martedì, dicembre 23, 2008

Osare



Anche se ci imponiamo il contrario, il pensiero torna sempre là dove è la nostra preoccupazione, il nostro cuore. Pur rifiutando di essere irrazionali ci capita di chiederci perchè tanto accanimento contro di noi. Non siamo stati sufficientemente provati recentemente? Cosa abbiamo fatto di male? L'unica nostra colpa è di amarci. E l'abbiamo sempre fatto con serietà e responsablità: non ci siamo limitati a godere gli aspetti più facili ed esteriori della nostra meravigliosa relazione. Siamo stati felici, è forse una colpa imperdonabile, che va pagata duramente perchè l'uomo è condannato all'insoddisfazione e alla tristezza perenne? Domande retoriche che non cercano nemmeno risposta. Sono solo il grido di tre povere creature disorientate, sbattute qua e là dalla tempesta che è la vita in certi momenti. L'imprecazione ed il rifiuto sono leciti perchè parte della nostra umanità.
Siamo però in tre ad affrontare le situazioni, una alla volta, una dopo l'altra. Stavolta abbiamo ancora un forte margine di speranza ed intervento pur nella peggiore delle ipotesi: possiamo e dobbiamo essere positivi e ricorrere ancora alla grande forza interiore che abbiamo raggiunto e che è cresciuta con le ultime prove.
E' una strana antivigilia in cui necessitiamo veramente di tutto il calore possibile, di tutta la luce disponibile per uscire dalle fredde tenebre in cui siamo precipitati. Abbiamo osato nell'Amore a suo tempo, ora continuiamo ad osare. Nella Speranza.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Cosa vi si può dire in questi momenti che vada oltre le solite frasi di circostanza?
Voi ci spiazzate sempre (ma non voglio coinvolgere altri in questa affermazione, che quindi modifico in "voi mi spiazzate sempre") con l'esternazione pacata e disarmante dei vostri stati d'animo, anche di quelli negativi, di quelli pervasi dal dolore.
Certamente noi lettori del vostro blog siamo tutti con voi, partecipi come possiamo delle vostre ultime tristissime vicende, attivi nella misura in cui riesce ad esserlo un amico, ognuno con quello che può offrirvi... la vicinanza fisica, la preghiera o quant'altro.
Vorrei benevolmente e affettuosamente correggere l'ultima affermazione del post: non avete "osato" nell'Amore e nemmeno ora "osate" nella speranza. Secondo me il verbo che si addice alla vostra realtà, che meglio identifica l'essenza del vostro agire passato e presente, non è "osare", ma "abbandonarsi", con tutte le implicazioni conseguenti, non ultima l'estrema umanità e tenerezza sottintese in questo termine.
E la consapevolezza che è possibile uscire dalle tenebre è già un primo passo per farlo.
Auguri. Per tutto quello che vi sta a cuore,
Dino

Anonimo ha detto...

Grazie,Dino, riesci sempre a comunicarci quel po' di calore e serenità di cui abbiamo tanto bisogno.Grazie anche per aver voluto salutare la mia mamma nei giorni del lutto: abbiamo apprezzato moltissimo il tuo gesto e, se anche è stata una triste occasione per conoscerci personalmente, tutti e tre abbiamo colto un affetto sincero, cresciuto per tanto tempo virtualmente.Ora ti aspettiamo a casa, appena avrai un po' di tempo a disposizione. Ci contiamo!

Donna Cannone ha detto...

Non capisco bene se sia una situazione personale o sociale.
In ogni caso, mi associo al messagggio di Dino.
Qualora il disagio sia sociale,
manifesto il mio apprezzamento al di là di etichette e parolai di varia appartenenza.

Un salutone, BUM!

MELCHISEDEC ha detto...

Un abbraccio a tutti e tre. La luce arriverà, questione di tempo.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

un pochetto di calore, se ci riesco, anche dalle mie mani, tutte e due, che vi vogliono bene :)

passate un bel periodo festivo.
luigi