sabato, dicembre 29, 2007

Un amore...Totalmente Altro


Abbiamo già scritto della scelta del nostro amico Dav lo scorso 16 dicembre in La porta del Carmelo. Una scelta un po' "strana", diversa da quelle cui siamo abituati e perciò degna di grande attenzione e stima, anche se difficile magari da comprendere e persino da accettare. Di solito tutto ciò che fa riferimento alla fede lo associamo alla religione, alle sue istituzioni e a quella cattogerachia che sembra puntualmente smentire l'evangelo (la buona notizia) cristiano. Eppure i veri credenti ed i veri non credenti sanno andare oltre il contingente perchè... pensano autonomamente. La vita di chi pensa è scandita dal dubbio che anima una ricerca destinata a non finire mai. E' "La nostalgia del Totalmente Altro" (1970) di cui parlava M. Horkheimer, filosofo ateo della Scuola di Francoforte. Abbiamo chiesto a Dav di raccontarci, fin dove è possibile, la sua scelta . Ecco la sua esperienza che probabilmente diverrà, col suo consenso, tema di una delle nostre ormai tradizionali serate d'amicizia.


Quando ci si innamora, l'amore è totalizzante e ricomprende in sè sentimenti a volte contrastanti e tutti i nostri sensi.
Questo succede anche quando ti innamori di colui che appare invisibile e si chiama Nostro Signore Gesu' Cristo.
Io sto vivendo con Lui un appassionante storia d'amore, vi potra' sembrare impossibile, ma coinvolge tutti i miei sensi, anche la mia carne.
A tratti ho l'impressione che mi senta, mi "parli" attraverso i mie pensieri ed i salmi, quando con lui mi arrabbio perche' pare non mi ascolti, o perche' la vita mi riserva amarezze.
Ma voglio farvi un esempio concreto per farvi capire.
Dopo anni di ricerca, di confronto attraverso la mediazione dei miei padri spirituali, nella convinzione che Lui sempre mi avrebbe protetto, mi sono ritrovato ad affrontare un grave problema di salute, rischiando la vita. Ho ben presente il momento in cui chiesi ad un frate capuccino di darmi l'unzione degli infermi ed ancora risuonano in me le parole che lui diceva....
Ero furente con Dio, se fosse stato lì davanti a me gli avrei dato con convinzione due sonori ceffoni, ero "inchiodato" in un letto con un intervento al cuore da affrontare, senza la garanzia di sopravvivere. Avevo sulla parete di fronte un crocefisso e dal letto guardavo quella croce e dicevo: " Comodo stare lì a braccia aperte, zitto, silente, con quell'aria disarmante e lasciare me in questo stato". Subito mi sono venute in mente le parolo di Cristo in croce:" Dio mio Dio mio perche' mi ha abbandonato?".... e mi sono reso conto che mi stava parlando.
Chiesi a mia madre di leggermi un salmo, mi lesse il salmo 6:" L'anima mia e' tutta sconvolta, ma tu, Signore, fino a quando...Volgiti Signore e liberami, salvami per la tua misericordia."
Erano proprio i mie sentimenti! Era martedì 25 febbraio 2003, il giorno dopo mi hanno operato: un intervento al cuore iniziato alle 7 del mattino e concluso alle 13,30. Ma per sua misericordia e per l'umano intervento dei cardiochirurghi, sono salvo e "risorto".
Cosi' il cammino di ricerca è ripreso lento, ma in progressione, come lenta e progressiva era la ripresa fisica,
Un continuo confronto, incontro e spesso scontro con Lui, ma alla fine un amore appassionante a tal punto che anche la mia carne esulta quando entro in intimo contatto con lui, quando il corpo di Cristo ed il mio corpo sono una cosa sola, una fusione di corpi, ma ancor prima una fusione di anime.
So che Lui mi ama e spero che presto ponga sul mio cammino di ricerca una persona da amare, perchè cosi' riscopra nell'amato lo stesso amore del Signore.
A nostro Signore mi sono unito in una dimensione che io vivo come sponsale, all'interno dell'Ordine Secolare Carmelitano, potendo cosi' restare nel mondo perche' questa è l'essenza della mia vocazione: stare con Lui nel mondo per il mondo, senza per altro rinunciare alla possibilita' di un amore umano in cui venga trasfigurato l'amore Divino.
Dav

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