giovedì, novembre 09, 2006

9 novembre

Difficile tenere il passo con le tante importanti notizie che in questi giorni riempiono gli spazi di informazione. Il clamoroso crollo dei Repubblicani negli USA tiene testa, con un Bush abbandonato a se stesso e condannato ad essere ricordato come il Presidente più guerrafondaio della storia americana. Il licenziamento del segretario alla Difesa, Ronald Rumsfeld, gli offre forse una via d'uscita per cambiare rotta in Iraq, accelerando il ritiro graduale delle truppe. Anche i guerrafondai italiani avranno cambiato opinione riconoscendo il gravissimo errore fatto nell'appoggiare una guerra voluta con l'inganno? Quanti civili innocenti sono morti e continuano a morire in Iraq?
La svolta progressista nordamericana ha invece il volto dell'italo-americana gay friendlyNancy Pelosi, la prima donna Speaker of the House, l'equivalente del nostro Presidente della Camera, la terza più alta carica istituzionale in linea di successione dopo il vicepresidente. Il risultato di queste elezioni lascerebbe supporre che la società americana stia progressivamente diventando più tollerante.
Tutt'altro clima si respira a Gerusalemme dove domani si dovrebbe tenere il Pride più importante di sempre, salvo nuovo rinvio. Incredibili le tappe, i rinvii, le polemiche, le violenze fino ad oggi . Le tre religioni monoteiste si sono alleate contro la manifestazione, si apprende. In realtà è avvenuto che i cristiano ortodossi e i cattolici si sono schierati con le frange più estremiste dei musulmani e degli ebrei per condannare ancora una volta gli omosessuali. Salva il Cristianesimo l'assenza dei cristiano Riformati che pare non si siano associati alla condanna. Ci pensano però i rabbini ultraortodossi a "recuperare" annunciando contro gli organizzatori una ‘pulsa danura’ (in aramaico "frusta di fuoco"), la maledizione che dovrebbe causare la morte del destinatario entro un anno. Rabbini di estrema destra la scagliarono contro il primo ministro Yitzhak Rabin prima del suo assassinio nel 1995 e contro il primo ministro Ariel Sharon dopo il ritiro da Gaza nell'estate 2005. Non arriva a questi estremi la gerarchia cattolica, ma esprime viva disapprovazione perchè: “L'iniziativa costituisce un grave affronto ai sentimenti di milioni di credenti ebrei, musulmani e cristiani, i quali riconoscono il particolare carattere sacro della città di Gerusalemme e chiedono che la loro convinzione sia rispettata. Alla luce di tali elementi e considerando che in precedenti occasioni sono stati sistematicamente offesi i valori religiosi, la Santa Sede nutre la speranza che la questione possa venire sottoposta a doverosa riconsiderazione”. Intanto mercoledì scorso l'ennesima carneficina di Palestinesi a Beit Hanun, nella Striscia di Gaza: 18 palestinesi sono morti sotto un bombardamento di artiglieria israeliano. Per errore, come ha tentato di spiegare il primo ministro israeliano Ehud Olmert .
Esultano naturalmente per l'errore gli ultraordodossi ebrei, ma i "nuovi amici" cattolici e ortodossi cristiani che pensano, cosa dicono?

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