martedì, gennaio 01, 2008

1 gennaio 2008


Mentre da noi si contano le vittime della festa, in Kenia ed in Iraq il capodanno è stato di rabbia e sangue. Impossibile passarci sopra e restare nella magica atmosfera dell'inizio del nuovo anno. Nel Paese africano la rabbia è esplosa dopo che la commissione elettorale ha proclamato vincitore delle presidenziali dello scorso 27 dicembre il capo di stato uscente, Mwai Kibaki, che ha ottenuto circa 200mila voti in più di Raila Odinga, il leader dell’opposizione. Le elezioni sono state un imbroglio e a sostenerlo non è solo l'avversario sconfitto, ma anche gli osservatori dell’Unione europea. Da politico lo scontro sta assumendo anche i toni della contrapposizione etnica tra i Kikuyu (sostenitori di Kibaki) e i Luo (sostenitori di Raila). Il prossimo 3 gennaio è prevista una grande manifestazione dell'opposizione a Nairobi, ma le vittime pare siano già oltre un centinaio.

Continuano intanto gli attentati suicidi in Iraq: l'ultimo, oggi, ha provocato 30 morti e 38 feriti.Non sono certo notizie benauguranti.
Il tentativo di dimenticare per alcune ore la pesante situazione italiana, bloccata da una classe politica, di destra come di sinistra, che va perdendo credibilità giorno dopo giorno- e anno dopo anno -non è facilitata dalla nuova crociata lanciata dall'accoppiata Bondi/Ruini contro la 194. "La lingua batte dove il dente duole": si moltiplicano discorsi, iniziative e veglie per difendere la famiglia tradizionale come unico modello d'amore. L'apologia disperata è segno che non c'è più nulla da fare: l'evoluzione sociale segue il suo corso e a nulla serviranno gli interventi magisteriali. Dobbiamo prepararci al moltiplicarsi forsennato di attacchi e crociate all'ultimo sangue, sostenute anche da politici codardi che sapremo riconoscere. Non dobbiamo abbandonarci alla sfiducia, come ha detto il Presidente.

Ancora auguri a tutti!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Capodanno è solo un barlume di euforia, per chi ce l'ha; per il resto il mondo va avanti, spara, ammazza, discute. Sull'aborto personalmente sono in elaborazione,ma la 194 è una buona legge. Migliorarla semmai, renderla davvero operativa sarebbe saggio e auspicabile.
Mel

Anonimo ha detto...

ci meravigliano di quello che succede nel mondo, per aver citato in un gruppo di yahoo, che ieri era anche la giornata della pace indetta da Papa Paolo vi, ho subito un attacco da parte di alcuni esponenti di arcigay, solo perche' la giornata della pace era collegabile ad un Pontefice, la pace e' un valore universale, ma se ci facciamo la "guerra" per una cosa del genere, non mi meraviglio di nulla, con mio sommo rammarico, Dav

El novio ha detto...

#Hai ragione, Dav, la Pace è un Bene universale e rifletterci almeno una volta l'anno non può che far bene. Paolo VI è stato un grande papa, umano ed intelligente, ha continuato e concluso il Vat.II ed ha scritto encicliche straordinarie per lungimiranza ed attualità. La Populorum progressio per tutte.Non ti curare delle critiche disfattiste dell'arcimancuso che non perde mai occasione per stare zitta: chi ragiona settorialmente si squalifica da sè.
# Mel, concordo con te sui possibili miglioramenti e sulla auspicabile reale operatività della 194.