lunedì, settembre 24, 2007

" O' Scià "


Il nostro amico Peppo, di ritorno dal suo secondo soggiorno lampedusano dell'estate, ci ha spiegato che o' scià è il saluto usato comunemente dagli isolani ed il nome della manifestazione musicale che, dal 2003, Claudio Baglioni organizza per sensibilizzare sul problema della immigrazione clandestina. La bellissima isola al confine con l'Africa da anni è testimone di drammi umani,trovandosi spesso sola ad affrontare l'incontrollabile fenomeno della migrazione clandestina. Le sue magnifiche acque purtroppo sono diventate per molti dei disperati della terra la tomba, in cui sono definitivamente naufragate le già labili speranze in una vita migliore. Quante sono state finora le tragedie consumatesi in quel mare? Quante sono rimaste del tutto ignote? Credo non sia possibile una stima, si può solo dolorosamente immaginare.

O' scià è una parola bellissima già nella sonorità, evoca pienezza di solarità, apertura, disponibilità di cuore e viene tradotta fiato mio, mio respiro. Come tutte le traduzioni, probabilmente anche in questo caso il significato è un po' impoverito, perdendo lo spessore originale più profondo. Sarò certamente fuori pista, ma mi piace pensare che abbia la stessa radice Sh dei mediorientali Shalom/Salam che sono straordinari ed intraducibili per densità di significato. Esprimono la pienezza dell'armonia dell'uomo con Dio, il soffio creatore che investe la creatura e da lei rimbalza creativamente all'universo stra-amato. Sono forme di saluto abituale, ma straricche di amore beneaugurante! O' Scià forse tradisce un passato in cui l'incontro con culture altre era novità,ricchezza, vita e non indifferenza, disperazione e morte come ormai quotidianamente le cronache riferiscono.
« Nessun uomo è un'isola,ogni respiro è un uomo... » (Claudio Baglioni): è proprio vero!

I Lampedusani, testimoni della storia di ieri e di oggi, costituiscono un patrimonio culturale straordinario della nostra Italia che andrebbe tesaurizzato per il bene di tutti. Siamo arcicontenti di avere un amico laggiù, Francesco, autore tra l'altro di meravigliose fotografie: è un po' come se godessimo anche noi della ricchezza umana di quell'avamposto spalancato sull'Africa.
O' scià, Francesco!


Il nostro respiro sul mondo non è attenuato dalla rinuncia alla nuova casa che per tre giorni ci ha fatto fibrillare. Ci entusiasmava il terrazzo, enorme, immerso nella tranquillità della campagna, ma alcuni particolari ci hanno fatto desistere. Non per questo abbiamo smesso di sognare: la ricerca serena e tranquilla continua.

Abbiamo invece definitivamente chiuso il capitolo relativo all'esordiente gruppo glbt comasco: disguidi ed errori tecnici in rapida successione ci hanno tagliato fuori dal dibattito interno. Forse è un segnale che dobbiamo continuare a respirare il mondo, evitando di perderci in problematiche che non ci appartengono. O' scià a tutti!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

O' scià a voi novios! Elegante come sempre il tuo racconto, ma a me la vostra sembra più un'epurazione, anzi un'arciepurazione eheh. La prossima volta che andrete in sauna scoprirete che vi hanno anche revocato la tessera. Niente di più facile. Ciau!

El novio ha detto...

Caro cumask, non abbiamo tessere di alcun tipo perchè preferiamo la coerenza alla possibilità di frequentare locali di circuiti privati. Conoscendo alcune persone del gruppo comasco non abbiamo alcuna ragione di pensare in negativo.Si è trattato solo di errori tecnici.Ciao!

Ulisse ha detto...

Il mare di Lampedusa è fantastico, non essendo mai stato in Sardegna finora è il mare più bello che abbia visto.
Per quello che riguarda le associazioni in generale il mio pensiero lo conoscete, invece per questa nascente (forse) associazione comasca ... ci sono molti ostacoli e molti dubbi, purtroppo interni.
Ho l'impressione che si giri intorno senza concludere niente.

Anonimo ha detto...

Che bel post! Pur avendo io Francesco come amico in comune con voi, avevo sottovalutato l'importanza di 'O Scià. Un bel tributo! Perciò...'O Scià! :-)
Mel