mercoledì, dicembre 05, 2007

Salviamo Makwan!


Makwan Moloudzadeh , 21 anni, condannato a morte per il reato di “lavat” ( sodomia) in Iran, il 15 novembre scorso aveva ottenuto, grazie ad una mobilitazione internazionale, la sospensione della pena, ma tramite la sua famiglia si è saputo che domenica 2 dicembre a Makwan è stata comunicata la sentenza di morte nel carcere di Kermanshah, dove è detenuto dallo scorso 1 agosto.

“E’ necessaria un’azione internazionale di protesta immediata, che coinvolga il Governo Italiano, il Parlamento Europeo e tutta la società civile. Dobbiamo far sentire in Iran le nostre voci e chiedere che Makwan viva. Makwan è innocente e la colpa per cui è stato condannato è la sua omosessualità”. E’ l’appello lanciato da dal Gruppo EveryOne. “Agite subito, chiedete ad amici e conoscenti di inviare alle autorità iraniane quante più lettere e cartoline possibile, perché i giudici e il presidente della Repubblica Islamica devono sapere che uccidono un innocente, che ogni anno imprigionano, torturano e uccidono migliaia di innocenti.”

Per maggiori informazioni e per gli indirizzi cui inviare cartoline,lettere, fax ed e-mail: Gruppo EveryOne e Circolo MarioMieli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si può morire perchè accusati di "omosessualità". In Iran si può! Nei mesi scorsi Makwan, un 21enne iraniano condannato a morte per il reato di "lavat" (letteralmente, sodomia"), è stato salvato dal boia grazie alla mobilitazione internazionale di tanti uomini e donne. Il caso e' stato pero' recentemente riesaminato dai giudici iraniani e la condanna è stata convalidata. L'esecuzione e' fissata a giorni. Noi ci chiediamo "si può essere uccisi solo perchè gay, per eseguire un imperativo morale, culturale o religioso?". La pena di morte è un "abominio" ma in questo caso e qualcosa di ancora più grave... ora la vita di questo ragazzo è anche nelle tue mani.

Tu cosa fai? Non essere complice aiutaci.... In fondo ti basta inviare delle email o una cartolina di protesta. Per te è un minuto del tuo tempo, per il giovane Makwan quel tuo gesto vale tutta la sua vita...

Noi volontari del progetto gionata abbiamo deciso di lottare per lui... Per saperne di più o per inviare la petizione basta cliccare su http://www.gionata.org

Grazie di cuore per l'attenzione... ora tocca decidere a te cosa fare...

Con preghiera massima diffusione

gionata ha detto...

“L’hanno ucciso!”, con queste parole, strozzate dalla commozione, i volontari del progetto gionata (www.gionata.org) sono stati avvertiti telefonicamente che tutto era finito. Makwan, il 21enne iraniano condannato a morte in Iran per il reato di “lavat” (letteralmente, “sodomia") è stato giustiziato nel carcere alle 5 del mattino (ora iraniana) del 5 dicembre 2007. Nessuno, nemmeno l'avvocato, il padre e lo zio di Makwan erano stati informati. Di fronte a tanta violenza ci uniamo anche noi idealmente alle donne e agli uomini della REFO di Firenze (http://refofirenze.wordpress.com) che giovedì 13 dicembre 2007 alle ore 21 si riuniranno a Firenze presso il Centro comunitario Valdese di Via Manzoni per dare vita ad una preghiera ecumenica e per gridare “la nostra sete di giustizia, di amore e di compassione, perché non si dia più la morte nel nome dell’unico Dio dei cristiani, degli islamici e degli ebrei”. Noi ci saremo.