sabato, giugno 30, 2007

Auguri!



Sogno
"(...) Voi siete solo. E non avete a chi domandare aiuto, pirchì nessun altro viddrano è stato capace di fare quello che state fanno voi. E allura a conti fatti, che ci state dando a questi che vi vengono appresso?".
Zosimo lo taliò, sorrise. "Non lu capirete mai quello che gli sto dando". "Mi sforzerò". "Non potiti, pirchì nun aviti patitu la fami, la miseria nìvura. Ma vi lo dico l'istisso: ci staiu arrigalannu un sognu".
Il marchisi s'inchinò fino a terra.
Fantasia
(Montaperto)taliò la comerdia posata sul tavolino. Era proprio bella, fabbricata a regola, equilibrata in ogni parte sò, pareva viva, pareva quasi che fremesse a starsene accussì ferma, pareva che non aspittava che il minimo suspiro di vento per pigliari il volo. "Noi semo pronti"disse il Capitano."E voi?"."Macari io sono pronto"fece Zosimo. Il capitano parse dubbitoso. "E di sta comerdia che ve ne fate? Ve la volete portare appresso fino alla forca?". "Se mi raprite il finestrone, la faccio volare (...). "Mi levate una curiosità?" spiò Montaperto."Pirchì date tanta importanzia a una comerdia ch'è joco di picciliddri? Scusatemi se ve lo dico, ma non mi pare cosa d'omo granni".(...)
"Ci jiucai un jorno ch'ero picciliddro e mi parse una meraviglia, un miracolo, mi parse di stare volanno con la comerdia istissa, mi sentii léggiu léggiu, allato ai passeri, lle palumme, ai carcarazzi, alle allodole, aceddro tra gli aceddri: E feci giuramento sullenne, allura, che nell'ora de la morti, avrei fatto vulare un'autra comerdia per lassare sta terra leggiu leggiu, scordannomi lu pisu di lu corpu. V'abbasta comu spiegazioni?". Il Capitano fece 'nziga di sì calando la testa.(...)
Me l'arricordo precisu comu fu quann'era picciliddro. (...) E la comerdia, mentri vulava, principiò s tracangiarsi, non era cchiù carta velina e colla di farina e listelli di canna, no, tutto 'nzemmula addiventò viva, si trasformò in palumma, una vera palumma, ma impastoiata, tenuta prigioniera dallo spaco che iu serrava 'ntra li dita e tirava tirava tirava pi aviri la sò libirtà comu sta facenno quest'autra comerdia e iu ora ci la dugnu la sò libirtà ma lo so che se lasso stu spaco nun sulamenti mi perdo la comerdia ma mi perdo macari la fantasia, mi perdo la capacitati di cangiare li cosi a piacimento mio e vidilli, tutti sti cosi, non comu sunnu ma comu li ho fatti addivintari iu, va beni, ma che te ne fotte della fantasia ora comu ora che ti trovi a un passu di la morti, non è megliu perdiri la fantasia chiuttosto che negari la libertà a una comerdia? (A.Camilleri, Il re di Girgenti,2001).
Oggi festeggiamo un compleanno in famiglia. Queste due bellissime pagine di Camilleri vogliono essere di augurio a coltivare sempre sogno e fantasia. Continuare a sognare, anche quando la realtà è deludente e brutale, ci costringe ad andare oltre ciò che non va, senza abbattersi e scoraggiarsi, perchè con l'impegno personale e la fantasia, strumento straordinario della intelligenza umana, possiamo cambiare il mondo. Noi continuiamo crederci.
Sognare da soli è bello e fa bene, ma cambia al massimo la propria realtà, sognare insieme ad altri invece è , come già è stato detto, l'inizio di un cambiamento più grande, capace di migliorare la vita di tutti.
Stesso augurio lo facciamo all'amico Mauro, che stasera festeggia gli anni compiuti sabato scorso!

giovedì, giugno 28, 2007

Wonderful Walter


Ho letto il discorso di Veltroni. Ammetto che ero piuttosto prevenuto nell’ascoltarlo in diretta e ho fatto bene quindi a leggerlo con calma, perchè, libero dai condizionamenti mediatici che da giorni preparavano il Veltroni Day, sono riuscito a coglierne l’originalità e la “concretezza” politica, per quanto possibile in un discorso programmatico. Si può dissentire su tutto o su alcune parti di esso, ma certo bollarlo di “banalità” già sentite, assolutamente no. Il linguaggio mi pare più libero, meno ingessato nei soliti schemi del politichese cui siamo abituati, affascinatore addirittura in alcuni passaggi. E poi ci sono le idee, finalmente. Le grandi (come devono essere, perchè bisogna puntare sempre al massimo)linee guida della politica veltroniana.Unità, giustizia economica, pari opportunità, ambiente,futuro, laicità, scuola,sicurezza sono solo alcune. Rompe con la vetusta tradizione di sinistra (""Bisogna smettere di ragionare solo per blocchi sociali, perché così escludiamo intere parti di una società che cambia"), sfonda la stessa concezione della politica immobilista che ci ha portato a questa Italietta berluscon-prodiana. Poco o nulla del veltronismo che temevo, se non quel modo di porsi e di essere che è il suo ,ma insieme a risposte concrete e tecniche ai problemi attuali, molti dei quali la politica di destra come di sinistra snobba per ottusità o incapacità. Un discorso che fa sobbalzare la sinistra, ma che costringe da oggi anche la destra a ripensarsi e a rivedere la propria realtà, schiacciata su una visione personalistica ormai in declino.E’ vero, quello che manca alla politica italiana è la visione del futuro, cui si evita sistematicamente di guardare e addirittura pensare. Veltroni ha presentato un altro modo di fare politica, un'arte che, come tutte le altre, può e dovrebbe affascinare. Da qui forse l’impressione del “già sentito”, mentre in realtà si tratta di “quel che avremmo voluto sentire” da tempo e nessun politico ha mai osato dire. So di rischiare un eccessivo entusiasmo, ma su questo modo di intendere la convivenza sociale e la gestione della cosa pubblica mi sono lasciato conquistare, perchè ho sempre pensato così. Come ho sempre creduto al valore delle idee, sparite del tutto dopo il crollo delle grandi ideologie. Il buonismo, di cui è fondatore Veltroni, potrebbe essere la strategia vincente dal momento che, ricorda Ceccarelli su La Repubblica, la Rochefoucauld già sosteneva che "Gli sciocchi non hanno la stoffa per essere buoni" e Machiavelli : "Però che a un popolo licenzioso e tumultuoso gli può da un uomo buono esser parlato, e facilmente può esser ridotto nella via buona". Chissà quanto del discorso programmatico diventerà realtà, di sicuro non basta l'originalità della teoria. Ma è già qualcosa. I frutti si cominceranno a riconoscere se si vedranno spuntare nuove candidature alla guida del PD, con altre idee da mettere sul tappeto del confronto dialettico. Altra abitudine ormai totalmente assente dalla politica italiana.

mercoledì, giugno 27, 2007

Cose così



La gerarchia cattolica sa vivere. Sa districarsi, qualche volta magari con disinvolto facciatollismo, dalle peggiori situazioni. Detta legge in Italia e non paga le tasse. Non è una novità. E' cosa nuova invece l'indagine UE secondo cui, esentando enti ecclesiastici e Onlus, il nostro Paese violerebbe le norme comunitarie sulla concorrenza (GRT , La Repubblica). Il Decreto Bersani dello scorso anno in teoria avrebbe abolito il regalo dell'ICI alla Chiesa,varato nel ‘92, bocciato da una sentenza della Consulta nel 2004, miracolosamente resuscitato da Berlusconi con decreto del 2005, quindi decaduto e ancora recuperato dalla Finanziaria 2006 quale omaggio elettorale. In realtà, fatta la legge, trovato l'inganno: v. forum di Panorama.


Dite la verità, chi vi fa incazzare di più: i gerarchi che sanno prendersi cura dei loro interessi o quei molli politici che siedono nella maggioranza e all'opposizione? La cosa assurda è che tanta sudditanza da parte della Sinistra non è poi compensata da Oltretevere, che si schiera, in occasioni elettorali e non,sempre, puntualmente a favore della Destra. Possiamo affidarci al nuovo leader Veltroni che promette risposte e non sogni? Forse occorrerà prima capire il reale pensiero veltroniano spesso ambiguo, quando non contradditorio. Sentiremo in diretta, oggi alle 17, il suo discorso di candidatura a Torino.
Ormai non riusciamo più a stupirci, sembra tutto così prevedibilmente assurdo.
Come la notizia di T.Blair quale nuovo negoziatore, incaricato da Ue, Onu, Usa e Russia, per trovare una soluzione dei conflitti mediorientali! E' facile prevedere che lo scenario in quell'area, già fin troppo martoriata, potrà cambiare solo in peggio.
Ho cercato negli amici bloggers una via d'uscita al pessimismo di stamattina, ma mi sono imbattuto in un post di ricordo/denuncia di Mel. A Palermo è morta improvvisamente una brava cantante, Romina,una donna di 35 anni che "a suo modo, ha prodotto cultura musicale, ha promosso affrancamento dalle maglie che strangolano la libertà delle donne siciliane" (Ciotole d'ambra sotto lune d'avorio), ma la città tace, passa la notizia in secondo piano, perchè era... lesbica. Non conoscevamo Romina ovviamente, ma siamo vicini a quanti piangono la sua scomparsa, resa ancora più atroce, se possibile,dal silenzio perbenista.
Ci perdiamo dietro inutili questioni, quando il vero impegno dovrebbe essere quello di presentarci sempre nella nostra "normalità" quotidiana, perchè tutti capiscano che siamo solamente umani . Proprio come tutti. Come lo sono perfino i gerarchi cattolici che coscientemente frodano il fisco e diffondono il seme dell'omofobia.

