venerdì, marzo 12, 2010

Quel ramo rosso sangue...

Uff. Anzi, ri-uff. Punto esclamativo. Sembra io sia l'unico in tutto il comasco a vedere dietro gli omicidi che si consumano con incredibile frequenza in questa terra (l'ultimo ieri, per fortuna la vittima stavolta è sopravvissuta) un campanello d'allarme cui si deve prestare attenzione. Quali i mali lariani (8 gennaio 2007)il primo post sull'argomento  e Nulla (4 febbraio 2010), l'ultimo. Dall'inizio dell'anno sono già tre i delitti: a Como un armaiolo ha  ucciso il suo strozzino e lo ha decapitato per poi infilare la testa  nel forno a legna della pizzeria del suocero nel tentativo di farla sparire.Domenica scorsa, 7 marzo, a Bellagio,un tranquillo signore di mezzetà ha strangolato la sua convivente con un filo elettrico. Infine ieri, la tabaccaia di Albavilla, indossata la maschera di Scream invenduta a carnevale, ha accoltellato la vicina, pare per rapinarla. Magari più avanti si scoprirà che anche in questo caso c'è una storia d'usura nello sfondo. Ora, caro Luci, questi non sono più episodi sporadici: la percentuale di delitti nella nostra provincia è superiore di gran lunga a quella dell'intero interland milanese, Quarto Oggiaro compresa. Superiore persino a certe zone del sud, dove comunque i crimini sono opera di quel cancro virulento che sono le organizzazioni  mafiose.Qui i responsabili sono cittadini come noi, persone normali (beh, si fa per dire vista l'efferatezza dei delitti) di una provincia per bene, bigottamente cattolicissima. Che sta succedendo? C'è nell'aria , stra-inquinata grazie alla cricca che finge di amministrarci,  qualche agente estremamente nocivo che diffonde germi di violenza sanguinaria? In questo caso  siamo tutti in pericolo, potenzialmente carnefici o vittime. O è piuttosto lo "sporco", nascosto gelosamente in tutti questi anni sotto il tappeto dell'agiatezza economica, che sta venendo alla luce nel momento in cui la spaventosa crisi del teziario  ha messo in ginocchio ditte un tempo floridissime e con loro migliaia di lavoratori? Non è solo storia di usura (che è già ben grave): è storia di ordinaria disperazione di gente che col tempo ha perso di vista qualsiasi riferimento valoriale in nome dei danè (soldi).Emblematica è l'avventura dei "passatori": dal contrabbando di sigarette e cioccolata a quello attuale di persone (clandestini), passando per la droga, le armi, i diamanti e l'oro, la varia tecnologia, l'esportazione dei capitali ed il riciclaggio di denaro. Già ai tempi delle leggi razziali (1938) tanti contrabbandieri senza scupoli, dopo aver intascato soldi da poveracci che speravano di salvarsi oltre confine, vendevano gli stessi ai fascisti, consegnandoli così ai carri merce in partenza per i campi si sterminio. Senza scrupoli pur di arricchirsi, questa è l'amara verità che ha fatto di Como e della sua provincia, finchè è stato possibile, una delle terre più ricche del Paese.Certo non tutti si sono lasciati trascinare in questa mentalità perversa. La maggioranza di noi ha sudato e faticato onestamente per avere quel poco che ha. L'errore però è stato quello di consegnare ai senza scrupolo, ai delinquenti,le sorti dell'economia e della politica di questa terra. Delega in bianco, senza sorvegliare, senza controllare, presi com'eravamo dal nostro lavoro.  Ora si pagano con la disperazione di tanti le scelte sbagliate che hanno concentrato nel terziario l'intero sviluppo, mortificando qualsiasi altra possibilità, prima tra tutte il turismo. Perchè questa terra è malata, riconosciamolo, ma è ancora una gran bella terra, ricca di patrimoni naturali, storici ed architettonici. E' questo a rendere ancora più penosa l'agonia  che ora ci tocca.

3 commenti:

aliaszero ha detto...

Meno male che non sono depresso o con l'umore instabile...altrimenti dopo la lettura del post non so cosa avrei fatto. Tutto quello che dici è verissimo...si può applicare a tante zone d'italia...però è vero che certe zone del nord, votate al lavoro e al guadagno, risentono più di altre la crisi economica e d'identità che attanaglia tutti. Un bacione.

MELCHISEDEC ha detto...

Un quadro che desta preoccupazione; credimi, non avrei mai pensato al Comasco come zona "calda". Preoccupa il sospetto che il vicino di casa possa nuocerti in qualche modo, il mimetizzarsi nell'apparente normalità. Anche la mafia si mimetizza per affaroni però.

Majin79 ha detto...

Beh un quadro decisamente preoccupante... c'è poco da stare allegri, ma temo che la gente abbia cominciato ad essere assuefatta a certe notizie... ci si limita a fare una qualche espressione col viso e poi si pensa immediatamente ad altro...