"Il genio del cristiano ha il compito di mantenere separate le responsabilità secolari, da quelle ecclesiali: sono ambiti che richiedono una giusta distinzione per dare contenuti corretti alla laicità della comunità civile. La Chiesa serve la pienezza della vita dell'uomo e della donna, e chi è membro della comunità cristiana si occupa della pienezza della vita mettendosi a servizio del prossimo. Anche io voglio fare del mio servizio un dono per tutti. Quando è in gioco il bene comune, la comunità cristiana si mette a servizio della comunità civile. Ogni consiglio e ogni indicazione - anche critica -, saranno ben accetti."(Vaol.it). Parole nuove, cui non siamo più abituati da tempo, quelle che il Vescovo Diego ha rivolto ieri, a Sondrio, alle autorità civili e militari valtellinesi. Segno della svolta sperata nella politica ecclesiale comasca? Troppo presto per dirlo, ci limitiamo a prendere atto che il nuovo vescovo ha subito preso le distanze dall'arrogante ingerenza maggioliniana, chiarendo subito i ruoli distinti di Chiesa e Stato. Obiettivo di entrambi è il bene comune, per il quale la comunità cristiana si pone al servizio della società civile. Nessuna pretesa di imposizione e gestione della verità, ma umana richiesta di consigli, indicazioni e anche critiche. Un buon inizio!
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