domenica, gennaio 13, 2008

Purchè la dispensa sia piena



Dall'alllarme neve dei giorni scorsi risoltosi nell'arco di 24 ore, siamo passati ora all'allarme alluvione. Prevista oggi una tregua, da domani il cielo riprenderà a versare torrenti d'acqua sui "buoni ed i cattivi", senza distinzione. Da un allarme all'altro, da un'emergenza all'altra. C'era stato prima lo sciopero dei trasporti ad allertarci. E la questione dei rifiuti in Campania non è da sottovalutare a livello nazionale. In tutte queste occasioni il pensiero va ai rifornimenti, alle provviste: già ci immaginiamo costretti ad un periodo di forzato isolamento a casa, coi supermercati sprovvisti di generi di prima necessità, ma non la nostra dispensa , grazie alla nostra sollecita previdenza. Qualsiasi sia l'allarme, il pensiero va al cibo, a come faremo, cosa mangeremo. Mi viene il sospetto che dietro ci sia l'ennesimo tentativo di spingerci al consumo. Ma perchè tanta paura di restare affamati, dal momento che pochi hanno effettivamente sperimentato il periodo nero della guerra? Si tratta di una paura atavica o il poter disporre liberamente del cibo è segnale di una sicurezza, che può essere facilmente sconvolta dalla semplice impossibilità di poter disporre di qualsiasi cosa, qualsiasi sfizio, a piacimento? La pancia piena sarebbe così sinonimo di libertà, di democrazia. Questo spiegherebbe la nostra rassegnazione di fronte agli spettacoli sempre più mortificanti ed avvilenti della politica italiana dal dopoguerra in poi. Ai politici basta assicurare il pane al popolo per ottenere via libera al malaffare. Sembra facile.
In vista delle prossime alluvioni, ieri abbiamo trascorso la serata con Olmo e Pao. Li conosciamo da poco, ma abbiamo subito intuito che sono persone fuori del comune, simpatici e di compagnia, possiedono una profondità che arricchisce al solo contatto. Non diciamo di più per ora, perchè hanno un progetto di cui non vediamo l'ora di scrivere appena pronto e... godibile.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il solito terrorismo cretino! Però, comunque, io a casa terrei sempre tre pacchi di farina, non si sa mai, almeno per un paio di giorni si può provvedere, una pizza, del pane, ma non scordate il lievito!
:-) Mel