giovedì, febbraio 08, 2007

Al Fatah e Hamas alla Mecca


Iniziati ieri i colloqui tra le delegazioni di Hamas e di Al Fatah alla Mecca in Arabia Saudita. Si tenta di raggiungere un accordo per la formazione di un Governo di unità nazionale.Abu Mazen,Presidente dell'Autorità palestinese (Ap) ed esponente di Al Fatah, ha dichiarato: "Vogliamo formare un Governo di unità nazionale ed è quello che tutti ci chiedono. Un Governo che ponga fine all'embargo internazionale", mentre Ismail Haniyeh,primo Ministro palestinese ed esponente di Hamas, ha precisato che "I colloqui della Mecca volteranno pagina nelle relazioni interpalestinesi. I dirigenti palestinesi vogliono raggiungere un accordo globale che regoli tutte le relazioni interpalestinesi sotto ogni aspetto e non un accordo parziale che lasci questioni in sospeso". I dirigenti seduti da ieri intorno al tavolo della trattativa sperano che un Governo di coalizione possa por fine alla guerriglia, offrendo un'immagine di unità e incoraggiare così le grandi potenze a revocare le sanzioni che hanno seriamente compromesso l'economia palestinese."Siamo venuti per metterci d'accordo e non ce ne andremo se l'accordo non sarà raggiunto" ha precisato Khaled Meshaal, leader in esilio di Hamas.Il Re Abdullah di Arabia Saudita, che ha organizzato l'incontro della Mecca, ha invitato le delegazioni palestinesi "ad ascoltare la voce della ragione" ed evitare una guerra civile che vanificherebbe le conquiste di decenni di lotta. Ma ogni accordo, che secondo i funzionari alla Mecca potrebbe richiedere tre giorni di lavori, dovrà affrontare la reazione delle diverse fazioni.

Stiamo a vedere se almeno stavolta Israele lascerà che i due gruppi arrivino ad una soluzione o provocherà, come nei precedenti tentativi, una carneficina di civili per interrompere quella che sembra essere ormai l'ultima possibilità.

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