lunedì, giugno 11, 2007

Renzo e Lucio finalmente insieme ed è subito ... donna Prassede.


Succede di nuovo nei luoghi manzoniani, a Lecco. Il neonato gruppo gay locale è subito stroncato con sarcasmo e saccenza letteraria dall'Assessore ai Servizi Sociali della città, Angela Fortino, probabilmente nell'intenzione novella don Rodrigo, in realtà perfetta donna Prassede dei Promessi Sposi, descritta dal Manzoni quale esemplare del peggior moralismo bigotto. I particolari in Renzo e Lucio che risponde con un appello per chiedere il diritto di replica, fino ad oggi non concesso, sul solito quotidiano locale,La Provincia, già citato su questo blog per lo spudorato schieramento a favore del "solito" potere (v. Messaggio N.15).

Ecco il ritratto di Angela Fortino/donnaPrassede secondo Alessandro Manzoni:

"Il suo ingegno, a dir vero, non era niente straordinario, ed essa non si era mai data una gran briga di coltivarlo, almeno nei libri. Ma siccome la mente umana non può vivere senza idee, così donna Prassede aveva le sue, e si governava con esse, come dicono che si dovrebbe fare cogli amici. Ne aveva poche, ma quelle poche le amava cordialmente, e si fidava in esse interamente, e non le avrebbe cangiate ad istigazione di nessuno... Donna Prassede profondeva pareri e correzioni a quelli che volevano, e ancor più a quelli che dovevano sentirla: e per quanto dipendeva da lei non avrebbe lasciato deviare nessuno d’un punto della via retta. Perché, a dire il vero, questa smania di dominio non nasceva in lei da alcuna vista interessata: era proprio il desiderio del bene; ma il bene ella lo intendeva a modo suo, lo discerneva istantaneamente in qualunque alternativa, in qualunque complicazione di casi le si fosse affacciata da esaminare: e, quando una volta aveva veduto e detto che quello era il bene, non era possibile ch’ella cangiasse di parere; e per farlo riuscire predicava ed operava fintanto che avesse ottenuto l’intento o la cosa fosse divenuta impossibile; nel qual caso non lasciava di predicare per convincere tutti che avrebbe dovuto riuscire" [III, 9].(Donna Prassede, caricatura della pratica cristiana e capXXV de I promessi sposi).

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