martedì, giugno 26, 2007

Manutenzioni


Giornata di pausa lavorativa per me oggi. In realtà ho cominciato a faticare qui a casa prima delle 8 e mi fermo solo ora! C'era il magnifico gelsomino da sistemare, perchè ormai oscurava l'intera vetrata della terrazza. E poi i soliti, ripetitivi lavori domestici, che negli ultimi tempi abbiamo trascurato.
Domenica abbiamo trascorso un magnifico pomeriggio al Ticino le cui spiagge erano affollatissime, anche perchè il livello del fiume si è alzato notevolmente, riducendo gli spazi disponibili . La "nostra", quella naturista, ricordava Riccione per densità di bagnanti. Che però erano tutti (o quasi) nudi. Dopo aver percorso in lungo ed in largo l'intero arenile sotto uno sole "scottante"alla ricerca del posto perduto, siamo finalmente riusciti a trovare un piccolo spazio in riva al fiume, proprio vicino alle coppie bi-etero che si sono esibite l'ultima volta. Un caso? Bah, hanno scelto Modan e Moen dopo lungo peregrinare appunto! (Già immagino le loro innocenti espressioni fint' offese nel leggere).Ad ogni modo, benchè verso sera tutt'intorno cominciassero a prendere posto gli abituali spettatori, stile anfiteatro immaginario, l'improvviso mutamento del tempo ci ha suggerito una prudente fuga all'auto, seguiti a ruota dagli stessi attori. Sarà per la prossima occasione. Peccato però, perchè stavolta ero pronto a fare da supporter (coi novios, naturalmente)!
A sera ci siamo dedicati ai bei giochi amorosi discutendo, tra un round e l'altro, l'idea, proposta da En nel post di domenica, di recuperare le coppie all'interno della troppia, per imprimere maggiore vitalità a quest'ultima. La discussione è stata lunga e vivace, perchè si trattava di indirizzare la crescita di tutti e tre nel migliore dei modi. Già capitano, per vari motivi, momenti in cui si è in due, mancando il terzo.Non è quindi necessario creare appositamente situazioni in questo senso. Ci sembra invece che occorra affinare la triplice sintonia con una maggiore emancipazione individuale, così da esprimere liberamente ciascuno le proprie peculiarità ed anche fantasie, per rompere gli schemi che, volenti o no, il tempo e l'abitudine tendono a consolidare. Un punto di forza della troppia sta proprio nella dinamicità intrinseca della relazione a tre: su questo dobbiamo insistere ancora più consapevolmente.
E' l'amore che ci lega in simbiotica intesa, costringendoci, quando è necessario, a fermarci per riflettere insieme. E' sempre amore, anche quando assume il tono duro e impaziente di chi vorrebbe correre sempre avanti per non fare i conti con i limiti propri e altrui, immaginando una realtà già perfetta. E' bello così, è vero così!
Nella foto il gelsomino prima della nuova "sistemazione".

lunedì, giugno 25, 2007

Milano smorza l'impegno romano?


Già si torna indietro? Sembrerebbe sia stata più un'operazione commerciale che una manifestazione politica il Pride milanese. Un po' stile Torre del Lago che sul popolo LGBT ha costruito la sua fortuna (ora in declino). Con qualche tocco di classe in più , grazie alla sfilata dei ragazzi che indossavano abiti firmati da importanti stilisti ed una compagnia aerea che ha trovato il filone d'oro, il Milano Pride ha un po' spento il nostro recente entusiasmo.Ecco il racconto di Rob che ha partecipato alla sfilata sabato scorso.

"Ieri, sabato 23 giugno a Milano c’è stato il Christopher Street Day. Ero presente con degli amici ed eravamo tutti pronti dalle 16,30 in Porta Venezia. La parata è incominciata puntuale e i carri hanno incominciato a sfilare. Io e i miei amici eravamo vicini a quelli del Cig. Onestamente non c’era tantissima gente. Il caldo non era così insopportabile. Questa parata, a mio avviso, non rispecchiava molto il manifesto politico della manifestazione. Erano presenti molti carri dei locali milanesi. Lo stesso volantino era una sorta di tour per locali aderenti alla giornata. Mi è sembrata più una manovra commerciale per spostare la gente nel ns. circuito che un impegno vero e concreto come il Pride nazionale tenutosi a Roma. Come al solito gli eccessi non sono mancati: ragazze con seno al vento e ragazzi con culo fuori. Comunque il lato ludico della manifestazione è una cosa bella ma, personalmente penso non debba essere l’unico. Sono andato perché era importante esserci. Da gennaio ho incominciato a prendere parte al corso per volontario del Cig. Da poco ho anche incominciato a rendermi davvero utile e penso che dovevo portare la mia testimonianza. Forse, come al solito passerà il messaggio e immagini di gay effeminanti, trans e go go boy tutti palestrati che sanno solo cantare e scheccare. Quest’anno invece ho trovato una cosa molto interessante ed intelligente che una compagnia aerea low cost ha fatto, partecipando al gay Pride di Milano. Vi riporto di seguito il comunicato stampa:
***** al Gay Pride di Milano
Dieci stewart vestiti in bianco e arancione,colori della di *****, capitanati dalla Drag Queen Madame sfileranno per le strade di Milano in occasione della Cristopher Street Parade che si svolgerà sabato 23 giugno con partenza da Porta Venezia alle ore 17 a Milano.
******,
spiega una nota "condivide con il popolo LGBT lo spirito gaudente e irriverente e vuole essere al suo fianco in un momento così importante per la vita della comunità, in cui risata e ricordo si fondono in un colorato carnevale, inno alla gioia".

La partecipazione alla parata anticipa il volo ***** Milano Malpensa – Madrid del pomeriggio di venerdì 29 giugno, dedicato all’Europride Madrid. A bordo, bandiere arcobaleno e una colorata animazione a cura dell’equipaggio del volo festeggeranno le celebrazioni europee dell’orgoglio gay.“Vogliamo festeggiare – afferma la marketing Manager per l’Italia - con la comunità LGBT quest’importante occasione. Volare significa conoscere e condividere. ***** è nata più di 10 anni fa proponendo un modello nuovo e diverso, mescolando le carte e dettando nuove regole del gioco. Oggi siamo la quarta compagnia in Europa, ma non per questo abbiamo dimenticato il nostro spirito e la nostra passione per le sfide. In Italia purtroppo ancora troppe aziende sono legate a pregiudizi anacronistici e si rifiutano, contro il proprio interesse, a rivolgersi direttamente a quella porzione della società che più è attenta all’innovazione e al cambiamento come il mondo LGBT. Malpensa a Milano e Barajas a Madrid sono le nostre basi in Italia e in Spagna. Festeggiamo in casa”.***** sarà presente con serate a tema nel mese di luglio anche in due famosi locali milanesi.
Io trovo che questo sia stata davvero una mossa commerciale molto interessante. Sabato ho visto ragazzi sfilare tutti firmati dei più noti stilisti, i quali fanno i soldi sul nostro “target”, ma non si fanno mai vedere in certe occasioni e non prendono posizioni riguardo al mondo GLBT, pur essendo alcuni di loro dichiarati. Io viaggio spesso con ***** e ho parlato con i ragazzi che sfilavano e mi dicevano che questa aria di novità e temi della comunità GLBT è sentita. Trovo che siano stati molto furbi, visto che vogliono prendere un segmento di mercato, quello GLBT molto “benestante” e poi si sa …. Ai gay piace viaggiare ….. quindi. Brava *****. Io viaggio spesso con ***** e da adesso in poi viaggerò quasi esclusivamente con loro.
Comunque la giornata è passata velocemente e anche quest’anno Milano ha visto la nostra parata...".
PS Rob mi perdonerà la censura del nome della compagnia aerea: è semplice questione di principio.

domenica, giugno 24, 2007

Ierisera ci siamo ...imbarcati!


