venerdì, dicembre 21, 2007

Dimmi che è Amore!



Nei giorni scorsi abbiamo partecipato, invitati, ad un forum del blog di Gipris sull'amore a tre. E' stato certo interessante e stimolante per noi che, credendo al confronto, lo andiamo cercando ovunque possibile. Abbiamo dovuto notare però ancora una volta che qualsiasi novità, qualsiasi esperienza "diversa", è guardata spesso con diffidenza e sospetto fino a pretendere che si dimostri pure l'impossibile. Succede anche nei confronti delle persone "diverse": a loro, e solo a loro, si chiede ciò che per i "normali", i già noti, si da per scontato. Magari persino le ragioni della loro stessa esistenza. Non ridete: Poco meno di un secolo fa i "bianchi" dubitavano che gli africani avessero un'anima! Dovevano dimostrarlo...

Tutto normale quindi se molti arrivano a mettere in dubbio la possibilità di un amore a tre. Non siamo caduti nella trappola, anche se la provocazione era forte.Ora mi/vi chiedo:è possibile dimostrare a qualcun altro da noi che ciò che stiamo vivendo è amore? Vero amore? Se gli etero ponessero la stessa domanda alle coppieomo, cosa risponderebbero queste? Lo stesso vale se la questione fosse posta ad una coppia tradizionale. Questa però avrebbe dalla sua l'intera cultura d'appartenenza e potrebbe quindi azzardare una replica accettabile, semplicemente facendo riferimento a luoghi comuni che trovano conferma nel vissuto familiare di ciascuno di noi. Eppure, ad essere precisi, anche la famiglia più tradizionale all'esterno non può che offrire un'immagine di sè non necessariamente corrispondente al vero. Non è una novità l'esistenza e la pratica del divorzio.

Sarebbe però legittimo per gli etero, nel momento in cui si chiede il riconoscimento delle coppie "alternative", esigere di conoscere la nuova realtà culturale della coppiaomo, quella che fa da riferimento ed ispira la stessa vita di coppia. Esiste? Temo di no. E' un argomento che abbiamo già affrontato su questo blog: la maggior parte delle omocoppie s'ispira all'unico modello conosciuto, quello etero. Qui sta, a mio parere, la causa di molti fallimenti amorosi: proprio nella testardaggine (pigrizia?) di voler seguire un modello (maschio/femmina) che, per quanto conosciuto, è necessariamente diverso da quello maschio/maschio e femmina/femmina. Tutto nella nostra cultura è costruito sull'unico modello tradizionale, anche la stessa psicologia della coppia! Difficile, ma non impossibile liberarsi dalle categorie culturali in cui siamo cresciuti. Le coppieomo longeve sono tali, o perchè ad un certo punto della storia si abbandonano alla recita di un ruolo, o perchè intuiscono che per mantenere autentico il sentimento e la passione occorre reinventarsi quasi da zero. E' il caso mio e di En: siamo arrivati a 19 anni di vita in comune, sempre crescendo nell'amore, attraverso un modello che ci siamo inventati sulla base della nostra concreta realtà. Forse proprio questo nostro modello in fieri ci ha portato, insieme e quasi (anche noi siamo figli del mondo occidental-cristiano) naturalmente, all'innamoramento di Dan. Passare dalla coppia alla troppia non è stato facile come questo blog testimonia, perchè ha richiesto un cambiamento radicale non tanto di abitudini, azioni concrete e scelte, quanto di mentalità, modo di pensare. Oltre 2 anni di vita in troppia più 19 in coppia è comunque un traguardo non da poco: più di 21 anni, in tutto, di ricerca continua e di amore appassionato ininterrotto!


