venerdì, novembre 17, 2006

La bottega dei sapori della legalità


A 10 anni dall'entrata in vigore della legge 109 per il "riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi" (legge n.109/96) promulgata immediatamente dopo un'altra legge che istituiva il Fondo di solidarietà per le vittime del racket e dell'usura (legge n.108/96),sono già stati utilizzati a fini sociali oltre 1000 beni immobili per un valore superiore a 150 milioni di euro ed ora è stata inaugurata a Roma la 'Bottega dei sapori della legalita'. Il primo negozio in Italia che mette in vendita i prodotti alimentari ricavati dai terreni confiscati alla mafia. Oltre che pratico, la 109 ha anche valore simbolico perché non soltanto permette di colpire le mafie nei loro interessi economici, ma contemporaneamente permette di ridistribuire alla collettività le ricchezze illegali, favorendo la costruzione di un tessuto sociale attivo, deterrente naturale contro il potere mafioso.

La villa di Totò Riina a Corleone oggi è diventata una scuola, nei terreni di Bernardo Provenzano si produce l'olio di Libera, le cooperative sociali nel settore agro-biologico su terreni confiscati alle mafie del progetto Libera terra, sono soltanto alcuni dei casi di assegnazione che la 109 ha potuto permettere.

Inizia intanto oggi (fino a domenica) a Roma la prima edizione degli Stati generali dell’antimafia che è possibile seguire in diretta in Contromafie su RaiSat Extra.

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