Insieme a noi, novios con Mira, si sono aggiunti anche gli amici Sara e Marco. Prima della partenza attimo di panic,o dovuto alla scelta del look di Moser che, per l’occasione, ha sfoggiato una maglietta tendente al rosa shocking, un po’ appariscente, ma indossata con classe e disinvoltura metteva ancor più in risalto il suo naturale fascino. E’ proprio un bell’omet! Ieri sera poi era particolarmente sereno e rilassato. Anche Modan ha sfoggiato un look mozzafiato, benché semplice: una bella camicia e un paio di jeans bastano a risaltarne la bellezza. Stava proprio bene e non passava inosservato, catalizzando, come il solito, gli sguardi dei presenti. Mi piace che ciò accada.
Per raggiungere la discoteca abbiamo attraversato incantevoli paesini sulle colline intorno a Lugano. Veramente carini, con i tipici “Grotti”, ristoranti perfettamente inseriti nell’ambiente paesaggistico. Ci siamo ripromessi di andarci una sera.
Dopo un viaggio allietato da canti e chiacchiere con Sara e Marco, siamo arrivati al luogo della festa non ancora troppo popolata. Abbiamo così potuto salutare con calma le amiche di Imbarco ed in particolare Isa (nostra corrispondente dall’Ecuador) che ha confermato, ora che ha terminato il trasloco, l’appuntamento da noi per raccontarci la sua esperienza ecuadoregna. A questo proposit,o siete già tutti invitati, vi comunicheremo il giorno e ora con un certo anticipo.
Il locale si presentava bene. Circondato dalla roccia, tipo canyon, con pini che svettavano intorno e come tetto uno squarcio di cielo, per l’occasione limpidissimo e stracolmo di stelle. Per i miei gusti magari un pochino chiuso, ma grazie a quel tetto di cielo, alzando lo sguardo, riuscivo a respirare con la mente, immaginandomi all’occorrenza altrove. I luoghi mi influenzano parecchio e ierisera avevo bisogno di tanto in tanto di astrarmi giusto il tempo di riprendermi e godere la bella serata. I miei novios pensavano di farmi cosa gradita, dedicandomi una canzone da ballare, ma purtroppo non sono stati centrati i “miei”tempi e non sono riuscito a regalar loro il mio momento di gloria.
Pian piano il locale si è riempito e senza troppa fatica la serata ha preso vita. La musica inizialmente non era il massimo, troppo soft e poco trascinante, più da ambiente salottiero, poi, grazie alle numerose richieste dei presenti, il dj si è arreso mandando pezzi storici e gaiamente stimolanti. Così la pista si è riempita.Ci hanno raggiunto, nel frattempo, anche gli amici di Como. Particolarmente in forma e lanciato Ulisse: chissà se questo inizio d’estate gli porterà l’amore…In bocca al lupo, Ulisse!
La serata è filata via liscia riservandoci una sorpresa. Moser si è arreso al ballo. In vent’anni sarà successo 3/4 volte! Non che abbia strafatto, ma con piccoli passi, un po’ timidi ma decisi nel ritmo, si è abbandonato alla musica latina. E’ stato tenero e Modan voleva immortalare l’evento, ma proprio perché tale, è stato un attimo e non ha fatto in tempo. Lui, Modan, sì che si è scatenato in pista! Non so se con voglia reale o solo per far piacere a me che ho ballato tantissimo e a Ser, cui basta guardarci per godere di qualsiasi festa.
Bella serata insomma. Noi novios, come già scritto, non siamo molto mondani, ma, giusto ogni tanto, ci piace trascorrere serate così, perché sentiamo che ci fanno stare ancora meglio. (En)


P.S. Aggiungo una postilla per ringraziare e salutare i simpatici amici imbarcati ed i nuovi conosciuti durante la serata.Mentre i novios ballano, è vero che li guardo godendo dei loro movimenti sensuali che scatenano la mia fantasia innamorata, ma riesco contemporaneamente ad intrattenere piacevoli conversazioni con le persone in cui mi imbatto, eh eh. Del resto sono curioso di natura e con Mira in braccio o nello zainetto gli approcci vengono da soli. Carla, bella e simpatica come sempre, ad ogni incontro appare più giovane. Sarà l'acqua di una qualche fonte miracolosa che in territorio elevetico abbondano? Isa, anche lei bella e ...tosta, mi ha parlato addirittura di un'acqua, di non ricordo più quale sorgente, che ha effetti da sballo. Saluto Massimo e Paolo, simpaticissimi ticinesi che non sono riuscito a trovare al momento della nostra partenza. C'era poi "Lei", il mio mito elvetico, la bravissima e bellissima A, giornalista della TSI (Televisione Svizzera Italiana), ma non sono riuscito a salutarla, perchè sempre circondata da ammiratrici/tori.Insomma grazie a tutti! (ser)

sabato, giugno 23, 2007

E' sabato!


Mi sono svegliato presto ed anche di corsa, convinto che fossero già le dieci passate, invece erano solo le sei. Uno sguardo al cellulare per vedere sms mattutino di Modan, ma nessun segnale. Mi siedo sul divano con gli immancabili caffè e sigaretta, prendo il cellulare ed inizio a comporre il messaggio di buona giornata ai miei novios. Modan non si è fatto ancora vivo. E’ già al lavoro da più di due ore.Penso che non voglia svegliarmi. Distinguo le lettere a malapena, mi cade l’occhio sull’ora: sei e trenta! Tutto normale allora, torno a letto, mi sdraio supino, nudo, chiudo gli occhi e penso ai miei novios. Ai loro corpi, alla loro pelle e ai loro profumi. Sale il desiderio di averli e anche “Lui” se ne accorge. Vivo una sorta di trasporto che me li fa sentire vicino, su di me. La posizione assunta diventa insostenibile, mi giro e volutamente cambio pensieri. La situazione rientra nella norma e, ancora estasiato dai pensieri un po’ libidinosi, mi rialzo. Viviamo una forte passione oltre all’amore e all’affetto che ci lega. Più volte abbiamo scritto che la nostra troppia è in continua evoluzione. Evoluzione che non dipende dal fatto di essere in tre. Ma dalla necessità di renderci indispensabili ed unici. Non fraintendetemi, non parlo di un rapporto di dipendenza reciproca. Ma di un rapporto libero che permetta sempre di trovare, senza bisogno di troppe parole, quella sicurezza capace di farci sentire completi. Credo che siamo vicini ad un ulteriore salto in avanti. Avverto la necessità di superare un'altra barriera, quella di vivere serenamente anche “la coppia in troppia”. Abbiamo sempre lasciato al caso gli eventuali incontri a due. Impegni di lavoro che non consentivano a uno dei tre di esserci lasciavano la possibilità agli altri due di “viversi” in coppia. Situazione indispensabile per conoscersi meglio e vivere più liberamente, anche fisicamente, il rapporto sessuale condividendone le intimità. Esercitare quelle forme di possesso che a volte in tre si disperdono, perché attenti ai bisogni dell’uno, dell’altro, dell’altro ancora. Modan me ne ha parlato, anche lui avverte questa necessità per ora non indispensabile. E’ una strada da percorrere e da tentare. Ciò indubbiamente comporterà una piccola rinuncia del tempo trascorso insieme. Lo siamo tanto, ma non basta mai. Mi preoccupa meno quella forma di gelosia di possesso che c’è ed è inevitabile. La vivo però come un sentimento di vitalità positivo, senza grosse controindicazioni. Anche il “recupero” di coppia tra Ser e me potrebbe giovare ulteriormente. Insomma sembra tutto un po’ complicato, ma non lo è, perché i benefici di questo passaggio inizialmente un po’ forzato avranno appunto una benefica ricaduta sulla troppia. Sono passati due anni dal nostro incontro ed ora è il momento di osare e possiamo permetterci anche di sbagliare. Sentiamo la mancanza di un confronto con altre troppie: sappiamo che ci sono.
Ho divagato un po’.
Tornando al mio risveglio, poco dopo il mio “viaggio” arriva l’sms di Modan. Mattinata di “sbatta” come il solito. Dovrà anche raggiungere dei colleghi in centro a Milano, credo per un lavoro impegnativo, per cui la sua mezza giornata contrattuale del sabato rischia di diventare giornata intera. E’ vero che l’età è dalla sua, ma lo stanno spremendo come un limone con sforzi fisici a ripetizione. Hai voglia di cercare parole di conforto e stimolo. Mi auguro che riesca a trovare nel tardo pomeriggio il tempo per un bel sonno riparatore. Anche perché stasera andremo alla festa degli imbarcati a Carona. Ci sono stato parecchi anni fa, alle piscine, ricordo un posto piacevole in collina. Passeremo una bella serata, rivedremo amici ed amiche e ne incontreremo di nuovi. Mi auguro che ci sia bella musica per scatenarmi un po’….sotto lo sguardo dei miei novios per me stra-amati e indispensabili!
Vi racconteremo.
(En.)

Arte a Menaggio


Dal 23 giugno presso la D'Art Visual Gallery di Menaggio in via Leone Leoni,21

venerdì, giugno 22, 2007

La bella estate milanese


Giornate molto calde, afose, ma con tempo incerto. Concluse le prime due tappe degli Esami di Stato (ex maturità), prossimo appuntamento lunedì 25 con la terza prova. Intanto le Commissioni hanno già cominciato il lavoro di lettura e valutazione degli elaborati prodotti . Mel ha curato un'ottima sintesi critica delle proposte ministeriali sul suo blog, cui vi rimando ( Postille e appunti e Dai santi ai radicali...).
Ieri mattina, tra i candidati del liceo scientifico, c'era sconforto per i temi di matematica che proponevano problemi davvero tosti. Più semplici i quesiti.
Passano così, tra ansie e paure, giornate memorabili per migliaia di giovani che concludono una parte importante della vita, tra nostalgia per quello che è stato e voglia di un nuovo inizio.


