votarsi, tanto è il disgusto per l'attuale classe politica e sperano, volendo comunque adempiere ad un dovere che è anche esercizio di un diritto irrinunciabile, di votare, alla fine, qualcosa di meno lontano possibile dalle loro idee. Speriamo bene: sono 15 anni (dalla discesa in campo del plastificato pubblicitario) che il Paese è spaccato in due da un odio rancoroso ed insensato e sarebbe ora di dare una svolta, cambiando finalmente pagina. Non possiamo restare immobili, mentre nel mondo tutto corre e si evolve, con una crisi economica mondiale da far paura dietro l'angolo, già nel prossimo autunno.Dobbiamo cominciare ad allenarci all'arrampicata sui muri... Ma aspettiamo, forse davvero questa volta andrà meno peggio del previsto e trionferà il buon senso.

Intanto nel pomeriggio si è levato il vento qui a Como. Secondo le previsioni dovrebbe mantenersi forte per ben tre giorni. Usti, questo sì che spazza via momentaneamente le nuvole e i pensieri neri pre-elettorali! Mentre Banky continua il suo tour de force stressante, carico di responsabilità ed impegni, il nostro Alby vive pazientemente la convalescenza postoperatoria a seguito dell'estrazione di un fenomenale dente del giudizio.Stoicamente sopporta il dolore e, cosa ancora più grave, la temporanea deformazione del bel viso. Resterà confinato in casa fino a completo ristabilimento della perfezione originaria.Poco male, aveva bisogno di qualche giorno di riposo.

Confesso che anche stavolta ho sperato si decidesse a postare qualche sua riflessione, idea o altro sul nostro blog, ma a quanto pare preferisce occupare in altro modo il tempo a disposizione.Uff,spesso lo rimprovero di considerare troppo poco questo spazio e che qualcuno potrebbe anche mettere in dubbio la sua reale esistenza, ma lui finge di non sentire. Ah, i giovani!

martedì, aprile 01, 2008

Colori sul lago



Nuova mostra alla D'Art Visual Gallery di Menaggio per tutto il mese di aprile:
Colors.
Un'occasione in più per programmare, ora che è primavera, una bella gita sulla sponda occidentale del lago. Alle interessanti e sempre originali espressioni artistiche ospitate da Davide è possibile aggiungere, se si è fortunati, l'incontro col bel George, ormai attrazione turistica del Lario.