martedì, novembre 28, 2006

Manifestazioni


Arriva il grande freddo. E' previsto nei prossimi giorni. Il 3 dicembre per essere precisi, domenica quindi. Preferirei anticipasse di un giorno, giusto per provare l'incondizionata fedeltà del popolo anticomunista al leader maximo tanto provato di questi tempi: sabato 2 c'è la manifestazione contro la finanziaria e il Governo di centrosinistra. In contemporanea, a Vicenza, una manifestazione contro la guerra e le basi militari USA in Italia, proprio mentre si completerà il ritiro , discutibile in questo momento, delle nostre truppe dall'Iraq ormai sull'orlo della guerra civile. Si sono avverate le peggiori previsioni di chi, dotato del solo buon senso e di un minimo di conoscenza storico-culturale, metteva in guardia i guerrafondai berlusconiani dal lasciarsi coinvolgere nelle follie interessate dell' amico George. Bella situazione davvero!

Ma vi ricordate qualche anno fa? Eravamo tutti messi a tacere non con la forza della ragione, ma con volgari insulti, tipico di chi non ha ragioni. L'unica voce non zittita era quella del vecchio papa che ostinatamente riproponeva l'uso della ragione e del dialogo contro l'intervento armato. Ma era teneramente compatito, come qualsiasi vecchio che si fissa testardamente su un'idea del tutto priva di senso, giusto perchè per troppi anni legato al ruolo di vicario del predicatore di Nazareth, tanto da immedesimarsi alla fine nel Verbo evangelico. Nemmeno i suoi vescovi poi lo prendevano troppo sul serio, almeno quelli italiani così fisicamente vicini a lui, troppo impegnati allora come oggi a tuonare contro le coppie irregolari e contro la diversità di trattamento delle scuole private, mai però credibilmente contro la guerra. Salvo casi isolati, i soliti. La salvezza sta nel corretto esercizio della sessualità all'interno dei modelli predefiniti dalla saggia tradizione morale: che c'entra l'uso dell'inganno per giustificare l'aggressione armata al popolo iracheno? Il fine giustifica i mezzi, altro che storie! Guai a riprendere l'allora Premier, anche se pubblico concubino (sic!), lui sì che aveva/ha a cuore le sorti della chiesa(istituzione)!

E visto che nessuno oggi ammette le proprie colpe a destra, dove le responsabilità sono più grosse (la sinistra come il solito è stata troppo tiepida ed accondiscentente e quindi pure colpevole) ,non mi resta che sperare nel gelo romano per spegnere le esaltazioni prevedibili di un intero popolo che, da quello che mostra, sembra aver rinunciato all'autonomia individuale in fatto di pensiero.

Ora va in scena la protesta contro la finanziaria, che importa l'Iraq?

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