Vittorio Sgarbi, assessore alla cultura di Milano, annuncia da Roma che la mostra «Vade retro. Arte e Omosessualità» si terrà nonostante le polemiche per l'utilizzo del S.Sebastiano di Guido Reni. Sempre nell'ambito dell'evento milanese «La bella Estate dell'arte 2007», il pittore colombiano Fernando Botero porterà la sua celebre serie sul carcere di Abu Grahib, in un'esposizione curata dalla scrittrice americana Erica Jong (Paura di volare, ricordate?) che, per l'occasione, ha scritto una presentazione in cui accusa il proprio Paese di essere una «democrazia malata». Da non perdere.

mercoledì, giugno 20, 2007

Sabato 23 IMBARCO!


Sabato23 giugno '07, dalle 18.30alle 03.00, a LA CAVA c/o la piscina di Carona (CH),
serata di festa per il Gay Pride, organizzata da Imbarcoimmediato. Abbiamo proprio bisogno di ritrovarci nel simpatico e cordiale ambiente che gli imbarcati riescono sempre a creare ai loro appuntamenti. Da un po', causa i ritmi pesanti del lavoro, non ci abbandoniamo a momenti di spensierata allegria con gli amici.
Sabato scorso abbiamo rinunciato alla notte bianca comasca per coerenza con quanto sempre sostenuto ed abbiamo fatto strabene: la stessa disorganizzazione, lo stesso sciacallaggio dello scorso anno, come testimonia Vivere a Como .
Poco male se per fare festa dovremo andare oltreconfine, rinunciando alle feste milanesi organizzate per il Pride, cui questa volta, dopo Roma, probabilmente avremmo anche partecipato.Ma il sabato noi si lavora e, se tutto va come previsto, io stesso uscirò dal bunker verso sera, giusto per l'imbarco a Carona.

martedì, giugno 19, 2007

Auguri, Mauro!



Oggi è il compleanno di Mauro, un amico di vecchissima data. Con lui e Fab, En ed io abbiamo fatto pan dan per 10 e più anni. Si sono innamorati forse un anno dopo di noi e , coppie giovani com'eravamo, poco o nulla inserite nell'ambiente, abbiamo fatto subito gruppo. Ci bastava poco per divertirci, ridere e scherzare. Sostenendoci reciprocamente, abbiamo affrontato i primi, inevitabili problemi di coppia.Ha significato molto la nostra amicizia in quei primi anni in cui non si conosceva quasi nessuno, internet era ancora di là da venire e il mondo gay ci pareva, per il poco che avevamo conosciuto, infrequentabile.
Mauro e Fab sono stati i primi cui abbiamo comunicato della nostra evoluzione in troppia. All'inizio erano preoccupati che quel giovane ragazzo di cui ci eravamo perdutamente innamorati potesse causarci solo grandi sofferenze, poi hanno conosciuto Dan e la paura è passata.
Sono trascorsi anni ed ora ci si vede molto meno: siamo cresciuti, abbiamo allargato i rispettivi giri di amicizie, ma è sempre bello ritrovarsi di tanto in tanto per una cena o quattro chiacchiere. Si ha la conferma che i sentimenti veri restano per sempre, come punti di riferimento irrinunciabili.
Auguri, Mauro, da tutti e tre, anche da qui!
Non leggerai subito questo post visto che ti ostini a non acquistare il pc, ma qualcuno ti riferirà e siamo sicuri che, curioso come sei (da buon laghè), ti precipiterai su quello disponibile più vicino. Buon compleanno e "non starmi troppo col fiato sul collo"!

PS A proposito di compleanni, devo fare pubblica ammenda: Lucio, che ha festeggiato venerdì u.s., ha compiuto solo 31 anni e non 32 come erroneamente scritto.

Contro il Pedo Pride e la pedofilia!


Il prossimo 23 Giugno il colosseo sarà illuminato "come forte segnale a ricordo e difesa delle vittime della pedofilia" , così recita l'ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Roma. Mentre la lotta contro la propaganda on line dei pedofili è tutt'altro che finita.

Don Fortunato Di Noto, il sacerdote siciliano impegnato nella lotta contro i pedofili denuncia: “Sembra una lotta contro i mulini a vento. E’ purtroppo di nuovo accessibile il portale del ‘Boy Love Day’ da tutti i server italiani, grazie ad un nuovo indirizzo già indicizzato su tutti i siti pedofili del mondo”. La scoperta è stata fatta dalla Associazione Meter di don Fortunato Di Noto, che ha subito denunciato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania e Roma l’accaduto. Il sito Boy Love Day, che pubblicizza e promuove l’orgoglio pedofilo nel mondo, è purtroppo indicizzato da tutti i siti pedofili, in particolare da quelli in Svizzera, nel Principato di Liechtenstein, dove la Polizia Postale italiana non può intervenire per problemi di extraterritorialità.Spiega don Noto: “Siamo più che certi che la comunità omosessuale è contro la Giornata dell’Orgoglio pedofilo, così come ha dichiarato e firmato Grillini. Chiediamo di alzare il livello di protesta, non solo dall’Italia, ma dal resto dell’Europa e dal mondo intero. La Giornata dell’Orgoglio Pedofilo non è una manifestazione per la libertà di pensiero, ma il tentativo da parte delle lobby pedofile di far passare un comportamento illecito e di reato: i bambini non appartengono ai pedofili e alla loro mentalità perversa e malata.” E Maurizio Masciopinto, direttore della divisione investigativa della Polizia Postale e delle Comunicazioni - che aveva già portato all’oscuramento in Italia del sito Ibnd.net - spiega l’attuale situazione: “La situazione è estremamente delicata: non dimentichiamoci che questi sono siti border line, cioè al limite della pedofilia e della pedopornografia, per cui si sollevano problemi legati alla privacy, molto sentiti in Germania. Ciò non toglie che la collaborazione con la polizia tedesca ci abbia portato a mettere in atto la non raggiungibilità dall’Italia del sito in questione agendo però, come consente il decreto Gentiloni, attraverso i provider. Per quanto riguarda il sito in italiano che, grazie alla domiciliazione nel principato del Liechtenstein, continua a fare propaganda indisturbato e per il quale è competente la polizia svizzera, si sta lavorando alacremente e prestissimo verrà oscurato. Non bisogna dimenticare comunque che è la prima volta che operiamo con una struttura tecnica complessa come questa e i risultati raggiunti fin qui sono dunque ottimi, anche grazie alle possibilità offerte dalla nuova normativa”.

Continua il tam tam sui blog, per firmare l'appello lanciato dal giornale E Polis presente in tutta Italia, l'UNICO giornale che si è impegnato in questa lotta. E' possibile partecipare inviando un sms indicando nome e cognome al n.3391819641 ( è il numero pubblicato in ogni pagina del quotidiano), oppure una email con nome e cognome a : italia@epolis.sm. (Sissunchi)

lunedì, giugno 18, 2007

Puntiamo a iMille!


Grazie ad Olmo, rilanciamo l'impresa dei nuovi iMille, nati da un'idea di una quarantina di persone l'altro giorno a Roma.«Dopo otto ore di estenuante riunione, oggi è nata ufficialmente la lista dei Mille. Sì, si chiamerà proprio così, iMille, come i garibaldini che hanno fatto l'Italia. Noi la ri-faremo, perché c'è davvero bisogno di rifarla, dalle fondamenta. Lo strumento che abbiamo adottato è la lista alle primarie del 14 ottobre per il partito democratico. Le modalità della nostra azione saranno totalmente innovative: apertura assoluta della lista ai contributi e alle candidature di tutti, mutuando i meccanismi di orizzontalità e confronto continui propri dei nostri blog, anche per la definizione degli orizzonti programmatici» (OneMoreBlog).

Non c'è tempo (e voglia) per le chiacchiere: la presentazione delle liste è fissata per il prossimo 14 settembre, quindi ci sono 87 giorni per raggiungere i mille candidati, presentarli in quattrocentosettantacinque collegi (quelli del fu Mattarellum per la Camera), raccogliendo almeno duecento firme a collegio, centomila firme complessive.

Abbiamo finalmente la possibilità di non restare a guardare: possiamo partecipare anche solo rendendoci disponibili per le firme di presentazione dei candidati de iMille nei nostri Collegi: "Per creare una lista che partecipi alle primarie per la costituente del PD, che accolga tutti quelli che oggi non ci sono, che non trovano spazio, per coinvolgere nel progetto del Partito Democratico tutti quelli che ritengono che il PD debba essere semplicemente un partito moderno, democratico, laico e di sinistra".

Per segnalare la disponibilità a candidarsi e/o a militare ne iMille, basta scrivere una email a iMille07@gmail.com con:nome e cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono aree geografiche in cui si è disponibili a impegnarsi, eventuale indirizzo web-blog.
Solo 87 giorni, non c'è tempo da perdere.

Gattinoni veste Ratzi


Come si fa a trascurare una notizia come questa? Impossibile. Anche se il Vaticano ha smentito, imponendo la cancellazione delle note, ormai ha fatto il giro del mondo. Restano le parole di Guillermo Mariotto, stilista della Maison che, commosso, ha dichiarato : "Affrontare la creazione di paramenti realizzati per Papa Benedetto XVI è stata per me una vera e propria sfida, non senza qualche preoccupazione . Dovevo riuscire a rappresentare la nobiltà, la regalità del Pontefice, la solennità di un momento particolare, ispirandomi al contempo alle regole di povertà e umiltà di San Francesco". Per l'occasione Mariotto ha creato due casule, due camici, una stola e la mitra indossati da Papa Benedetto, confezionandoli con velluto rosso e ricami a filo d'oro, inserendo le icone di San Paolo e San Pietro e nella stola lo stemma di Papa Benedetto.

