mercoledì, gennaio 02, 2008

2 gennaio





Continuano gli allarmi che annunciano neve a palate, ma ancora, salvo qualche tenero fiocco caduto qua e là durante la giornata, siamo stati risparmiati. La temperatura si è alzata e questa è già cosa buona. La nostra vita quotidiana è ripresa quasi normalmente: Dan al lavoro, En ( che è in ferie) ed io impegnati nelle grandi pulizie al piano di sotto. Stamattina abbiamo fatto una corsa all'Ikea di Corsico (Milano sud), cercando di battere sul tempo l'annunciata tormenta: naturalmente non abbiamo trovato quel che cercavamo, ma solo piccole cianfrusaglie che avremmo potuto acquistare anche all'Ikea di Lugano senza problemi di dogana, risparmiando tempo, kilometri ed euro, visto il cambio del franco. Succede. Forse ci eccitava più l'idea di un ritorno tra la neve che il resto. E poi era da tanto che En ed io non uscivamo soli, senza Dan , per un viaggetto sia pure appena fuori provincia. Naturalmente eravamo in continuo contatto col novio mancante e quindi era come se fosse con noi.Abbiamo trascorso i giorni magici delle feste senza fare nulla di speciale, se non stare insieme tra noi: il tempo è volato come sempre.
Mi capita di provare un certo senso di colpa per lo "stato di grazia" in cui viviamo, interrotto di tanto in tanto da incomprensioni e liti che credo normali in qualsiasi troppia. Si scontra quotidianamente con le notizie che arrivano dall'esterno, sempre più tragiche e preoccupanti. Nei giorni scorsi l'assassinio di Benazir Bhutto, grande candidata alle prossime presidenziali in Pakistan. Non mi convince la tesi di B.H.Lévy secondo cui responsabile sarebbe Al Qaeda. Mi sembra invece più verosimile che il mandante sia il dittatore Musharraf, che ha sempre mantenuto sotteranei legami col gruppo terroristico di Bin Laden. Naturalmente il dittatore è un "nostro" (di noi occidentali) protetto e questo spiegherebbe l'assenza dei capi di stato ai funerali della leader del Ppp ed anche le scarne parole di circostanza pronunciate in occasione di quel martirio annunciato.

Ha fatto bene il nostro amico Dav a ricordarci che il 1 gennaio è stata la Giornata Mondiale della Pace. 40 anni fa, nel 1968, Paolo VI facendosi interprete "delle aspirazioni dei popoli, dei governanti, delle istituzioni internazionali e dei movimenti politici e sociali…che fanno della pace il loro ideale", pubblicava un Messaggio a"tutti gli uomini di buona volontà" in cui lanciava l'idea della "Giornata della pace" in tutto il mondo il 1° di gennaio, primo giorno dell’anno civile. Sono passati tanti anni da allora e la Pace è ancora troppo lontana.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero, purtroppo la pace è ancora lontana. O, forse, è sempre più lontana. Buon anno a voi tre, sono contento siate passati a trovarmi. E' un piacere anche per me avervi scoperti.

Anonimo ha detto...

TENGO A PRECISARE CHE PAOLO VI DICEVA: "A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA'", E SOTTOLINEO A TUTTI GLI UOMINI,
ALCUNI ANNI PRIMA s. TESESA BENEDETTA DELLA CROCE(EDITH STEIN)MORTA AD AUSHWITZ INA UNA CAMERA A GAS NELL'AGOSTO NE 1942 PERCHE' EBREA CONVERTITA AL CATTOLICESIMO E DIVENTATA POI MONACA CARMELITANA, DICEVA;" CHI CERCA LA PACE CONSAPEVOLMENTE OD INCONSAPEVOLMENTE CERCA DIO"....
PACE A TUTTI, PACE NEI CUORI... magari un giorno organizziamo la visione del film "LA SETTIMA STANZA"la sua storia, un abbraccio di pace,Dav