Ecco una presentazione del nuovo simbolo del PD che quasi certamente non vedremo. Ieri Veltroni e il suo staff, spiegato il significato bla bla bla, hanno offerto una serie di possibili utilizzi dello stesso: nei manifesti e sulle schede elettorali, col popolo, i bambini e la famiglia (tradizionale), tralasciando ovviamente di accompagnarlo ad un'immagine di famiglia alternativa. Come a dire: "Non vogliamo grane chè abbiamo bisogno di voti, ora che siamo appena nati. Lasciateci lavorare in pace". Eppure il Walter nazional-mericano ha subito chiarito che: "Sono passati 24 giorni dalla nostra incoronazione alle primarie e in 24 giorni abbiamo creato il simbolo, la sede del partito e gli organismi dirigenti, ma soprattutto da un punto di vista politico molte cose sono cambiate: la più grande è la fine della Casa delle Libertà e la consapevolezza che è venuto il tempo delle riforme costituzionali da fare insieme a quella della legge elettorale". A sottolineare il momento storico "A beautiful day", degli U2 come sottofondo ("E' un bel giorno/il cielo è a portata di mano/ e tu ti senti come se fosse un bel giorno/E' un bel giorno/non lasciarlo trascorrere").
Una presentazione come si deve insomma, dal momento che ormai anche il cavaliere plastificato,come un bambino ricco e viziato, guarda il giocattolo nuovo del vicino (anche lui ha voluto o no un nuovo partito e adesso usa il gazebo?). "Finalmente è la destra ad inseguire il centrosinistra nelle modalità comunicative", gongola felice Gualtiero.
In fondo non è così urgente assicurare uguali diritti a tutti i cittadini, dopo i froci potrebbero insorgere i "vecchi barbogi non eletti dal popolo" ,esigendo almeno una sola parola di difesa/conforto dalle continue aggressioni verbali. Facile che poi ci si mettano anche i magistrati, le casalinghe e le prostitute, da oggi tassate. No, non è il momento delle polemiche inutili con la destra allo sfascio. Non è nemmeno il momento di risolvere (finalmente) l'annoso conflitto di interessi: probabile che sarà Fini a farlo. E l'ultimo scandalo RAI-Mediaset? Per carità: lasciate stare il caval che dorme!
E poi, scusate, avete visto l'ultima puntata di «Ciao Darwin», etero contro gay? Se li lasciamo fare finirà che i gay si distruggeranno da soli, magari godendo anche del proprio autolesionismo. Forse ha fatto bene il parroco a cacciare Alberto Ruggin dal suo coro: ha leso pubblicamente l'immagine dei gay partecipando a quella vergognosa trasmissione!
Insomma,non è questo il momento di una politica di sinistra: ora importante è vincere.
1 commento:
per quanto mi riguarda, dopo l'affossamento di quella mezza schifezza dei di.co. (ma meglio mezza schifezza che niente), la folle rincorsa a leccare il fondoschiena agli organizzatori del family-day, il silenzio e l'indifferenza imbarazzati dopo il gay pride di roma, con in piazza più gente che al family day ma ignorati alla grande - l'unica cartina di tornasole per cui compagno e io voteremo qualcuno sarà l'impegno chiaro, netto, preciso, inequivoco di un riconoscimento pieno di diritti alle unioni tra persone dello stesso sesso.
traduzione: la prossima volta mi sa che annulleremo la scheda e continueremo così per un bel pezzo.
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