Stanco di essere segnalato per i singoli pezzi del suo guardaroba (Prada, Moreschi, etc), Ratzi ha deciso di parlar chiaro,complice il poverello d'Assisi, illustrando il proprio pensiero estetico al gruppo di giovani che lo aspettava a S.Maria degli Angeli (date un'0cchiata a questo strano blog, scoperto per caso):"Nella vanità, nella ricerca dell'originalità, c'è qualcosa da cui tutti siamo in qualche modo toccati. Oggi si suol parlare di 'cura dell'immagine', o di 'ricerca dell'immagine", ma- ha continuato :"Per poter avere un minimo di successo, abbiamo bisogno di accreditarci agli occhi altrui con qualcosa di inedito, di originale". Ecco quindi l'idea di indossare capi rigorosamente firmati e creati appositamente per lui ad ogni uscita pubblica.

Rigoroso conservatore nella dottrina, è invece ardito esploratore nella moda, dove gli piace innovare con fantasia ed originalità appunto, per dare sempre più risalto alla regalità della propria figura.

La visita ad Assisi coincideva col Pride a Roma: probabile che l'invito di Luxuria e degli organizzatori alla moderazione l'abbia indispettito al punto da deciderlo all'uscita fuori porta,pur non avendo grande simpatia per i frati e le loro iniziative interreligiose che piacevano tanto al suo predecessore. (Emilianet)

domenica, giugno 17, 2007

Parità Dignità Laicità



Due belle notizie.

La liberazione di Rahmatullah Hanefi, scagionato dalle pesanti accuse di complicità coi talebani per cui era stato arrestato lo scorso 20 marzo. Quasi tre mesi di ingiusta prigionia, sostenuto però da Emergency e da tanti cittadini italiani che hanno continuato a mantenere viva l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale sul prezioso collaboratore dell'Ong italiana. Felice naturalmente Daniele Mastrogiacomo che deve la sua liberazione alla mediazione di Hanefi. Si riapre la possibilità del ritorno di Emergency in Afghanistan , ma rimane in tutta la sua crudeltà il barbaro assassinio di Saied Agha, 25 anni, padre di quattro figli,autista di Mastrogiacomo, avvenuto subito dopo il sequestro.

Il successo del Roma Pride. L'abbiamo seguito in diretta sul satellite, perchè naturalmente RAI e TVprivate hanno censurato l'evento (Niente ostensorio, niente diretta tv), fin da subito ci siamo ricreduti: è stato un corteo composto,colorato ma consapevolmente politico. Al di là del numero dei partecipanti, un milione o cinquecentomila, è stato un successo, perchè, come ha detto Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay: «Oggi qui con noi hanno sfilato famiglie tradizionali, famiglie gay, famiglie lesbiche con figli. Il vero family day è qui, perché oggi tutte le famiglie sono rappresentate». L'annuale manifestazione omosessuale si è trasformata in una denuncia chiara e gridata della sudditanza della classe politica,di destra e di sinistra, al vecchio clericalismo bigotto ed ottuso e, nello stesso tempo, ha avanzato una richiesta decisa di sana laicità ed indipendenza dal Vaticano (La bandiera della laicità). La comunità LGBT è andata ben oltre le richieste di riconoscimento dei propri diritti, puntando il dito sul vero problema che è generale e riguarda tutto il Paese. Ci sembra che stia cambiando, forse proprio per il contesto attuale, la mentalità del nostro popolo: stiamo crescendo civilmente e politicamente. Era proprio quello che volevamo, ma non osavamo sperare.

sabato, giugno 16, 2007

Perchè NON andremo alla notte bianca


Già abbiamo raccontato della disatrosa esperienza lo scorso anno, causata dalla colpevole disorganizzazione della notte bianca lariana. Ma non è solo questo. Mentre scrivo, Dan è al lavoro da un pezzo ed En continua a dormire per tentare di eliminare lo stress accumulato nel corso della settimana, quindi non so se condivideranno il mio pensiero. Spero di sì, ma i novios sanno essere anche autonomi nelle scelte, quindi poco male: preciseranno eventualmente nei commenti.

La vera ragione per cui non parteciperemo alla notte bianca comasca è imposta dall'esigenza di un minimo di coerenza. Più volte abbiamo condiviso (e fatto da eco) le denuncie delle malefatte dell'Amministrazione comunale, comunque rieletta a furor di popolo nell'ultimo appuntamento elettorale. La stessa organizzazione della notte bianca testimonia le inarrestabili malversazioni di questi amministratori.
A noi non resta che boicottare, nel nostro piccolo, la "grande" kermesse clientelare.
Senza rimpianti.

Il vile silenzio di Bagnasco


Il pluriproiettilato Bagnasco, interpellato dal biblista e teologo, Paolo Farinella, finge di nulla, protetto dalla complice censura dei media. Tocca ancora una volta a noi internauti rompere il muro del silenzio e sbandierare al mondo la lettera del prete genovese che denuncia le pesanti contraddizioni della gerarchia cattolica. E insieme a quelle la viltà, comunque arrogante, dei suoi componenti.

Premessa

Care Amiche e amici,invio questa lettera spedita al mio vescovo, nonché Presidente della Cei, prima privatamente e dando una settimana di tempo per un eventuale incontro di approfondimento. Non ho avuto alcun riscontro, per cui mi sento libero di renderla pubblica. Molte altre cose avrei voluto dire, ma dovevo restare entro una pagina. Sarà per la prossima lettera d'amore.
Il giornale L'Unità mi aveva contattato per pubblicarla, ho aspettato due giorni, ma visto che anche lì non ne fanno nulla (visti i tempi e le fascine di legna accatastate alla bisogna!!!!), la metto in rete. Lo scopo non è di discutere, ma solo di offrire una opinione personale. Può essere condivisa o no. Non attendo risposte, ma solo il rispetto che si deve alla buona fede. Se volete divulgarla attraverso i vostri mezzi, fate pure. Io sono tranquillo con la mia coscienza e davanti a Dio, come si conviene ad un credente che non può tacere di fronte all'immondo mercimonio a cui è sottoposta la religione ai nostri giorni.
Un abbraccio a tutte e a tutti
Paolo Farinella, prete - Genova


Lettera al presidente della Cei, Mons. Angelo Bagnasco
Sig. Presidente,

Il 12 maggio in piazza S. Giovanni a Roma al raduno organizzato dalla Presidenza della Cei attraverso le aggregazioni laicali cattoliche, è accaduto un fatto grave che come presidente dei Vescovi italiani non può lasciare senza risposta. Silvio Berlusconi, notoriamente divorziato e felicemente convivente, ha dichiarato che i cattolici coerenti non possono stare a sinistra, asserendo con questo che devono stare a destra, cioè con lui e con il suo liberismo che coincide sempre con i suoi interessi e mai col «bene comune».
Non è questa la sede per stabilire i confini di «destra» e «sinistra». Una sola annotazione: da tutta la letteratura documentale del magistero, da Leone XIII al «Compendio» pubblicato nel 2004 da Giovanni Paolo II, risalta che i programmi della «sinistra», presi nella loro globalità e alla luce della categoria dirimente del «bene comune o generale» sono molto più vicini alla «dottrina sociale della Chiesa» di quelli della «destra», che, al di là delle parole ossequiose e strumentali, sono la negazione di quella dottrina nei suoi principi essenziali (bene comune, democrazia, legalità, stato sociale, ecc.). Alcide De Gasperi, già negli anni ’50, definiva la DC «un partito di centro che guarda a sinistra».Benedetto XVI ad Aparecida in Brasile ha detto che la scelta preferenziale dei poveri è costitutiva della Chiesa e ha dichiarato la fine del marxismo (forse intendeva dire del marxismo ideologico e storico come realizzato nel sovietismo) e il fallimento del capitalismo. Silvio Berlusconi è il rappresentante più retrivo del capitalismo speculativo e senza regole, appena condannato dal papa, perché egli adora un solo dio e ha una sola religione: il mercato. A condizione però che il mercato faccia gli interessi dei ricchi, i quali, si sa, sono capaci di sprazzi di «compassione» ed elargiscono elemosine ai poveri, magari davanti alla tv, conquistandosi anche il paradiso e risolvendo il rebus del cammello e della cruna dell’ago. Con le sue tv commerciali, egli guida e gestisce il degrado morale del nostro popolo, imponendo modelli e stili di vita che sono la negazione esplicita e totale di tutti i «valori» cristiani che il raduno del Family Day voleva affermare.
E’ notizia di oggi (14 maggio 2007) che Berlusconi ha comprato la società Endemol, la fabbrica del vacuo, dei grandi fratelli e del voyeurismo amorale e anti-famiglia che fornisce anche la tv di Stato che così viene ad essere, a livello di contenuti, totalmente nelle sue mani. Il conflitto di interessi ora è totale. La sua presenza ad un raduno di cattolici manifestanti a favore della famiglia è strutturalmente incompatibile. Egli non può stare nemmeno nei paraggi del cattolicesimo che di solito ossequia subdolamente e di cui si serve con qualsiasi strumento economico o di potere. Mi fa ottima compagnia P. Bartolomeo Sorge S.J. che ha dimostrato con ampia facoltà di prova sulla scorta del magistero ordinario nei memorabili editoriali di Aggiornamenti Sociali, l’incompatibilità del berlusconismo con la dottrina sociale della Chiesa e ancora di più con i principi esigenti del cristianesimo.
Un altro campione di famiglia cattolica, pontificante al raduno, fu il deputato Pierferdinando Casini. O tempora! O mores! Il 19 ottobre 2005, all’inaugurazione dell’anno accademico nella Università del Papa, la Lateranense, il Gran Cancelliere, Mons. Rino Fisichella, ebbe l’ardire di presentarlo come esempio di persona che «forte della sua esperienza trentennale di vita politica e sostenuto da una forte coscienza cristiana, può offrire a noi tutti un chiaro esempio di come la fede possa ispirare comportamenti politici liberi e coerenti nella ricerca del bene comune». Parole di un vescovo, Gran Cancelliere nell’Università del Papa, ad un cattolico praticante, divorziato e felicemente convivente con prole.
Tutto ciò crea disorientamento, scandalo e sconcerto nei cristiani che faticano ogni giorno a fare conciliare l’esigenza della fede con il peso delle situazioni della vita, a volte insopportabili. Ad un uomo divorziato che, di fronte a queste dichiarazioni, affermava il suo diritto di «fare la comunione», non ho potuto dare torto, perché non potevo contestare l’autorevolezza di un vescovo e Gran Cancelliere del Papa: ho dovuto dirgli che aveva ragione e che sulla coscienza e responsabilità di Mons. Fisichella, del deputato Pierferdinando Casini e di Silvio Berlusconi, divorziati e conviventi, paladini difensori della «famiglia tradizionale», dell’indissolubilità del matrimonio, poteva andare tranquillo. Rilevo di passaggio che sia Casini che Berlusconi, in quanto parlamentari, usufruiscono «già» per i loro conviventi di tutti i benefici che contestano al progetto di legge sui «DICO».
O la Chiesa è coerente fino allo spasimo, fino al martirio, sapendo distinguere i falsi profeti per difendere le pecorelle dal sopruso e dalla sudditanza di avventurieri senza scrupoli, o la Chiesa si riduce ad una lobby che intrallazza interessi materiali con chiunque può garantirglieli.
E’ una questione «di verità» per usare un’espressione a lei cara. Sulla stampa (la Repubblica 14-05-2007, p. 9) all’interno di una intervista, mons. Giuseppe Anfossi, responsabile Cei per la famiglia, ha dichiarato che Berlusconi si assume la responsabilità di ciò che ha detto. Non parlava però a nome della Cei che, credo, abbia l’obbligo di fare chiarezza e prendere le distanze da simili individui che non fanno onore né alla chiesa, né alla politica (nella concezione espressa da Paolo VI), né al popolo italiano. Se non vi sarà una chiarificazione ufficiale da parte della presidenza della Cei resterà un «vulnus» che ne appannerà la credibilità.
Sulla stampa sono stati pubblicati i capitoli dell’8 per mille che hanno cofinanziato il raduno del Family Day, suscitando in larghi strati del popolo cattolico una reazione a devolvere altrove la quota della Chiesa, generando ancora una volta una scollatura più grande tra popolo di Dio e Gerarchia che ormai sembrano camminare su sentieri diversi. Mi auguro che lei abbia il coraggio necessario, adeguato alla situazione.
E’ mia intenzione nella giornata di lunedì 21 maggio 2007, rendere pubblica questa lettera di credente ferito che si dissocia dalle parole per nulla cristiane di Silvio Berlusconi e anche dal silenzio pesante della Presidenza della Cei. Nessuna pretesa, solo una testimonianza «nunc pro tunc».
Genova 14 maggio 2007
Paolo Farinella, prete

venerdì, giugno 15, 2007

Tra brutto e bello



Il post di ieri sul Pride ha provocato una piccola discussione. Bene, il confronto dialettico, anche quando lascia i protagonisti più inchiodati di prima alle proprie posizioni, ha svolto il suo compito di stimolo ed approfondimento.
Per quanto mi riguarda ci sono ben altri problemi che dovrebbero essere affrontati urgentemente: la secolare situazione palestinese che, dopo la morte di Yasser Arafat (2004), sta precipitando secondo le peggiori previsioni con la conquista (liberazione) della striscia di Gaza da parte di Hamas e lo scioglimento del Governo di unità nazionale (La Repubblica) e l'allarme disperato sul clima di Al Gore, ieri a Milano (Ansa). C'è poco da stare allegri.
Sul perchè la questione israelo-palestinese ci tocca da vicino abbiamo già spiegato in più occasioni in passato, inutile ripetere.
C'è poi per me una questione affettiva avendo percorso in lungo e in largo la striscia di Gaza e i Territori autonomi, incontrando e conoscendo tante persone che hanno segnato il mio modo di pensare ed essere. E' così per tutti gli incontri che realizziamo nella vita.
I diritti negati in Italia agli omosessuali passano in secondo piano. La rabbia è piuttosto nei confronti della classe politica che scopertamente mira alla conquista/ mantenimento del potere e non certo al benessere dei cittadini. Ma non è una scoperta dell'ultima ora: siamo noi a votarli, quindi ce li teniamo.
Ieri En ed io siamo andati a vedere i "quadri" con i risultati del lupetto: 8,9,8,9,9,8,7,7 (questi ultimi disegno ed ed.fisica). Proprio una bella pagella, eh? Naturalmente En si è emozionato, faticando a tener chiusa la fontana che era lì lì per zampillare. Le votazioni acquistano una valenza ancora più significativa considerando il vecchio stile d'insegnamento del liceo comasco.
Il giorno prima, mercoledì, è nato A, il secondogenito della sorella di En. Nonostante abbia voluto anticipare il suo arrivo nel mondo è un gran bel maschietto. Congratulazioni alla mamma !
Dan ha invece concluso un torneo di calcetto disastroso, ma almeno non ha avuto incidenti.
Oggi, 15 giugno, è il compleanno del nostro amico Lucio, 32anni magnificamente portati: auguri! Un appello ai maschi: fatevi avanti che per il momento è ancora libero.

giovedì, giugno 14, 2007

Roma Pride?


Il prossimo 16 giugno, sabato, annuale manifestazione del Gaypride. Ho letto la Piattaforma politica ed il Documento politico che sono ampiamente condivisibili ma... C'è sempre qualcosa che non mi convince del tutto in questo appuntamento. Nel Documento si fa "appello al movimento delle donne, delle organizzazioni dei lavoratori, dell’associazionismo della solidarietà e dell’impegno civile, alle e agli intellettuali, ai gruppi giovanili, alle espressioni di base, perché ci aiutino a rendere il 16 di giugno un appuntamento di popolo, in cui siano presenti tutti i colori e tutte le pluralità". E' giusto, doveroso anzi, perchè abbiamo sempre sostenuto anche sul nostro blog che occorre creare una forte rete di solidarietà per chiedere diritti elementari per tutti. Mai ho visto però le espressioni politiche dei movimenti gay, le stesse che puntualmente propongono il Pride, schierarsi visibilmente, chiedendo a tutti i simpatizzanti di fare altrettanto, nelle tante occasioni di sostegno e condivisione di altre cause non meno importanti e disumane. Per chiedere solidarietà occorre anche saperla offrire.

Vabbeh, la mia è pignoleria forse. Un po' alla volta accadrà ed io, nelle manifestazioni di piazza per chiedere diritti per i pensionati o gli immigrati avrò l'imbarazzo della scelta nella collocazione del gruppo con cui partecipare, perchè allora saranno presenti anche le organizzazioni LGBT.

C'è però un altro motivo di disaffezione nei confronti del Pride. Sappiamo che l'iniziativa è nata in un contesto storico e culturale lontano dal nostro. Tale lontananza, oltre che la situazione attuale del nostro Paese, richiederebbe una rivisitazione della manifestazione, rendendola un momento serio di protesta e lotta. Sì, sto proprio contestando la carnevalata che accompagna ogni gaypride che rende poco credibili agli occhi dei cittadini comuni le ottime intenzioni della Piattaforma politica. So bene che il nostro popolo è vario, credo però che in occasioni così importanti anche i più folkloristici di noi possano sfilare con dignità e serietà senza trasformare l'intera manifestazione nella solita kermesse per i voraci media. Certo, nel corteo sfilano anche i "cosiddetti" regolari: impiegati, professionisti, etc., ma, nell'insieme, risultano una specie di "razza" tra le tante che si esibiscono.

Condivido l'opinione del grande Rosario Crocetta, il coraggioso sindaco di Gela incidentalmente gay: «Non parlatemi di orgoglio gay e di altre scemenze.Non hanno senso. Bisogna essere orgogliosi della propria identità senza puntare allo svilimento di se stessi. L'unico orgoglio che si deve coltivare è fare bene il proprio lavoro e rispettare il prossimo». Ed ancora:«Perché non credo che sia questo l'essenziale. Rivendico piuttosto la mia normalità; quello che conta è la dignità dell' amore; non si guarda agli esseri umani per sapere con chi vanno a letto, ma per sapere che uomini sono». (in Gay di Sicilia, orgoglio e pregiudizio).

