mercoledì, dicembre 13, 2006

PENSIERO

Il mio pensiero aveva
lasciato l'assurdità

ed ora viaggiava nella dimensione
della mia realtà
Le stazioni della metropolitana

dove io mi ero immerso quella mattina
si avvicendavano in modo surreale
tutti i loro volti trasudavano una realtà
fatta di quotidiano sterile
Il mio pensiero sganciato nell'assurdo
ora poteva penetrare come un fulmine a cielo sereno
immagazzinava tutti i fotogrammi
il mio pensiero bombardato da queste immagini
si sdraiava sulla collina che mi fece da madre un giorno
La quercia amica
di un'infanzia che non c'è più
mi spronava a salire sulla prima nube delicata
ricordo del sole del mattino
e se l'assurdo mi riprenderà sicuramente

io sarò amico del mattino...
(Victor,
http://stazionemilano.splinder.com/)

Nessun commento: