mercoledì, ottobre 18, 2006

Colazione nel parco


Concluso Kant. Oggi ultime due ore della tradizionale sintesi prima dell'inizio delle interrogazioni. Come il solito osservo le facce dei giovani discepoli per verificare in diretta la chiarezza del mio parlare. I "secchioni" tesi, concentrati, attenti a non perdere una virgola, una pausa significativa del maestro: M. che è un po' grassoccio suda, nonostante il primo freddo ottobrino e l'aula ancora privata del tepore artificiale. Come ogni anno a questo punto del programma, leggo sui volti la tensione, lo smarrimento di fronte al primo vero scoglio della disciplina che impone loro il pensiero puro, l'astrazione. E io esagero, di proposito, non concedendo tregua, sviluppando un concetto via l'altro, in un discorso sempre più complesso ed articolato. Persino F., molto intelligente ma "fancazzista", stavolta è preoccupato: sta sicuramente pensando a come farà a preparare una verifica decente senza dover perdere interi pomeriggi su un prussiano di cui poi ricorderà nulla, avendo già deciso per Economia alla Bocconi, sempre che supererà il test. Ed io imperterrito continuo senza sosta, non per sadismo, ma per il desiderio di conquistarli al pensiero, alla straordinaria capacità della mente di spingersi sempre oltre. Ai primi segnali di cedimento dei più fragili (passata la prima ora), qualche battuta (in tema) per un rapido recupero delle forze e via di nuovo, fino alla fine, arrivata con qualche minuto di anticipo perchè Dan che oggi è in zona, mi aspetta per una velocissima pausa pranzo . Bello passare dalla filosofia kantiana all'amore senza soluzione di continuità. Trovare uno dei miei compa fuori ad aspettarmi mi emoziona quasi fossi ancora liceale. Il fatto è che sto sempre bene con loro e il tempo davvero non basta mai, per cui anche una semplice pausa pranzo diventa preziosa. Abbiamo persino 15 minuti per rilassarci su una panchina del magnifico parco! Poi via, lui ai suoi interventi, io a casa non senza telefonare entrambi, nei rispettivi viaggi, a En che, povero, lavora in tutt'altra zona. Vita da tris, vita straordinaria!(s)

2 commenti:

ser ha detto...

Esagerata, Chiara:ai miei studenti i brividi al massimo vengono al momento della verifica (se non hanno fatto il loro dovere). Ti consiglio invece la lettura del blog di Mel ( lo trovi tra i links):scoprirai vera passione per la nostra comune "arte", unita a quella viscerale, adorante per la parola. Un connubio da non perdere. Interessante il lavoro proposto dalla tua docente anche se non mi trova troppo coinvolto (anche per ignoranza, lo ammetto).Quando il blog, segnalato nel tuo profilo, prenderà avvio? Ho tanto da imparare...

El novio ha detto...

Questo post è diventato un consiglio di classe tt prof! Mo ti e piaciuta la sorpresa eh.. ho fatto il principe azzurroe tu, da buona cenerentola hai corso per le scale per andare dal tuo principe. Sai che bello far finta di niente e sentire dentro un fuoco che brucia solo nel vedersi. Tu ormai avevi riempito le teste dei ragazzi in due ore; a in 2 secondi mi hai reso strafelice! tatmo! -D-