mercoledì, ottobre 10, 2007

I pasdaran di Mancuso



"Vi chiedo a tutte e tutti di aiutarci, dovete invadere le nostre sedi, imporci di essere conseguenti alle parole, rapidi nelle decisioni e nelle risposte. Arcigay si mette a disposizione affinché tutto il popolo lgbt si senta parte di una nuova fase storica". Avevamo accolto con interesse l'invito del neo presidente Mancuso pochi giorni dopo la sua nomina ( in Voti e bucati) avvenuta lo scorso maggio, senza sospettare che in realtà si trattava di una vera e propria "chiamata alle armi" in codice per i militanti sparsi in Italia. Da allora, la nuova gestione Arci ha immediatamente scatenato una campagna di colonizzazione per affermarsi indiscutibilmente come esclusiva rappresentante del mondo glbt italiano. E' accaduto perfino in questa sperduta provincia comasca dove siamo testimoni increduli dell'azione di pasdaran fedeli all' ayatollah che tentano con ogni mezzo e molto maldestramente, di imporre la bandiera associativa, ignorando spudoratamente qualsiasi procedura democratica, ma anche i bisogni della realtà glbt lariana, evidentemente superflui ai fini rivoluzionari della conquista. Ma di questo riferiremo al momento opportuno. Tutti invece abbiamo visto l'uso strumentale (ma ancora maldestro) della vicenda del Colosseo e la successiva scalata al Campidoglio nel tentativo di eliminare nella corsa al potere della rappresentanza lo storico Circolo romano Mario Mieli.


L'ultima crociata dell'integralismo mancusano colpisce ora Panariello, reo di battute omofobe nel suo ultimo spettacolo. Alle accuse del generale Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma, così risponde il comico toscano:"Amo fotografare la realtà e credo di poter scherzare su una cosa che ritengo assolutamente normale. Così come scherzo sul fatto che nel 2007 gli uomini si mettono le cremine, così come scherzo sulla moda, così come scherzo sulle donne maniache per la forma fisica, così come scherzo sul mondo gay e sugli animali. Cosa c'è di male? Non ho nessun problema con i gay - ha aggiunto il comico - ho tanti amici e partecipo con piacere alle battaglie per il riconoscimento dei loro diritti. Vorrei però suggerire a coloro che si lamentano di imparare ad essere autoironici. I gay sono persone supersensibili, ricchi di ironia e di autoironia, e quelli che hanno visto lo spettacolo sanno che non offendo nessuno".


Basteranno le ragioni di Panariello a rallentare le ambiziose mire di Mancuso o almeno a convincerlo nella scelta di militi più illuminati? L'arcitracotanza sembra ormai aver superato ogni ragionevole limite.

1 commento:

Ulisse ha detto...

Prendersi troppo sul serio non è mai un bene.
Prima si critica la chiesa perchè si incazza quando un comico prende in giro il Papa e poi non si tollera che si scherzi su di noi. Due pesi e due misure.
Ragazzi, ma fatevi una bella risata che è meglio e ricordatevi quello che diceva Mae West che era una che la sapeva lunga: 'che si parli pure male di me purchè se ne parli'.