venerdì, giugno 15, 2007

Tra brutto e bello



Il post di ieri sul Pride ha provocato una piccola discussione. Bene, il confronto dialettico, anche quando lascia i protagonisti più inchiodati di prima alle proprie posizioni, ha svolto il suo compito di stimolo ed approfondimento.
Per quanto mi riguarda ci sono ben altri problemi che dovrebbero essere affrontati urgentemente: la secolare situazione palestinese che, dopo la morte di Yasser Arafat (2004), sta precipitando secondo le peggiori previsioni con la conquista (liberazione) della striscia di Gaza da parte di Hamas e lo scioglimento del Governo di unità nazionale (La Repubblica) e l'allarme disperato sul clima di Al Gore, ieri a Milano (Ansa). C'è poco da stare allegri.
Sul perchè la questione israelo-palestinese ci tocca da vicino abbiamo già spiegato in più occasioni in passato, inutile ripetere.
C'è poi per me una questione affettiva avendo percorso in lungo e in largo la striscia di Gaza e i Territori autonomi, incontrando e conoscendo tante persone che hanno segnato il mio modo di pensare ed essere. E' così per tutti gli incontri che realizziamo nella vita.
I diritti negati in Italia agli omosessuali passano in secondo piano. La rabbia è piuttosto nei confronti della classe politica che scopertamente mira alla conquista/ mantenimento del potere e non certo al benessere dei cittadini. Ma non è una scoperta dell'ultima ora: siamo noi a votarli, quindi ce li teniamo.
Ieri En ed io siamo andati a vedere i "quadri" con i risultati del lupetto: 8,9,8,9,9,8,7,7 (questi ultimi disegno ed ed.fisica). Proprio una bella pagella, eh? Naturalmente En si è emozionato, faticando a tener chiusa la fontana che era lì lì per zampillare. Le votazioni acquistano una valenza ancora più significativa considerando il vecchio stile d'insegnamento del liceo comasco.
Il giorno prima, mercoledì, è nato A, il secondogenito della sorella di En. Nonostante abbia voluto anticipare il suo arrivo nel mondo è un gran bel maschietto. Congratulazioni alla mamma !
Dan ha invece concluso un torneo di calcetto disastroso, ma almeno non ha avuto incidenti.
Oggi, 15 giugno, è il compleanno del nostro amico Lucio, 32anni magnificamente portati: auguri! Un appello ai maschi: fatevi avanti che per il momento è ancora libero.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bei voti! Complimenti.
Per il resto... QUOTO.
Mel

Anonimo ha detto...

sonante splinder

Bravissimo Lupetto e auguri al neonato e al 32enne

Buona domenica

Ulisse ha detto...

Complimenti a Lupetto però ... per la Palestina noi possiamo fare ben poco se non qualche manifestazione, per risolvere i problemi degli omosessuali invece possiamo fare molto. Mi sembra quindi doveroso concentrarci prima sui problemi che si possono risolvere e procedere poi a quelli più ostici con la serenità di aver già risolto quelli minori.
A parte che secondo me non è vero che i diritti dai gay sono inferiori al problema palestinese, sono due questioni completamente diverse che nulla hanno a che fare tra di loro, casomai si possono paragonare le condizioni dei gay italiani con quelli dei 'colleghi' palestinesi.
Questo sminuire il problema omosessuale in favore di altri problemi più rilevanti mi sembra la situazione del filosofo che si almbicca sui massimi sistemi ma tralascia di riparare il rubinetto che perde. Con tutto il rispetto per i massimi sistemi però a me sembra che la priorità prima vada data al rubinetto e poi alle elucubrazioni mentali.

Anonimo ha detto...

COMPLIMENTI Lupettino!!!
Bravo!!!

Anonimo ha detto...

Complimenti Lupetto!Vi ammirriamo! Ora che sei stato bravo a scuola fatti regalare un motorino da Zio Mario. Ricordati che le Zie vi aspettano e che han una graditissima sorpresa x te!!Un Abbraccio Eli&Mara

El novio ha detto...

Ci sono sempre delle priorità nei diritti. Per noi il primo, assoluto, indispensabile è quello alla vita. Il popolo palestinese da più di un secolo non ha nemmeno quello. Senza vita non c'è nemmeno libera identità sessuale. Non aggiungo altro perchè :PRIMUM VIVERE, DEINDE PHILOSOPHARI.Rilancio ad Ulisse, quindi, la palla del filosofo che si perde dietro i massimi sistemi, mentre la gente muore solo perchè nata in un certo territorio e non a Como, dove si può disquisire sui massimi sistemi.