Ciò che rimproveriamo alle Associazioni culturali gaye è che insieme alla battaglia per la conquista politica dei diritti elementari mai abbiano puntato, contemporaneamente, alla promozione nel mondo omo di una cultura "alternativa" che rendesse, conseguentemente, più credibili le sacrosante richieste. Se parlare di troppia ora è politicamente sbagliato o almeno pericoloso ai fini della conquista del riconoscimento della coppiaomo (ma i cattogerarchi che sono intelligenze semimostruosè sono già più avanti e hanno intuito, e quasi esplicitamente paventato, una evoluzione oltre la coppia ), è giusto però cominciare col mettere in discussione le incancrenite "certezze" di una cultura che sta implodendo sotto gli occhi di tutti, proponendo nel contempo nuovi modelli di amore fino a qualche tempo fa impensabili.Un passo alla volta certo, ma occorre cominciare questa "benedetta" (non XVI!) trasformazione culturale!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Proprio i gay che chiedono il riconoscimento del loro amore rimproverando ai politici (e non solo) una visione reazionaria della famiglia dimostrano poi uguale chiusura mentale verso nuove forme d'amore. E' una grossa contraddizione!

Anonimo ha detto...

Ma dove le pecsate... le foto? Siete "terribili"...
:-)mel

Anonimo ha detto...

La ricerca e' fondamentale per progredire, e la ricerca ci porta a scoprire in noi od attorno a noi sensazioni emozioni ed esperienze imprevedibili.Purtroppo la subcultura in cui siamo immersi ha una sola prerogativa il giudicare e non l'accettare, accettazione che passa attraverso un confronto costruttivo, non passivo, ma spesso diventa distruttivo quando, le paure di vedere le nostre certezze messe in discussione, ci rendono sordi ciechi e muti, di fronte a chi vive "diversamente" da noi.Buon Natale!

Anonimo ha detto...

Ciao ti ho inserito tra i link del mio blog perchè mi ha colpito proprio quersto tuo pezzo. Sì. è vero anche io mi sono trovato in contrasto con i miei amici più vicini perchè non ho mai escluso un rapporto a tre o anche solo un rapporto multiplo (detto altrimenti orgia). Faccio i complimenti a te per avere inserito questo discorso a livello culturale. Personalmente penso che sarebbe meraviglioso avere un rapporto a tre così lungo dopo tanti anni passati in coppia. certamente deve essere faticoso, questo è quello che mi fa dire che non è facile. Un rapporto a due è già abbstanza complicato. D'altra parte capisco che dopo tanti anni un rapporto può avere raggiunto una tale stabilità da poter accogliere un altro elemento. In bocca al lupo
Francesco
francescoindaco.splinder.com

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi. Oh, si, ci credo che sia amore. Accidenti. Quello che sto provando è proprio favoloso. Perchè? Perchè credevo d'essere il solo a crederlo possibile. Purtroppo sono e non sono in coppia e cioè che la vita mi ha incasinato non poco!purtroppo non sono innamorato del mio lui in quanto non è il mio tipo ed i miei tipi sono "inafferrabili" per me e per la situazione (in verità non cerco neanche granchè). Vi invidio un sacco. io speravo che un terzo poteva rendere più sicuro i nostro rapporto ma non si è verificato, forse anche perchè al mio lui piacciono quelli come me a me piacciono quelli che non sono come luie che quindi a lui non piacciono ma per il grande amore che ha per me quelle poche occasioni che abbiamo trovato lui ha saputo e voluto viverle. Il terzo nn si è trovato anche perchè cerchiamo poco e solo su me2. Un po' per l'età e un po' per la distanza e un po' per altre grosse complicazioni si sta con la propria soffeenza e punto. Ragazzi vivete bene il vostro rapporto. Avrete momenti di difficoltà forse ma tenete duro. Trapelate un sacco di sensibilità, amore, attenzione per il prossimo. In tutto il vostro magnifico blog si nota impegno, gentilezza,compassione ed attenzione per il prossimo. Un po' mi ritrovo in voi.
Un abbraccio.
Il mio indirizzo se volete è sati_0101@yahoo.it ciao