L'Italia ha bisogno di normalità per riuscire ad accettare una realtà che esiste, ma che è osteggiata pesantemente dalla Gerarchia cattolica e da tanti politici fanatici, ignoranti o solo opportunisti. L'immagine del gay, sempre in festa e baraccone anche quando chiede il diritto di esistere, potrebbe risultare l'ennesima autorete.

martedì, giugno 12, 2007

Libertà "vigilata"


Il blog di Olmo segnala la sconvolgente denuncia di presunti brogli, avvenuti in Sicilia durante le ultime elezioni amministrative, documentata da un video di Dina Lauricella. Un documento raccapricciante quasi del tutto ignorato dai media. Ancora più degli illeciti, è appunto il silenzio generale a sconvolgere ed inorridire. Una sola interpellanza parlamentare per chiedere chiarezza sui risultati che hanno determinato la vittoria del forzista Diego Cammarata al Comune di Palermo, tra 50mila schede bianche e nulle. Come mai, perchè? C'è solo una risposta possibile, quella che abbiamo sempre noiosamente riproposto sul blog: a governare il Paese non sono i politici, docili burattini, ma alcuni "poteri forti"dell'economia. Vedremo se il video della Lauricella, girando per la rete, creerà "opinione"almeno tra gli internauti.


Continua intanto la rilettura in chiave moderna de I promessi sposi che vede come protagonista l'associazione Renzo e Lucio di Lecco: sino ad oggi il quotidiano della Curia bergamasca , La Provincia, non ha ancora concesso il diritto di replica al pesante intervento di donna Fortini/Prassede. C'è ancora quindi la possibilità di partecipare attivamente copiando semplicemente il messaggio N.13 del blog ed inviandolo agli indirizzi indicati. Non è difficile e non richiede troppo tempo.


In casa troppia è tornata una serena, innamorata quiete, dopo la tensione della settimana scorsa cui abbiamo accennato senza però rendere conto. Lo faremo quanto prima, ma anticipiamo che, come il solito, è stato uno scontro di caratteri non motivato da cause rilevanti. Domenica abbiamo vissuto una bellissima giornata con puntata al Ticino. Lì abbiamo incontrato uno dei nostri fedelissimi 14 lettori, Mauro, che ringraziamo pubblicamente per la fedeltà e, soprattutto, per la condivisione di gran parte delle nostre idee. E' sempre bello scoprire di non essere i soli a pensare in un certo modo.
Sulla via del ritorno, sempre lungo la spiaggia,dopo le 19 perchè abbiamo goduto il più possibile la natura e l'aria salubre del fiume, ci siamo imbattuti in uno spettacolo non previsto. Circondato da numerosissimi spettatori, un gruppo di 5 (credo, ma non sono sicuro) componenti, 2 maschi e 3 femmine, si stava esibendo in una sfrontata performance sessuale. I miei compagni avrebbero voluto assistere (era gratis), ma io, per qualche indefinita remora morale, ho tirato dritto, seguito, sia pure a malincuore, dai novios. Non so se perchè assalito da un senso di squallore improvviso, o più banalmente perchè al ruolo di voyeur ho sempre preferito di gran lunga quello di esibizionista. Bah, mi spiace comunque di aver impedito ai novios la visione fortuita, ma già so che domenica prossima non solo vorranno tornare alla spiaggia,ma faranno di tutto per attardarsi fino all'orario di inizio spettacolo . Va bene così.

lunedì, giugno 11, 2007

Renzo e Lucio finalmente insieme ed è subito ... donna Prassede.


Succede di nuovo nei luoghi manzoniani, a Lecco. Il neonato gruppo gay locale è subito stroncato con sarcasmo e saccenza letteraria dall'Assessore ai Servizi Sociali della città, Angela Fortino, probabilmente nell'intenzione novella don Rodrigo, in realtà perfetta donna Prassede dei Promessi Sposi, descritta dal Manzoni quale esemplare del peggior moralismo bigotto. I particolari in Renzo e Lucio che risponde con un appello per chiedere il diritto di replica, fino ad oggi non concesso, sul solito quotidiano locale,La Provincia, già citato su questo blog per lo spudorato schieramento a favore del "solito" potere (v. Messaggio N.15).

Ecco il ritratto di Angela Fortino/donnaPrassede secondo Alessandro Manzoni:

"Il suo ingegno, a dir vero, non era niente straordinario, ed essa non si era mai data una gran briga di coltivarlo, almeno nei libri. Ma siccome la mente umana non può vivere senza idee, così donna Prassede aveva le sue, e si governava con esse, come dicono che si dovrebbe fare cogli amici. Ne aveva poche, ma quelle poche le amava cordialmente, e si fidava in esse interamente, e non le avrebbe cangiate ad istigazione di nessuno... Donna Prassede profondeva pareri e correzioni a quelli che volevano, e ancor più a quelli che dovevano sentirla: e per quanto dipendeva da lei non avrebbe lasciato deviare nessuno d’un punto della via retta. Perché, a dire il vero, questa smania di dominio non nasceva in lei da alcuna vista interessata: era proprio il desiderio del bene; ma il bene ella lo intendeva a modo suo, lo discerneva istantaneamente in qualunque alternativa, in qualunque complicazione di casi le si fosse affacciata da esaminare: e, quando una volta aveva veduto e detto che quello era il bene, non era possibile ch’ella cangiasse di parere; e per farlo riuscire predicava ed operava fintanto che avesse ottenuto l’intento o la cosa fosse divenuta impossibile; nel qual caso non lasciava di predicare per convincere tutti che avrebbe dovuto riuscire" [III, 9].(Donna Prassede, caricatura della pratica cristiana e capXXV de I promessi sposi).

domenica, giugno 10, 2007

SABATO 9 GIUGNO 2007


Questa mattina sono terminate le scuole e per migliaia di studenti iniziano finalmente le tanto attese vacanze. Anche per il nostro Lupetto è finita! E’ stato bravissimo, si è impegnato persino in modo esagerato con un senso di responsabilità ammirevole, difficile da trovare in un ragazzo di quasi 15 anni.
Ha individuato nella scuola la sua prima forma di riscatto da un'infanzia non facile, iniziando a porre le basi di un futuro luminoso. Osservarlo mentre studia è un piacere. Vedi proprio la passione mentre fa i compiti ed anche la determinazione, se non riesce subito a risolvere un’ equazione matematica. La scuola da sempre è criticata, gli insegnanti bersaglio spesso ingiusto dei luoghi comuni, ma per L e per tantissimi studenti la scuola è vita. Basterebbe partire da loro, dagli studenti, per renderla migliore, ma non è questo che voglio raccontare.
Stamattina, ultimo giorno, sono andato a prenderlo a scuola. Centinaia di studenti uscivano festanti e nel momento in cui passavo in auto davanti all’edificio scolastico, lo vedo uscire. In un secondo mi è venuto in mente il suo primo giorno di scuola a sei anni e quello che pensai allora. Riposi in quel giorno tutte le speranze che crescendo L capisse l’importanza dello studio. Feci una sorta di preghiera laica, vedendolo entrare quel primo giorno delle elementari e oggi quelle mie silenziose speranze di allora sono una realtà che rende noi tutti felici.
Oggi è giornata triste per noi novios, succede nelle migliori famiglie, ma grazie al Lupetto sono sereno e pieno di gioia per il suo successo scolastico.
Per festeggiare siamo andati a comprare dei jeans e una maglietta. Altra emozione per me. E’ diventato proprio un ometto. Sceglie, decide. Io osservo e mi piace capire i suoi gusti. Sono proprio fortunato. Ho la possibilità di sentirmi un po’ papà, ma questo è un mio segreto, L un papà vero lo ha da qualche parte. Sono ripagato di piccoli sacrifici che di fronte all’amore che provo per L sono niente.
Devo ringraziare Ser, la sua presenza è ed è stata determinante. Anche Dan ha fatto e fa la sua parte. Da subito gli ha voluto bene e lo ha accettato senza indugio, capendo quanto è importante per noi, ma è stato L con la sua dolcezza a conquistarlo da subito. Vi assicuro che è bello vederli giocare insieme alla play nonostante le urla e i reciproci insulti. Dan ha un bel dialogo con L, lo stimola ad affrontare serenamente le prime esperienze adolescenziali e gli è vicino in questa complessa fase della vita di scoperta e di cambiamento.
Sono proprio fortunato…..anche se oggi un po' triste, ma come canta Ron "la tristezza passerà il resto poi chissà verrà domani". (En)

mercoledì, giugno 06, 2007

RICORDI


Quanti ricordi leghiamo ad oggetti, a qualcosa di inanimato. E' dura separarsene perchè fanno parte di spezzoni di vita che ognuno di noi ha dentro e sente forte.
Oggi mi sono separato dalla mia prima bicicletta, la mia prima compagna d'infazia. Con lei ho imparato ad andare sulle due ruote, ad assaporare il profumo dell'aria che mi accarezzava quel volto da bambino estasiato da tutto ciò che gli occhi riuscivano a catturare. Una volta presa confidenza con le strade e con il mezzo io e i miei amici esploravamo tutto quello che potevamo, qualunque cosa e andavamo finchè le gambe ci portavano. Sempre alla ricerca dell'avventura, sconsiderati e incuranti dei pericoli che ogni tanto ci davano degli alt. Cadute rovinose ginocchia consumate dall'asfalto e qualche volta anche ossa rotte come la mia povera mascella che tanto mi ha fatto piangere. Adesso hanno completamente un altro sapore le mie lacrime. Oggi quelle goccioline salate solcano il mio viso, quasi intente a raffreddare quel caldo che sento dentro. Tanti ricordi sono legati alla mia ormai ex bici. Spero vivamente che con la sua grande esperienza accompagni in qualche nuova avventura il bimbo del mio collega. Farà tante scoperte insieme a lei, non sempre saranno piacevoli ma incrementeranno il bagaglio di ricordi che sempre si porterà dietro per tutta la vita.
Ora penso a lei, penso al giorno che mi venne regalata e con quanta gioia negli occhi la portavo a casa. A quest'ora il viso di un altro bimbo sarà illuminato e quella luce è tanto forte da illuminare il mio cielo oggi un pò triste.

