Sembra il titolo di un Convegno, di una convocazione degli Stati Generali, come si usa oggi. Invece è solo la domanda che mi resta in testa dopo la lettura del post di Sir Percy Blakeney in Vivere a Como. Abbiamo un'Amministrazione di incapaci, che lavora platealmente per il bene privato usando la cosa pubblica come strumento a quello finalizzato. La lungimiranza politica, requisito minimo per un governo decente, è del tutto sconosciuta. Appare manifesto anche nell'atteggiamento, ottuso e al limite della denuncia, nei confronti dei musulmani che inutilmente chiedono di poter pregare l'unico Dio, lo stesso dei cristiani come insegna il Magistero cattolico, in un luogo adeguato e conveniente.
Inutile sperare che dalla destra che esercita il potere come vediamo, possa venire qualcosa di buono, una speranza di cambiamento in meglio. E' l'ottusità dei servitori che obbediscono ciecamente, senza pretendere di capire, a Milano o Roma che di Como in sè se ne fregano, avendo a cuore piuttosto interessi presenti sul territorio da conservare ed espandere ulteriormente.
Inutile sperare anche dall'attuale opposizione che è altrettanto ottusa e lo manifesta ognivolta che può, nella scelta dei dirigenti e dei candidati, come anche nei progetti politici, come quello recente di Rifondazione.
Insomma una brutta situazione di ottusità generale e di palese violazione della Costituzione come scrive Sir.
E i comaschi? Che fanno, che dicono, che hanno in mente per il futuro? Vale ancora quanto scrivevamo in occasione della festa del Patrono (31 ago) e cioè: "C'è piuttosto aria di "scazzo". La vita della città e della stessa provincia è percorsa da una sorta di abbandono disperato (senza speranza), di fatalismo rassegnato, condannato all'inazione."?
Per il momento preferisco non cercare una risposta: voglio conservarmi uno spazio di speranza.
* In foto P.za Cavour esondata, metafora dell'attuale situazione?
2 commenti:
La città la fanno i cittadini, se l'attuiale amministrazione è clientelare e fa solo l'interesse di pochi (leggi Comunione e Liberazione) è perchè noi cittadini glielo permettiamo. Ci lamentiamo ma poi non muoviamo un dito, se si vuole ottenere qualcosa bisogna muovere il culo ma il comasco è addormentato e in fondo gli va bene così e per ottenere qualcosa è meglio andare dal vescovo che in comune, così si passa pure per bravi cristiani.
Che desolazione!
Hai perfettamente ragione,Uli: lo scrivevo lo scorso 20 luglio. Qui la gente (anche i giovani) crede che Prodi sia comunista ed arrafferà i risparmi di una vita se solo il centrosinistra (sigh, quello che abbiamo!)dovesse "conquistare il potere" a Como. Meglio perciò affidare i 4 (o 4milioni) soldi ai fedelissimi del cavaliere plastificato o del ciellino Formigoni : loro sì che sanno come investirli. A proprio favore naturalmente.
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