sabato, giugno 02, 2007

Costumi amorosi in progress



La coppia/troppia perfetta non esiste. Esiste quello che i 2 o 3 riescono a costruire quotidianamente e nel tempo, un passo dopo l'altro, a volte speditamente, altre faticosamente. A periodi di esaltata passione, inevitabili succedono periodi di "stanca", di fiacca abitudine. I più pericolosi, perchè la natura cacciatrice di noi maschi (ma forse non è poi caratteristica esclusiva del genere)si allerta, inizia a guardarsi intorno, avverte prepotente il desiderio di rientrare nel "giro"da cui volontariamente si era bandita. E sappiamo bene quanto siano esagerate in termini di possibilità le occasioni ammaliatrici: ogni città ha i suoi locali, i suoi luoghi, come se non bastasse semplicemente uscire di casa per "mostrarsi" e individuare con occhio esperto eventuali prede fin troppo disponibili! La conquista dei diritti elementari sicuramente porterà in futuro una "normalizzazione" segnalata, molto probabilmente, dalla scomparsa graduale proprio di questi luoghi di incontro. Sarà finalmente la fine dell' emarginazione, ma anche di tanto business che ha sfruttato la solitudine, la frustrazione e la disperazione di molti. Quel giorno però appare ancora lontano ed intanto occorre fare i conti con la realtà del facile appagamento dello sfizio. A volte le tentazioni si superano brillantemente, altre invece provocano cadute rovinose. Queste le complicazioni in cui si dibattono tutte le coppie/troppie del mondo, oltre naturalmente gli ostacoli comuni, legati alle diversità caratteriali, alla formazione personale, alla vita di tutti i giorni. Come si affrontano questi momenti, come si superano soprattutto e come se ne esce se l'amore è ferito, umiliato, maltrattato?
Come troppia non abbiamo ancora vissuto una fase simile, perchè ancora frastornati dallo stupore di questi 20 mesi meravigliosi di crescita ininterrotta, ma prima o poi toccherà anche a noi la normalità. Possiamo guardare al vissuto della coppia originaria che tante volte nei suoi 20 anni ha sbattuto la testa contro il muro dei propri limiti. Possiamo però anche attingere al patrimonio esperienziale di altre coppie, perchè ormai non è più vero che siamo privi di modelli cui riferirci e a cui guardare per avere un'idea di come orientarsi nelle soluzioni. Ivan e Fa, in questi giorni stanno coraggiosamente vivendo una situazione simile pubblicamente, attraverso il blog, così da offrire a tutti una straordinaria occasione di crescita. Sono dei grandi, specie Ivan, che è il curatore del blog già più volte segnalato!
Sembra proprio stia finendo il tempo in cui i soli discorsi erano la moda, le canzonette, i vips e ... le misure. Oggi finalmente sempre più persone si confrontano, anche grazie al web, sulle problematiche di coppia, sulle relazioni, sulla vita. Senza vergogna o paura di mostrare i propri limiti che poi sono di tutti.
Quando si ama davvero, in modo adulto e responsabile, non si cede di fronte al peggio, almeno finchè anche dall'altra parte si intuisce vivo lo stesso amore. Non si tratta di innamoramenti adolescenziali che nascono e muoiono con la stessa facilità di certi fiori estivi: siamo uomini, perciò segnati profondamente dall'amore vissuto e condiviso, tanto da non gettarlo al vento come se nulla fosse per orgoglio,superficialità e rabbia. Sarebbe come rinunciare ad una parte di noi stessi. Il dialogo cattivo, serrato, accondiscentente o vendicativo, tranquillo o disperato, cercato o subito, pare essere la chiave di volta per risolvere ogni crisi. La fine della comunicazione segna inesorabilmente la conclusione di ogni rapporto.
Quando coi novios abbiamo deciso di osare un blog, sapevamo di esporci .Eravamo all'inizio della nostra storia che allora ci appariva quasi un'avventura, perchè nuova per noi e per le persone che conoscevamo. Poteva durare pochi mesi o una vita, ma avevamo (ed abbiamo ancora) la convinzione che renderla pubblica non solo potesse servire a noi "impegnandoci socialmente",quasi a strappare quel riconoscimento ufficiale che prima o poi arriverà anche dallo Stato, ma, nello stesso tempo, riuscisse a provocare nei benpensanti il dubbio che non esistono regole fisse in amore. E nemmeno numeri obbligati. Il rischio di un eventuale pubblico ludibrio di fronte al fallimento era preventivato, ma già abbondantemente compensato allora dal meraviglioso inizio della storia . Oggi , guardandoci indietro, possiamo confermare di aver fatto la scelta giusta, comunque andrà la vita.
Foto: interno troppiano.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non hai considerato le coppie che vanno avanti come se tutto andasse nel migliore dei modi, recitando di fronte agli amici e a se stessi la commedia della coppia felice, mentre ciascuno per conto suo vive la propria vita secondo la filosofia che ogni occasione mancata è persa.Quando mi sono accorto che il mio compagno, innamoratissimo agli occhi di tutti,frequentava di nascosto anche altre persone ho tentato di dialogare ma l'unica risposta è stata"Così fan tutti, prendere o lasciare". Mi vergogno ma non ho avuto il coraggio di restare solo dopo tanti anni e alla fine mi sono adattato anch'io. Stiamo ancora insieme, ma forse per un falso affetto perchè l'amore ha cominciato a spegnersi quel giorno.
B.

Anonimo ha detto...

Io per la stessa ragione ho scelto la solitudine, meglio soli che mal accompagnati...gianni

Anonimo ha detto...

No, le coppie e le troppie vere esistono come testimoniano i tresnovios e tante altri che vivono serenamente l'amore.Forse prima di impegnarsi in una relazione bisogna diventare uomini e non restare eterni adolescenti.Io vivo da 16 anni la mia storia tra alti e bassi, ma sempre nella lealtà.

Anonimo ha detto...

sonante.splinder

la vita di coppia o di troppia non è semplice perchè ogni convivenza porta con sè disagi e òimitazioni personali, ma se si è maturi, sinceri, leali, ma soprattutto convinti ed innamorati tutte le difficoltà sfumano e resta solo la gioia di vivere insieme

Anonimo ha detto...

ciao a tutti e tre! complimenti, beh anche per il blog come riconoscimento sociale del legame ;) bell'idea!
vero, le occasioni sono tante, e l'istinto cacciatore dei maschi non si assopisce nella coppia, anzi a ondate endemiche torna a battere (eheh quale verbo più adatto) alla porta- e le dinamiche in.. troppia devono essere di non facile gestione, ne so già qualcosa di quelle di coppia ;)

xx