martedì, novembre 20, 2007

Nuovo allarme "giovani"?



Mentre nella CdL c'è insurrezione contro il lider maximo che dal gazebo di p.za S.Babila annuncia la nascita di una nuova formazione politica e lo scioglimento di Forza Italia, monta nel resto del Paese la preoccupazione per gli adolescenti ,anche perchè a lanciare il sasso è questa volta nientemeno che il ministro degli Interni. Già il Ministero della Pubblica Istruzione aveva emanato a suo tempo direttive alle scuole perchè cogliessero tempestivamente nei giovani segnali preoccupanti di bullismo, intolleranza, etc. ed elaborassero strategie adeguate d'intervento; ora appaiono quasi quotidianamente sui media episodi a conferma dell'allarme generale di cui si è fatto portavoce il Viminale. Ci sarebbe molto da dire circa la nuova "chiamata alle armi" della solita Scuola, quasi questa potesse rimediare magicamente le magagne della società e delle famiglie: troppo facile. Troppo facile prendersela con un'Istituzione lasciata a se stessa, di cui ci si ricorda solo in qualità di serbatoio elettorale o come banco di prova per testare la capacità del Governo del momento di "sfrondare" spese giudicate superflue da destinare altrove. Più difficile invece chiamare in causa l'Istituzione famiglia, in questo periodo strumentalmente osannata al punto da fingere vergognosamente di non vedere la sua crisi sostanziale ed il veloce processo di cambiamento in atto. Si preferisce restare ancorati all'idea tradizionale della famiglia che non c'è più, perchè è quella che Oltretevere vuole a tutti i costi conservare e perchè è più semplice che rimettere in discussione tutto, riconoscendo poi magari la necessità di nuove proposte e modelli alternativi. Intanto un povero padovano, exchierichetto e catechista, viene cacciato dal coro parrocchiale perchè, partecipando al programma televisivo «Ciao Darwin» che andrà in onda martedì sera, ha confessato pubblicamente di essere gay.
Possiamo consolarci con la cronaca nera che continua ad occupare le prime pagine col delitto di Perugia e la cattura del quarto uomo.
C'è una notizia che val la pena evidenziare perchè passerebbe inosservata tra tanti guai nostrani: un gruppo di Ebrei italiani ha diffuso un appello per Gaza e i Territori . Il fatto che sia proprio un gruppo di Ebrei a farsi portavoce della tragedia palestinese, che si aggrava sempre di più nell'indifferenza generale, è già di per sè garanzia: firmiamolo anche noi, sottraendoci per pochi istanti alle problematiche, vere e presunte, di questa povera Italia.

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