mercoledì, gennaio 16, 2008

Penitenti e diversi



E adesso cosa gli offriranno per riparare? La moratoria sulla 194 su un piatto d'argento? Non voglio pensarci. Diamoci una ridimensionata: non è successo nulla di grave. Il papa ha rinunciato ad andare a La sapienza perchè non sopporta di essere pubblicamente contestato. Tutto qua. Ora non si venga a far la predica sulle libertà di opinione e di espressione che stiamo parlando del papa, non di un cittadino qualsiasi. Lui le sue idee le esprime come e quando vuole avendo l'intero mondo mediatico a disposizione. Anzi le sue opinioni Ratzinger tenta spesso di imporle ,ignorando il dialogo da monarca vecchio stampo qual è. Se c'è qualcuno che ha sbagliato in tutta questa faccenda è chi lo ha invitato non per una lezione qualsiasi, ma per l'inaugurazione dell'anno accademico. Un po' come se alla lectio magistralis di una delle tante Università ecclesiastiche invitassero un professore notoriamente avverso alla Rivelazione cristiana.Non accadrà mai. Sarebbe bastato un po' di buon senso, ma quando c'è ansia da servilismo "la ragione va a farsi benedire". Lo invitino per una qualsiasi lezione magari stile quaestio quodlibetalis, caro ai teologi medievali, ma certo non a chi non ama il contradditorio. Quasi tutti i politici ora si stracciano le vesti e Fini, battendo sul tempo Ruini, indice una riparazione pubblica in piazza S.Pietro. Che spettacolo questi uomini di potere! La recita dei penitenti sarebbe divertente, se non fosse che va in scena non per convincimento personale, ma per il mantenimento del potere su quest'Italia che sprofonda sempre più in basso, senza più dignità ed amor proprio. Teatranti di terz'ordine, ma ugualmente deleteri.

Come se non bastasse gli arresti domiciliari della moglie del Guardasigilli rilanciano uno spettacolo già visto, ormai obsoleto, che solo nel nostro povero Paese può tornare in cartellone. Protagonisti sempre loro, i soliti cittadini di serie A, i diversi, per i quali le leggi esistenti non valgono.Gli uomini di destra e di sinistra, quando direttamente chiamati in causa, non si distinguono più nel copione : tutti uniti e solidali per restare in sella. Contro il Diritto e la Giustizia. Contro il popolo italiano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella protesta di docenti e studenti io scorgo solo in minima parte motivazioni legate all'amore per la laicità, amore per il pensiero libero da maglie teologiche e cattogerarchiche; in realtà si coagula in quel gruppo la protesta di quei cittadini che mal tollerano le frequenti dichiarazioni delle sfere vaticane su temi che afferiscono alla vita civile e politica. Ne vogliamo citare uno? L'aborto è uno dei temi più caldi. Ritengo che si sia adoperata l'arma della laicità, che troverebbe sede nelle università come luogo del dibattito, per schiaffeggiare il volto moralista del pontefice Benedetto XVi e con lui tutti i suoi seguaci e cultori, dal Parlamento alle strade.
Per me i fautori della protesta hanno pertanto toppato; avrebbero potuto escogitare un sistema diverso, per esempio disertare.
Mel

El novio ha detto...

Non so se la diserzione avrebbe avuto lo stesso effetto dirompente di protesta, sia pure, come tu credi, nei confronti del moralismo restauratore di Ratzinger. Penso piuttosto sarebbe passato sotto silenzio, complice la stampa.E in Italia, a mio giudizio, stiamo ingoiando fin troppi bocconi indigesti in silenzio. C'è bisogno di dibattito, di discussione e, quando non è concesso, è giusto provocarlo nei limiti del rispetto e naturalmente della legge.La Verità non può temere il confronto.Anche se duro.