mercoledì, aprile 07, 2010

Chiacchiericci

E' tutto un chiacchiericcio.Si fa un gran parlare, un gran scrivere, lo faccio anch'io, lo facciamo tutti, ma poi la Verità resta lontana, mortificata, messa a tacere. Non c'è verso che affiori come un cadavere nel Lario: è ben zavorrata sul fondo, nella melma. Lo sanno gli Abruzzesi che, nonostante le proteste, le carriole e le celebrazioni dell'anniversario del loro dramma, hanno scelto ostinatamente nelle ultime Amministrative di affidarsi ai parolai e alle cricche . Si tratti di masochismo o di fiducia cieca, poco importa. Il chiacchiericcio non paga, non cambia lo stato delle cose. E' solo un mormorio di sottofondo, fastidioso ma non veramente pericoloso, perchè lo si sovrasta con poche ridondanti parole pronunciate al momento opportuno dai palcoscenici più in vista. Vince la verità mafiosa, di parte,quella che usa la parola per confondere e screditare, affascinando furbescamente per coprire il vuoto che vomita ininterrottamente. La parola, come ripete ossessivamente Saviano, può cambiare il mondo, vincere persino la camorra, ma può anche il suo contrario. Dipende da come la si usa e soprattutto da chi la usa.Per i "fedeli della Parola"  Essa ha un "valore aggiunto", perchè può salvare o condannare:" Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare,  così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto,senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata."(Is 55).
E' vero che non si può generalizzare, fare di tutta l'erba un fascio, ma è anche vero che occorre cominciare col riconoscere cio che è ed è stato. Soltanto da lì si può ricominciare, azzerando quel preoccupante brusio  altrimenti destinato a montare pur non riuscendo a tradursi in rivoluzione radicale. Vale per la cattogerarchia, apologeticamente chiusa su se stessa in questi giorni di pubblico scandalo, ma vale anche per chi gestisce il potere politico, incurante delle pesanti ombre all'origine della sua fortuna, oltre che delle   scelte fino ad oggi operate tra  sospetti (fondati)  d'ogni tipo.
Alla resa dei conti, resta il dubbio che non sia la Verità ad interessare, quanto piuttosto che si tratti dell'ennesimo, irrinunciabile gioco di equilibrio tra  poteri forti  che regolarmente  si consuma sulla testa di vittime e cittadini.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

"occorre cominciare col riconoscere ciò che è ed è stato"... hai ragione, questo è il primo e indispensabile passo, al quale deve seguire il dolore morale (vorrei dire la disperazione) come risultato della presa di coscienza delle proprie azioni e delle loro conseguenze.
Purtroppo sia la cattogerarchia che la gerarchia politica sono ancora molto lontane dal provare questo costruttivo rimorso, che è la piattaforma su cui iniziare la ricostruzione.
Saviano a volte mi mette tristezza: temo stia diventando prigioniero di se stesso, e sempre più isolato.
Saluti,
Dinodoc

varesex ha detto...

Non volevo mancare a lasciare i miei saluti anche se questa volta non ti ho letto....recupero domani. Vado a prendere Gaspare il marito di Bianca vicini di mamma e lo accompagno a visita....e poi in piscina. Sono stanco .... non sono abituato ad una vita/giornata così piena di impegni. Baci

Bimboverde ha detto...

troppe parole ci frullano intorno, ci vorrebbe un po' più di silenzio, per poter ricominciare . Quanto all'equilibrio dei poteri forti, sulle nostre testoline frastornate e a volte sciocche, credo tu abbia perfettamente ragione . Un saluto ! Che bella la seconda foto ! di chi è ?

MELCHISEDEC ha detto...

Le responsabilità personali vanno pesate sulla bilancia. Lanciare strali su Tutti, qualunque sia l'organizzazione, è sterile. Ogni comunità è costituita da singoli; certamente c'è una responsabilità collettiva, a volte complice del singolo, ma mai generalizzare.
La tendenza attuale è gettare fango su tutto. Un insegnante sbaglia, la scuola fa schifo, un prete è pedofilo, lo è tutta la Chiesa e così via.

MELCHISEDEC ha detto...

Ho trovato un articolo di Michela Murgia; ti può interessare.

http://michelamurgia.altervista.org/content/view/445/2/

Majin79 ha detto...

La verità è secondaria, distorta e adattata diventandolto, tutto tranne che la verità... la verità, quella con la V maiuscola come l'hai scritta tu è merce troppo rara...

Anonimo ha detto...

Tre baci non riesco a legere non sti' bene e sono di corsa.. perdona la mia velocità ma è un gran brutto periodo.. Barbara

varesex ha detto...

Niente di più vero mio amico caro Sergio il potere dalla parola .... "sim salabim" ha un potere unico. a proposito di resa dei conti e "il dubbio" che lo rende perfettamente l 'omonimo film con Meryl Streep che vi consiglio. Un grande abbraccio, triplo