lunedì, settembre 10, 2007

Settembritudine


Ero convinto e continuavo a ripetere che vivere in troppia è più facile che in coppia. Sotto certi aspetti ne sono ancora convinto, ma anche le dinamiche che si scatenano nella troppia non sono facili da gestire. Tutt'altro! I meccanismi di varia natura che si sviluppano tra tre persone diverse sono complessi, come lo sono sempre le relazioni sociali. Chiedono attenzione costante, esigono di rifuggire dal comodo pressapochismo. C'è di buono che siamo abbastanza rigorosi e non lasciamo correre nemmeno le sfumature che a lungo andare potrebbero trasformarsi in problemi troppo grandi da risolvere. E' la tecnica che En ed io abbiamo sempre utilizzato quando eravamo coppia. Ogni volta si ridiscute tutto, ci si interroga, ci si confronta, si litiga, si precisa, ci si spiega. Non è mai facile perchè ad essere criticata non è mai solo la troppia in sè, ma i singoli. E mettersi in discussione come singole persone non è mai cosa da poco, perchè finisce con lo sconvolgere quello che si considerava, a torto o a ragione, il proprio equilibrio conquistato magari a prezzo di sforzi non indifferenti. E' in queste occasioni che uno si chiede :"Perchè? chi me lo fa fare? ne vale la pena?". Si torna alle motivazioni che ci legano l'uno all'altro e all'altro ancora e si scopre che le incomprensioni, le superficialità, le durezze e le asperità di carattere e persino gli errori sono nulla di fronte alla profondità dell'amore che ci unisce. Anzi, ne sono parte a pieno titolo, perchè sono essi stessi espressione, sia pure distorta, della relazione che ci unisce.

A volte la decisione di vivere "pubblicamente" la nostra storia perchè convinti di dover affermare che non c'è solo l'amore etero e nemmeno solo quello di coppia, ma che esistono altre vie dell'amore assolutamente umane non meno valide moralmente, ci pesa,perchè ci impone per onestà di raccontare anche tutti i nostri limiti e quindi anche i frequenti litigi degli ultimi tempi. Spero sia chiaro che non è nostra intenzione riproporre qualcosa stile Piazza Italia o simili, dove, pur di esserci, molti non esitano a raccontare vicende intime che un tempo si preferiva tenere gelosamente nascoste in famiglia. Vorremmo poter raccontare solo aspetti positivi della nostra vita che sono tanti, ma, ahinoi, siamo umani e quindi passiamo anche attraverso fasi non del tutto gioiose. Non possiamo certo nasconderlo.

E' anche vero che alla fine delle nostre numerose tempeste seguono momenti di straordinaria intimità che da soli basterebbero a giustificare i dolorosi preludi. Quel che più conta però è che riprendiamo il cammino più motivati e certi del forte sentimento che ci lega, con la voglia di risolvere tutte quelle piccole questioni che stonano con il rinnovato desiderio di stare insieme godendoci triplicemente. Confesso che non mi bastano mai i novios. Anche fisicamente. Sarà forse segno della vecchiaia dietro l'angolo, il canto del cigno consapevole della "fine"(non totale, eh!) imminente, fatto è che ho la fissa e starei notte e giorno, no stop, a letto con loro ad inventare continuamente giochi d'amore che sappiano divertirli. Almeno finchè ce la faccio...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

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T V T B
For you by Teo

Anonimo ha detto...

Ieri sera prima di andare a letto ho detto a Moser che mi sentivo fisicamente come se fossi stato investito da un carroarmato, ho appoggiato la testa sulle sue spalle e mi sono appisolato pensando ai miei mori con dentro quella serenità che era da tempo che non provavo. E' faticoso, si provoca si è provocati, ci si confronta ci si arrabbia anche perdendo a volte il controllo, si esagera. Ma poi sono i sentimenti che prevalgono, quelli non detti, quelli che si sentono da uno sguardo, da un tremore da un riflesso condizionato. Quelli che non si riescono a raccontare o a motivare. E' solo una resa di fronte all'amore ma poi è necessario alimentare il tutto affinchè l'inenarrabile continui ad esistere e quindi l'amore stesso. Può sembrare assurdo ma il rimettere in disussione sempre il tutto poi regala quelle certezze forse non conquistabili in altro modo. Certezze singole per ognuno di noi tre e di troppia. Sarò anche un pò pazzo ma amo i miei novios esageratamente!

Anonimo ha detto...

Spesso perdo il controllo. Lo so che sono soggetto a tempeste emotive, di conseguenza reagisco non pensando. Riesco a passare sopra a tante cose, forse è un pò di superficialità ma credo che ci stia anche questo in un confronto. Il problema è quando vengo colto impreparato, mi sento colpito dentro e di conseguenza mi lascio andare. Spesso capita di sbagliare ma è l'essere sempre presente che permette di rivedere le cose e discuterne per risolvere la situazione. Poi inevitabile che scatti la tenerezza, una voglia più forte di andare oltre, e qui rientrano tutti i sentimenti che i miei novios hanno citato. Aggiungo anche che è cosa stupenda sentire il battito del cuore che aumenta con una carezza, un abbraccio o uno sguardo.
L'amore che sentiamo e la voglia di andare avanti è sempre stata la nostra caratteristica.

Anonimo ha detto...

Ieri ho lasciato unmessaggio ignhiottito però dalla piattaforma. Mi chiedevo, ma vale per me innanzitutto, fino a che punto l'intimità possa rinsaldare o comunque fungere da collante per altre problematiche o fratture, pur minime che siano. Sarà l'amore a questo punto, ma non mi convinco. Io scettico. :-) mel

El novio ha detto...

Non è l'intimità a tenere insieme le diversità, Mel. Se mai questa è espressione e conseguenza di un sentimento difficile da definire e ancor più da razionalizzare, talmente radicato, profondo e prepotente che noi osiamo chiamare amore. E'in qualche modo "totalizzante" perchè investe completamente la persona, la sua pluralità egoica come ogni singola sfera del suo essere. E va oltre, molto oltre il singolo e la stessa coppia (o troppia).Ma non è oggetto di fede, bensì di esperienza ed intuito

Anonimo ha detto...

Ammirazione. Non c'è altra parola. E profondo rispetto. Col cuore.
La testa la lascio tacere.
Mel