domenica, giugno 17, 2007

Parità Dignità Laicità



Due belle notizie.

La liberazione di Rahmatullah Hanefi, scagionato dalle pesanti accuse di complicità coi talebani per cui era stato arrestato lo scorso 20 marzo. Quasi tre mesi di ingiusta prigionia, sostenuto però da Emergency e da tanti cittadini italiani che hanno continuato a mantenere viva l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale sul prezioso collaboratore dell'Ong italiana. Felice naturalmente Daniele Mastrogiacomo che deve la sua liberazione alla mediazione di Hanefi. Si riapre la possibilità del ritorno di Emergency in Afghanistan , ma rimane in tutta la sua crudeltà il barbaro assassinio di Saied Agha, 25 anni, padre di quattro figli,autista di Mastrogiacomo, avvenuto subito dopo il sequestro.

Il successo del Roma Pride. L'abbiamo seguito in diretta sul satellite, perchè naturalmente RAI e TVprivate hanno censurato l'evento (Niente ostensorio, niente diretta tv), fin da subito ci siamo ricreduti: è stato un corteo composto,colorato ma consapevolmente politico. Al di là del numero dei partecipanti, un milione o cinquecentomila, è stato un successo, perchè, come ha detto Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay: «Oggi qui con noi hanno sfilato famiglie tradizionali, famiglie gay, famiglie lesbiche con figli. Il vero family day è qui, perché oggi tutte le famiglie sono rappresentate». L'annuale manifestazione omosessuale si è trasformata in una denuncia chiara e gridata della sudditanza della classe politica,di destra e di sinistra, al vecchio clericalismo bigotto ed ottuso e, nello stesso tempo, ha avanzato una richiesta decisa di sana laicità ed indipendenza dal Vaticano (La bandiera della laicità). La comunità LGBT è andata ben oltre le richieste di riconoscimento dei propri diritti, puntando il dito sul vero problema che è generale e riguarda tutto il Paese. Ci sembra che stia cambiando, forse proprio per il contesto attuale, la mentalità del nostro popolo: stiamo crescendo civilmente e politicamente. Era proprio quello che volevamo, ma non osavamo sperare.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

la cosa piu bella di questo post?
"...fin da subito ci siamo ricreduti: è stato un corteo composto,colorato ma consapevolmente politico."
ci fa piacere che vi siate ricreduti, forse un più di fiducia non ci sarebbe stata male e sareste potuti venire anche voi...

El novio ha detto...

Bah, fireman, probabilmente hai ragione e quando sbagliamo non abbiamo difficoltà ad ammetterlo, come abbiamo fatto pubblicamente. Resta il fatto che all'interno del popolo gay (come di ogni altra realtà umana) esistono molteplici persone e quindi un grande pluralismo di pensiero.Per fortuna. Fino a ieri il nostro modo di pensare non era mai stato troppo in sintonia con la maggior parte delle scelte della comunità LGBT. Il fatto che ora ci sia stata l'apertura ad una visione della realtà non totalmente condizionata e subordinata all'identità sessuale, ma a quella di semplici cittadini come tutti gli altri, corresponsabili del benessere dell'intera società, ci fa piacere e ci coivolge più direttamente. Sperando non si tratti di una scelta strumentale, ma frutto di crescita civile appunto.

Anonimo ha detto...

sonante.splinder

questa manifestazione anno per anno diventa sempre più importante, perchè le richieste sono sacrosante
Il folklore passa semper di più in secondo ordine lasciando il posto alla serietà ed alla compostezza