Dan


lunedì, giugno 04, 2007

Il naufragio dei diritti


Riappare, ringiovanita e pimpante, l'ombra dei poteri occulti, nuova o simil P2 dietro il caso Visco-Speciale che tiene banco da alcuni giorni sui nostri media. In realtà il caso tanto "speciale" non è, dal momento che ripropone tutto il peggio della politica passata ed attuale, con Berlusconi ovviamente a fare da trait d'union tra il vecchio ed il finto nuovo. Bossi, forte del successo elettorale che sbarca la Lega persino a Lampedusa che da anni, sola, affronta l'emergenza clandestini, da Pontida infiamma i padani al grido di "Al voto subito!", stoppato però da Fini che, non lo dice, pretende prima l'uscita di scena del discusso ed incapace "statista" di Arcore.

La fiction infinita, caricata ognitanto di colpi di scena, distrae il popolo italiano dalle continue tragedie che si consumano nel Mediterraneo, il "mare nostrum".

La scorsa settimana l'ennesima disgrazia favorita dal cinismo di Malta e dall'indifferenza dell'Europa. Solo l'Italia in quella occasione ha dimostrato di possedere ancora un cuore, salvando 27 uomini-tonno da morte certa. La storia è testimoniata da "due fotografie che hanno in comune lo sfondo, il Mediterraneo, ma che per il resto sono l'una il contrario dell'altra. Esattamente come sono agli antipodi la vita e la morte. La prima è apparsa su "Repubblica" giovedì 24 maggio, la seconda qualche giorno dopo. Nella prima si distingue una piccola barca interamente coperta di esseri umani: uomini, donne e bambini, in tutto 57 persone, fotografate da un ricognitore maltese poche ore prima di scomparire. Nella seconda si vede un enorme cerchio galleggiante, una trappola per tonni, punteggiato, per metà della circonferenza, di giovani uomini africani che hanno trovato lì la salvezza dopo un naufragio". (I naufraghi salvati da una fotografia).

Nessuno dei Paesi ricchi intende affrontare seriamente la questione dei flussi migratori dai Paesi poveri: rimettere mano all'economia mondiale sarebbe un impoverimento generale che bloccherebbe la corsa alle poche supremazie ancora disponibili. Affamare il Sud è il prezzo dovuto, calcolato fin dagli anni '70, per mantenere in vita il sistema malato del Nord.

Le toppe, le pezze da cucire per tenere insieme gli stracci di una moltitudine di subumani sono affidate al Volontariato e ai movimenti leghisti che si alternano antiteticamente in grida di aiuto opposto, creando così un accettabile equilibrio nell'opinione pubblica, la cui coscienza collettiva è altalenante, ma fondamentalmente quietata. Ci si aspetterebbe un impegno più serio dalle Religioni, ma al di là di doverosi discorsi ineccepibili quanto fumosi, le singole Istituzioni risultano perfettamente integrate nel sistema capitalistico condannato.

Non ha senso spendere energie, soldi e persone in battaglie per diritti di qualsiasi tipo, quando non è assicurato, nemmeno in Italia, il diritto elementare ad una vita veramente umana per tutti. O avverrà una grande alleanza tra i calpestati della storia per chiedere insieme il rispetto dell'uomo o continuerà all'infinito la guerra tra poveri sotto lo sguardo compiaciuto dei pochi ricchi.Suona molto retorico, ma basta guardare le due immagini proposte sopra per sprofondare nella realtà. Se ancora ci resta un po' di umanità.

sabato, giugno 02, 2007

Costumi amorosi in progress



La coppia/troppia perfetta non esiste. Esiste quello che i 2 o 3 riescono a costruire quotidianamente e nel tempo, un passo dopo l'altro, a volte speditamente, altre faticosamente. A periodi di esaltata passione, inevitabili succedono periodi di "stanca", di fiacca abitudine. I più pericolosi, perchè la natura cacciatrice di noi maschi (ma forse non è poi caratteristica esclusiva del genere)si allerta, inizia a guardarsi intorno, avverte prepotente il desiderio di rientrare nel "giro"da cui volontariamente si era bandita. E sappiamo bene quanto siano esagerate in termini di possibilità le occasioni ammaliatrici: ogni città ha i suoi locali, i suoi luoghi, come se non bastasse semplicemente uscire di casa per "mostrarsi" e individuare con occhio esperto eventuali prede fin troppo disponibili! La conquista dei diritti elementari sicuramente porterà in futuro una "normalizzazione" segnalata, molto probabilmente, dalla scomparsa graduale proprio di questi luoghi di incontro. Sarà finalmente la fine dell' emarginazione, ma anche di tanto business che ha sfruttato la solitudine, la frustrazione e la disperazione di molti. Quel giorno però appare ancora lontano ed intanto occorre fare i conti con la realtà del facile appagamento dello sfizio. A volte le tentazioni si superano brillantemente, altre invece provocano cadute rovinose. Queste le complicazioni in cui si dibattono tutte le coppie/troppie del mondo, oltre naturalmente gli ostacoli comuni, legati alle diversità caratteriali, alla formazione personale, alla vita di tutti i giorni. Come si affrontano questi momenti, come si superano soprattutto e come se ne esce se l'amore è ferito, umiliato, maltrattato?
Come troppia non abbiamo ancora vissuto una fase simile, perchè ancora frastornati dallo stupore di questi 20 mesi meravigliosi di crescita ininterrotta, ma prima o poi toccherà anche a noi la normalità. Possiamo guardare al vissuto della coppia originaria che tante volte nei suoi 20 anni ha sbattuto la testa contro il muro dei propri limiti. Possiamo però anche attingere al patrimonio esperienziale di altre coppie, perchè ormai non è più vero che siamo privi di modelli cui riferirci e a cui guardare per avere un'idea di come orientarsi nelle soluzioni. Ivan e Fa, in questi giorni stanno coraggiosamente vivendo una situazione simile pubblicamente, attraverso il blog, così da offrire a tutti una straordinaria occasione di crescita. Sono dei grandi, specie Ivan, che è il curatore del blog già più volte segnalato!
Sembra proprio stia finendo il tempo in cui i soli discorsi erano la moda, le canzonette, i vips e ... le misure. Oggi finalmente sempre più persone si confrontano, anche grazie al web, sulle problematiche di coppia, sulle relazioni, sulla vita. Senza vergogna o paura di mostrare i propri limiti che poi sono di tutti.
Quando si ama davvero, in modo adulto e responsabile, non si cede di fronte al peggio, almeno finchè anche dall'altra parte si intuisce vivo lo stesso amore. Non si tratta di innamoramenti adolescenziali che nascono e muoiono con la stessa facilità di certi fiori estivi: siamo uomini, perciò segnati profondamente dall'amore vissuto e condiviso, tanto da non gettarlo al vento come se nulla fosse per orgoglio,superficialità e rabbia. Sarebbe come rinunciare ad una parte di noi stessi. Il dialogo cattivo, serrato, accondiscentente o vendicativo, tranquillo o disperato, cercato o subito, pare essere la chiave di volta per risolvere ogni crisi. La fine della comunicazione segna inesorabilmente la conclusione di ogni rapporto.
Quando coi novios abbiamo deciso di osare un blog, sapevamo di esporci .Eravamo all'inizio della nostra storia che allora ci appariva quasi un'avventura, perchè nuova per noi e per le persone che conoscevamo. Poteva durare pochi mesi o una vita, ma avevamo (ed abbiamo ancora) la convinzione che renderla pubblica non solo potesse servire a noi "impegnandoci socialmente",quasi a strappare quel riconoscimento ufficiale che prima o poi arriverà anche dallo Stato, ma, nello stesso tempo, riuscisse a provocare nei benpensanti il dubbio che non esistono regole fisse in amore. E nemmeno numeri obbligati. Il rischio di un eventuale pubblico ludibrio di fronte al fallimento era preventivato, ma già abbondantemente compensato allora dal meraviglioso inizio della storia . Oggi , guardandoci indietro, possiamo confermare di aver fatto la scelta giusta, comunque andrà la vita.
Foto: interno troppiano.