martedì, gennaio 19, 2010

Un 19 Gennaio qualunque


I riflettori sono puntati su Haiti: la situazione è disperata. Forse i Paesi ricchi (anche il nostro) fanno i conti con la propria cattiva coscienza. Si cerca di rattoppare giusto per tacitare, per quel che si può, le colpe di un sistema disumano.

Da un po' non sentiamo notizie di nuovi sbarchi di migranti a Lampedusa, segno che il patto dei due amici, Silvio Berlusconi e Muhammar Gheddafi, funziona: anzichè consentire la partenza dei barconi per l'Italia, la Libia rispedisce verso il Niger centinaia di derelitti rinchiusi nel campo di detenzione della base militare di Al Gatrun. Le conseguenze sono raccontate nel video-documento Morire nel deserto ,che è esplicitamente sconvolgente, uno schiaffo alla nostra coscienza. Di noi Italiani, che troppo superficialmente ci ripariamo dietro il "Lontano dagli occhi, lontano dal cuore". Ora che i nostri occhi raggiungono ogni angolo del Villaggio Globale il comodo adagio non vale più.
La nostra scoperta (si fa per dire)non cambia lo stato delle cose, purtroppo. La vita continua, con qualche momento di tristezza in più appena ci si ferma a riflettere. Ed il solito peso rappresentato dall'impotenza. Sono davvero troppe le vittime senza nome, sacrificate per il benessere della nostra parte di mondo, perciò il minimo che possiamo fare è dare piena dignità ai migranti già nel nostro Paese. Una specie di doverosa "restituzione morale".
Scrivendo mi sono intristito e non poteva essere altrimenti. Cerco di recuperare un po' di leggerezza annunciando una nuova "emergenza lupetta": En si assenterà per lavoro e la piccola andrà sicuramente in crisi d'astinenza. Stavolta però nessuna particolare terapia di contenimento, perchè sono deciso a svezzarla una volta per tutte. Si tratta solo di un paio di giorni: supererà. Dan invece ha finalmente ripreso la palestra, rimettendo in moto i muscoletti mai comunque del tutto trascurati, dal momento che con questo gelo si sta prodigando oltre ogni misura a distribuire calore e serenità nelle famiglie italiane. Continua, quindi, la solita tranquilla vita di sempre e ci va bene così.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dinanzi a simili tragedie (Haiti) e simili vergogne (le violenze e gli omicidi benedetti da berlu, gheddafi & c.), egoisticamente possiamo trovare rifugio nelle nostre vite, per rimanere a galla e non farci travolgere.

Anonimo ha detto...

Haiti è un macello.. Berlusconi ha inviato Bertolaso che penso sia una persona in gamba..Gli americani non sono molto bravi ad affronatre certe situazioni , mi sembra e dimmi che sbalio che come protezione civile, siamo ,meglio noi di loro.. certamente li è un isola alla disperazione, non so' nemmeno come possano fare a prendere in mano tutta la situazione. G . mi diceva che suo nipote oramia laureando,in medicina ha chiesto di partire ma vogliono solo gruppi organizzati che siano autonomi.. povera gente..In quanto agli sbarchi degli immigrati.. quanto dolore Ser penso ai bambini.. Buona serat a voi che siete meravigliosi.. Baci . Barbara

Anonimo ha detto...

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